lunedì 19 novembre 2018

8° Forest Race il Trail di Mezzomerico (No) 18 Novembre 2018

Classifica Mezzomerico Forest Race 2019

Dal racconto del'OrcoMami

Mezzomerico, un paesone  nelle pianure novaresi, non lontano dalla Valsesia, ospita questo  simpatico trail di modesta lunghezza (km 26),  ma con una buona organizzazione e con un sincero sapore paesano. All'arrivo tradizione vuole che i concorrenti possano godere di un bel ristoro finale  a base di birra e “salamelle”, l'insaccato tipico della zona.
Con queste premesse, ritorniamo  per il secondo anno a scorrazzare su questo percorso.
Il tracciato  in ambiente molto autunnale, si snoda tra ampi campi coltivati, filari di viti, poderi agricoli e boschi di conifere che ben si prestano ad uno sviluppo ondulato e nervoso in un alternarsi di tratti pianeggianti e piccole discese e poi  risalite, a volte assai irte, che l'abbondante fango di ieri ha reso non poco insidiose ai concorrenti.
Due  le  distanze possibili, una da 14 km ed una da 26 km, con la apertura anche  agli appassionati  di nordic walking.
Giornata tersa e freddina ma perfetta per sgambettare tra fango, prati e  foglie  secche.
La Bruna ed io siamo andati con l'idea  di testare l'uso intensivo dei bastoncini da nord walking  nel contesto di una  gara  di trail con relativi  cancelli e tempo massimo. In particolare il sottoscritto, che non  riesce a  guarire  dalla  malattia  della “ sindrome  da pettorale trail “ ha   voluto fare questo test volendo comunque salvaguardare le ginocchia.
Il via viene dato puntuale alle 9.00 sotto un magnifico sole. Ovviamente in un  baleno i sempre più numerosi giovani atleti,  provenienti  dalle gare su asfalto,  hanno impresso un ritmo elevatissimo alla gara. E, come logico, in una  manciata  di minuti è iniziata l'altra gara: la  mia gara e quella  di Bruna. Soli,  a passare il tempo a zampettare un po' nel fango ed un po' su  tappeti di foglie secche cercando  di  NON  perdere mai la  vista di una freccia o  di un bivio !! Pena  vagare in boschi  sconosciuti alla ricerca  dell'ARCA PERDUTA  o meglio... della strada di rientro !
Sara' la saggezza  dell'eta' o la  consapevolezza che la cosiddetta” velocita' media”..  è  oramai mooolto  modesta ma ci siam proprio divertiti a fare “ il nostro ritmo”  come dicono i veri atleti, cercando unicamente di stare nel tempo massimo!
Molto  soddisfatto perchè in effetti un utilizzo  intensivo del  bastoncino  come  “leva   di spinta” ad ogni passo  permette di  mantenere una media km/h  di assoluto  rispetto sul piano e sulle salite brevi, diminuendo anche la frequenza cardiaca. Risulta efficace  per diminuire costantemente il carico  di lavoro sui quadricipidi e riduce  in maniera  considerevole  il sollevamento del peso corporeo e la   conseguente ricaduta  sulle ginocchia preservando la cartilagine.
Cosi facendo i chilometri son passati bene e mi son rincuorato sul  futuro uso  delle...mie  ginocchia.
Ho potuto passare il traguardo con una mezz'ora di margine sul tempo massimo; gustarmi le mitiche  salamelle e attendere l'arrivo della Bruna che, simpatica, causa una svista dell'ultimo bivio... non  riusciva  a trovare il pallone  dell' arrivo !!.
Ed anche  questa  è andata !
E, se è vera  la massima “non è importante la meta ma il percorso che si compie per raggiungerla”, allora  ci siamo  ancora....

Orcomami



domenica 4 novembre 2018

32° Turin Marathon 4 Novembre 2018


Foto Turin Marathon 2018
ClassificheTurin Marathon 2018
Video Turin Marathon 2018

Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010

Dall'urlo dell'OrcoVale
Due mesi e mezzo per arrivare motivata ed emozionata alla prima maratona veloce (due anni fa feci L'Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco D'Alba); fortunatamente per tutta la durata della gara la pioggia non si è fatta vedere per la felicità di tutti.
Sei orchi all'appello per la 32esima edizione di questa gara imperdibile per 1500 podisti che hanno sicuramente dedicato tanto tempo libero alla preparazione e che mi hanno dato l'impressione di essere molto concentrati nella vestizione in zona Marathon village per limitare al massimo la forbice degli imprevisti. Anch'io ho ascoltato consigli, letto articoli, cercato risposte e l'obiettivo da raggiungere è stato sempre concreto nella mia testa, credo che non avrei mollato neanche sotto tortura!
Dopo aver cantato l'inno nazionale (prima volta in assoluto in una gara)cominciamo l'avventura e fino al trentesimo chilometro il ritmo tenuto non sembra destabilizzarmi ma ecco l'imprevisto: crampi al polpaccio che non so bene gestire non volendo assolutamente fermarmi...per mia fortuna dal 25esimo ho avuto a fianco a sostenermi l'OrcoZoppo (in bici) che mi ha fatto coraggio fino alla fine e così con 3 ore e 37 minuti ho chiuso sesta di categoria 35esima assoluta femminile.
Bellissimo trovare all'arrivo la mia famiglia e tutti gli Orchi che hanno fatto capolino durante la gara per sostenerci e darci coraggio con cori da stadio. Mitici Orchi, mio marito mi ha detto:"non potevi scegliere una società migliore !! " ed è una delle poche volte  che mi ha sentito rispondergli :"hai ragione".