Foto Bici bdc Giro del Sestriere
Sito Gli Orchi Trailers ASD
Dal racconto dell'OrcoPinoR
Fare in bici da strada Il giro ad anello che passa al colle del Sestriere attraversando le Valli Chisone e di Susa, quante volte i ciclisti di tutte le età me ne hanno parlato:
- Mio suocero: "io il giro del Sestriere l'ho fatto 3 volte"
- OrcoCamola:"Io il giro del Sestriere l'ho fatto con OrcoTommy"
- Fabio: "Si, si io lo faccio tutti gli anni, ma va fatto a bumbazza... c'e' anche una ciclolonga organizzata dal Borgonuovo di Collegno"
- OrcoDavid: "Io ho fatto il giro del Sestriere con il gruppo di Rivalta"
Ed io li a soffrire per non averlo ancora nei miei personali trofei ... il giro era nel mirino e questo sentivo che era l'anno giusto. Per affrontarlo occorre essere preparati per la bici da strada, la specialissima.
Le gambe a noi trailers, che usiamo la bici come mezzo di allenamento, certo non ci mancano, il training con il mezzo a due ruote va fatto per benino per evitare spiacevoli sorprese quali per esempio le cotte (calo di zuccheri), problemi alle ginocchia, problemi meccanici.
Il giorno prescelto la festa di S.Giovanni patrono di Torino, il percorso da Alpignano, Susa, Sestriere, Pragelato, Pinerolo.
Ma il meteo quest'anno non concede niente a nessuno cosi che il mattino del trip, ci troviamo con l'OgreDoctor (unico superstite degli orchi invitati) a cambiare itinerario causa il vento.
Partiremo da Rivalta per procedere con Pinerolo, Pragelato, Sestriere, Susa, Rivalta.
Il Dio Eolo oggi 24 giugno 2013, ha deciso che la coppia di Orchi non potrà salire al colle del Sestriere.
Certo combattere contro un Dio si rivelerà impresa ardua, ma si sa che agli Orchi piacciono le imprese titaniche e pare che fra i Titani vi fossero anche Gli Orchi Trailers.
Partenza alle 7.00 da Rivalta, con un veloce spostamento alla Pinerolo Cavallerizza già indaffarata nella sua quotidianità ma la sosta al bar Galup non ce la toglie nessuno anche se con un po' di apprensione lasciamo le bici fuori dal locale.L'occhio è sempre vigile a scrutare i mezzi per paura che qualche mariolo ci faccia lo scherzo di portarci via la mia Olympia e la Wilier dell'OgreDoctor.
Da Porte di Pinerolo, Eolo inizia la battaglia scatenandoci addosso forti raffiche di vento freddo, ci sono alleati le piccole cittadine della Val Chisone che in parte ne attenuano l'intensità.
Un barretta a Brandoneugna, una sosta a Meano, poi il vento si fa freddo e potente ed a malapena riusciamo a stare in sella .... proseguiamo convinti che in alta valle saremo protetti dalle montagne.
Ecco Fenestrelle, con il suo maestoso forte usato ahimè come prigione per i dissidenti di casa Savoia. Dove se ci entravi come prigioniero era certo che non ne uscivi vivo.
Prima di arrivare a Usseaux attraversiamo il mefitico tunnel, sarà lungo circa un chilometro, ma per chi sta in sella su una bici è orrendo tra rumore, buio, fetori.
Arriviamo in una Pragelato freddissima, Eolo ha deciso di combattere con armi pesanti: vento freddo e una leggera pioggerellina. Intende, Eolo, farci desistere alla salita al colle del Sestriere, ma niente di più sbagliato, i due Orchi procedono indefessi.
Al fine eccoci al Sestiere, temperatura a 8 / 10 gradi, la cittadina deserta, le piste da sci con un erba malata e avvelenata dall'innevamento artificiale con tanto di cartelli che vietano il pascolo agli animali...
Del sole neanche a parlarne, cerchiamo un bar che ci ristori, consumiamo velocemente il cibo e poi giù a rotta di collo verso Cesana e Oulx dove abbiamo pianificato la sosta caffè.
La discesa dal colle del Sestriere fatta con un freddo intenso, cosi che battevo i denti ma scendendo velocemente e pedalando in discesa il possibile, tutto passa in fretta.
Tenta ancora, il Dio Eolo, l'ultima arma finale, produrre il vento termico in risalita dalla Valle di Susa cosi da presentarcelo contro per tutto il tragitto di ritorno.
Ma infine vistosi sconfitto e stanco cede ai due Titani degli Orchi Trailers, il vento continua a spirare verso valle e ci da un aiuto considerevole in discesa dove sul rettilineo di Gravere il mio tachimetro segna 77 km/h (incredibile) ed in pianura sul tragitto Susa-->Rivalta dove ho visto punte dei 50 km/h.
Dal racconto dell'OgreDoctor
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. (Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000)
E sì, la frase che ho scelto per l'incipit del racconto inquadra benissimo la sensazione del prima e del dopo questa splendida cavalcata condivisa con l'Orco Pino. I dubbi della vigilia di riuscire a portare a termine un giro di 175 km e 2000 metri di dislivello c'erano. Ma perchè non provare...in fondo l'allenamento c'è e la testa è pronta a soffrire!
Gli Orchi della vigilia dovevano essere tre ma l'OrcoDavid avvisa al mattino che per un forte mal di testa e causa forte vento in valle preferisce stare a casa. Il vento! Ci accompagnerà per tutta la gita, nemico in salità aumentando la fatica dell'incedere già lento per le mie scarsa qualità ciclistiche, alleato prezioso in discesa che ci spinge a oltre 70 km orari giù dal Sestriere e a medie impensabili (35-40 km/h) in piano, da Susa a Rivalta.
Partenza al solito, presto: 7 del mattino (sigh!). Questo significa sveglia alle 5.30 per colazione e per un rapido controllo al materiale e alla bici. Optiamo per il giro al contrario, per la presenza del vento in valle di Susa e decidiamo di salire passando da Pinerolo. Probabilmente un cambio di programma inutile, perchè il vento è presente anche in Val Chisone e in Val Troncea. Sarà, come già detto prima, un compagno fidato per tutto il giro.
Arriviamo velocissimi a Pinerolo dove ci concediamo una sosta per un caffè alla pasticceria Galup e rapidamente ci rimettiamo in marcia. I paesi si susseguono veloci ed ecco arrivare le prima salite. Vere e proprie rampe, in verità, non ne abbiamo incontrare, piuttosto un salire lento e costante.
A Fenestrelle sono 1000 mt di dislivello positivo. Mancano ancora 20 km e altri 1000 mt al colle del Sestriere! Un altra pausa a Pragelato per prendere acqua e mangiare qualcosa. Pino mi comunica, laconico, che la prossima pausa sarà il Colle del Sestriere. Altri 10 km di salita, mortacci!!!
La fatica si fa sentire, ma di mollare non se ne parla! Nonostante i miei nuovissimi pantaloni da ciclista "Xbionic", le chiappe mi fanno male lo stesso. L'OrcoPinoR, davanti come un faro guida, a menare la danza.
Ma alla fine appare il Sestriere: evviva, ci siamo riusciti e siamo arrivati nemmeno troppo devastati! Foto di rito alla rotonda con la bici rosa, memoria del passaggio del Giro d'Italia.
Cerchiamo un bar aperto in una Sestriere, città fantasma, desolata, dopo la stagione sciistica. Pochi sparuti turisti, complice una giornata, in verità, non troppo calda. Ci concediamo un panino (focaccia al lardo grossa come una pizza) e una birra media e poi via, prossima fermata Oulx per il caffè.
Discesa a bumbazza! sembriamo in sella ad una moto più che ad una bicicletta...che splendido mezzo, non immaginavo si potesse andare così e noi siamo solo dei principianti. Ci superiamo a vicenda come bambini. Per strada pochissime macchine; il parco giochi è tutto per noi!
In un batter di ciglia siamo a Oulx, caffè e via alla volta di Susa. Qualche salita subito dopo Salbertrand, ci ricorda che i chilometri sono ormai più di 100 e le ore in sella almeno 5. Scolliniamo a Gravere e via di nuovo come saette fino a Susa. Ci capita anche di passare una Punto sulle rampe di Susa!!!
Nuova sosta per fare acqua, l'ultima, da adesso fino a casa, sarà un trenino con il vento che ci spinge. Ora il caldo si fa sentire e il vento ha asciugato letteralmente il nostro organismo. La richiesta di liquidi si fa costante. Alla fine fra acqua e birra avremo bevuto almeno 3 litri.
In un'ora e mezza siamo a casa.
Abbiamo percorso gli ultimi 50 km alla velocità della luce!! Il cronometro si ferma sulle 7 ore e 58 minuti, 6 ore e 41 effettive alla media di 25,7 km orari.
Il colle del Sestriere...un'altra bellissima fotografia, indimenticabile, per l'album dei ricordi.
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