Classifica Mezza Santander Torino 2018
Sito Mezza Santander
Edizione 2016
Dal racconto dell'OrcoSmigol
La mia personale preparazione invernale sembra non essere ancora finita e allora via a manetta di nero bitume!
Si continua dunque con qualche seduta di FORZA e allenamenti di corsa per “dare velocità” e la mezza di Torino è un bel campione per misurarsi e magari far saltare fuori il PB.
Mi organizzo con un amico d’infanzia con cui mantengo contatti solo via web e decidiamo di fare la carrambata incontrandoci e correndo insieme ( Massimo corre da diversi anni e sa “menare” bene le gambe! ).
Il diluvio accompagna sia il ritiro pettorale del sabato che la domenica mattina , sull’asfalto inevitabili pozzanghere che insieme all’orda dei runners renderanno difficile mantenere l’andatura .
Circa 5000 i partenti distribuiti sulle varie distanze e cosi’ sgomito per partire in seconda fila : meno folla ma demotivante perche’ sei continuamente asfaltato da quelli che corrono e non e’ che poi scoppiano…..
La mia Torino, la conosco molto bene e ogni angolo mi e’ conosciuto; dalla partenza in corso Dante, sotto la sede dello sponsor ufficiale, passando per il centro, il parco del Valentino e lungo i sottopassi del Lingotto e d’Italia 61.
Certo il percorso, anche se a giro unico, diventa un po ridondante con un paio di “avanti e indietro” . Fin dall’inizio riesco a mantenere l’andatura. Dopo i primi km sono fradicio e le scarpe pesanti perchè inzuppate d’acqua; ma affronto la mezza con determinazione e le salitelle della seconda metà del percorso non le sento. Un solo bicchiere d’acqua al volo (come se non bastasse tutta l’erogazione di Giove Pluvio ) e butto giù un gel tanto per stare a posto con la coscienza. Il mio amico Massimo sempre davanti a me che tiene bene andatura e traiettoria, runner di esperienza.
Del pubblico nemmeno l’ombra. Se non un urlo in Via Ventimiglia “ciao Garassino, VAIIIIIIIIII” , mi chiedo ancora oggi chi fosse ma ero già al diciottesimo e non ero cosi più brillante e determinato, inizio a sentire freddo, il naso che cola , deglutizione saliva ritardata e fiato sul collo di un gruppetto che non mi mollano.
Ne ho ancora e all’ultimo chilometro accelero e stacco il gruppetto.
Finisher 1h27’.
Obiettivo ampiamente centrato e poi massima soddisfazione vengo raggiunto dagli inseguitori che mi ringraziano di averli tirati e si complimentano per l’andatura; altro che medaglia!
Siamo orchi, oltre le gambe c’e di piu’!
giovedì 29 marzo 2018
mercoledì 28 marzo 2018
Trail Maremontana Loano(Sv) 25 Marzo 2018
Classifica MareMontana 2018
Sito MareMontana
Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2013
Edizione 2012
Dal racconto dell'OrcoTurbo
Era da tempo che avevo voglia di fare una gara “diversa”.
Lasciare per una giornata i sentieri delle nostre colline e montagne per calpestare pietre “diverse”, vedere paesaggi “diversi” e conoscere persone nuove.
Così ho deciso : MAREMONTANA TRAIL a Loano!
Sempre insicura sul mio “potercela fare”, scelgo la distanza dei 14K anziché la 20K. Comunque un bel giro con i suoi quasi 600 D+...
L’aria della gara “diversa” la si respira già dal sabato pomeriggio al ritiro pettorali: stand, bancarelle, musica e quante persone!!!! Sono più di 1000 gli atleti totali sulle varie distanze!
La domenica mattina un saluto veloce agli amici partenti sulle altre distanze e via...alle 10 in punto si parte!
Il percorso si rivela proprio ciò che mi ero dipinta nella mente: un susseguirsi di salite e leggere discese tra mulattiere e sentieri pietrosi. Un fondo calcareo misto a panorami stupendi..il vento che spira forte da un lato ed il blu del mare dall’altro.
Respiro a pieni polmoni e...sorrido!
Gli ultimi 500 mt sono proprio sulla battigia. Che fatica ragazzi. Ma al traguardo una sorpresa inaspettata...sento lo speaker dire “2 donna classificata”... chi? Io?!?! :-))))
Mi sa che devo fare gare “diverse” più spesso!!!!
Sito MareMontana
Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2013
Edizione 2012
Dal racconto dell'OrcoTurbo
Era da tempo che avevo voglia di fare una gara “diversa”.
Lasciare per una giornata i sentieri delle nostre colline e montagne per calpestare pietre “diverse”, vedere paesaggi “diversi” e conoscere persone nuove.
Così ho deciso : MAREMONTANA TRAIL a Loano!
Sempre insicura sul mio “potercela fare”, scelgo la distanza dei 14K anziché la 20K. Comunque un bel giro con i suoi quasi 600 D+...
L’aria della gara “diversa” la si respira già dal sabato pomeriggio al ritiro pettorali: stand, bancarelle, musica e quante persone!!!! Sono più di 1000 gli atleti totali sulle varie distanze!
La domenica mattina un saluto veloce agli amici partenti sulle altre distanze e via...alle 10 in punto si parte!
Il percorso si rivela proprio ciò che mi ero dipinta nella mente: un susseguirsi di salite e leggere discese tra mulattiere e sentieri pietrosi. Un fondo calcareo misto a panorami stupendi..il vento che spira forte da un lato ed il blu del mare dall’altro.
Respiro a pieni polmoni e...sorrido!
Gli ultimi 500 mt sono proprio sulla battigia. Che fatica ragazzi. Ma al traguardo una sorpresa inaspettata...sento lo speaker dire “2 donna classificata”... chi? Io?!?! :-))))
Mi sa che devo fare gare “diverse” più spesso!!!!
martedì 27 marzo 2018
XXIX Giochi Nazionali Invernali - Special Olympics Games - Bardonecchia(To) 18 - 24 Marzo 2018
Foto1 Special Olympics Games
Foto 2 Special Olympics Games
Sito Special Olympics Games
Dalle note dell'OrcoMagoo
Eccoci qua! Prima volta per la squadra Au.Di.Do. di racchette da neve a Special Olympics, mentre Luca, il nostro sciatore, è già un veterano. Che cos'è Special Olympics?
Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello (locale, nazionale ed internazionale), è un programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità.
Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati ( i primi eventi nacquero nel 1968, su iniziativa di Eunice Kennedy).
Special Olympics è riconosciuta dal CIO, e può pertanto fregiarsi della simbologia olimpica, a partire dalla Fiaccola, passando per l’ accensione del braciere ed al giuramento olimpico di Giudici ed Atleti.
La XXIX edizione dei giochi nazionali invernali, organizzata da Special Olympics Italia, si è svolta a Bardonecchia dal 18 al 24 marzo ed ha visto impegnati 500 Atleti, 300 Volontari, Familiari, Tecnici ed Accompagnatori giunti da ogni parte d’ Italia. Quattro giornate baciate dal sole, con neve ancora invernale, nonostante il periodo avanzato, e con un entusiasmo che era stampato sul viso di ogni partecipante.
Siamo tornati carichissimi, di medaglie e di belle esperienze. Per le nostre famiglie un grande orgoglio, per noi una grande prova di autonomia e di maturità, per tutti la possibilità di vedere quanto sono grandi le nostre abilità se solo ci viene data la possibilità di tirarle fuori. E questo è solo l'inizio!!!
Federica, Lorenzo, Luca, Marcello.
Foto 2 Special Olympics Games
Sito Special Olympics Games
Dalle note dell'OrcoMagoo
Eccoci qua! Prima volta per la squadra Au.Di.Do. di racchette da neve a Special Olympics, mentre Luca, il nostro sciatore, è già un veterano. Che cos'è Special Olympics?
Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello (locale, nazionale ed internazionale), è un programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità.
Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati ( i primi eventi nacquero nel 1968, su iniziativa di Eunice Kennedy).
Special Olympics è riconosciuta dal CIO, e può pertanto fregiarsi della simbologia olimpica, a partire dalla Fiaccola, passando per l’ accensione del braciere ed al giuramento olimpico di Giudici ed Atleti.
La XXIX edizione dei giochi nazionali invernali, organizzata da Special Olympics Italia, si è svolta a Bardonecchia dal 18 al 24 marzo ed ha visto impegnati 500 Atleti, 300 Volontari, Familiari, Tecnici ed Accompagnatori giunti da ogni parte d’ Italia. Quattro giornate baciate dal sole, con neve ancora invernale, nonostante il periodo avanzato, e con un entusiasmo che era stampato sul viso di ogni partecipante.
Siamo tornati carichissimi, di medaglie e di belle esperienze. Per le nostre famiglie un grande orgoglio, per noi una grande prova di autonomia e di maturità, per tutti la possibilità di vedere quanto sono grandi le nostre abilità se solo ci viene data la possibilità di tirarle fuori. E questo è solo l'inizio!!!
Federica, Lorenzo, Luca, Marcello.
domenica 25 marzo 2018
Bici Bdc Randonnèe Monferrato Romanico - Riva presso Chieri(To) 25 Marzo 2018
Foto Randonnèe Monferrato Romanico 2018
Video Randonnèe Monferrato Romanico 2018
Classifica Randonnèee Moferrato Romanico 2018 - 200km 2700D+
Classifica Randonnèee Moferrato Romanico 2018 - 130km 1200D+
Sito Randonnèee Monferrato Langhe
Sito Team Bike "Cacciatori di Colli"
Edizione 2017
Dal racconto dell'OrcoPinoR
In tre i "Cacciatori di Colli" a questa nona edizione della randonnèe del Monferrato.
Incerto il meteo. Certi però del cambio ora, da solare a legale, che ci farà fare una levataccia.
Ritrovo e partenza a Riva Presso Chieri(To) sede dell'ASD S.Giuseppe.
Gli alpini (sempre generosissimi) oggi nel ruolo di parcheggiatori, ci accolgono alle 6.30 del mattino.
Il termometro segna +2°gradi. Un freddo ancora invernale.
Per la modica cifra di 10euro (comlimenti agli organizzatori) usufruiremo di:
- Pacco gara con bottiglia di Martini Riesling, barretta energetica, sali, un pacco di pasta Barilla da 1/2 kg
- Foglio di viaggio da timbrare ai vari controlli
- Acqua e "Paste di meliga" (biscotto tipico piemontese con farina di mais e grano) ai 4 punti di controllo.
- Telefono di riferimento per emergenze.
- Pranzo completo finale, con primo, secondo, dolce, acqua e vino del Monferrato.
La partenza avviene dalle 7.30 alle 8.30, come si dice in gergo alla FRANCESE. Riusciamo a partire alle 7.45 a.m.
Il freddo per le prime due ore la fa da padrone. C'è chi non sente più le dita delle mani, chi pensa di aver perso la mandibola e chi crede di aver perso per sempre la sensibilità ai piedi.
Si viaggia in piccoli gruppeti sempre attenti a non perdere la preziosissima traccia.
La randonnèe quest'anno cambia percorso con uno nuovo ed inedito. Gli organizzatori hanno disegnato la traccia che attraverserà il Monferrato arrivando fino a Valenza Po', ed avrà come tema il Monferrato romanico. Il percorso difatti, attraverserà alcune delle più note chiese romaniche dell'Astigiano e dell'Alessandrino, il dislivello totale sarà di circa 2700 mt ciclati. per la maggior parte dei chilometri, su strade tranquille e poco trafficate.
Nota di colore a Valenza Po', al centesimo chilometro del giro di boa, c'era qualcuno che intendeva fare acquisti, per le consorti, presso i maestri orafi di Valenza. Hanno desistito poichè la traccia del percorso tangeva il paese e non passava quindi per la via maestra.
Nel pomeriggio, le temperature si alzano...fin troppo.
L'escursione termica dai +2°gradi del mattino ai +24°gradi nei fondo valle Monferrini è terribile. Escursione buona per far maturare il passito o le nocciole, meno per noi ciclisti partiti coperti e adesso accaldati. Bello il giubbotto Orchi in WindTex. Il mattino l'abbiamo apprezzato e ci ha tenuto al caldo. Adesso che il sole è allo Zenit, sembra di essere dentro una sauna norvegese.
La sosta al Bar Ristorante per un caffè ed il rifornimento idrico ci salva dalla disidratazione. Notiamo che alcuni randonneur si sono seduti al tavolo del Ristorante per due Tajarin e un bicchiere di Barbera mosso del Monferrino. Magia delle Randonnèe.
Tra paesi abbarbicati su dolci colline, lievi salite e splendide discese, chiudiamo la manifestazione in 10h e 45min. Felici, soddisfatti e pronti per affrontare gli obiettivi sportivi pianificati per il 2018.
domenica 18 marzo 2018
Trail dello Zingaro Castellammare del Golfo(Tp) 18 Marzo 2018
Foto Trail dello Zingaro 2018
Video Arrivo Trail dello Zingaro 2018
Classifica Trail dello Zingaro 2018
Sito Trail dello Zingaro
Dal messaggio vocale dell'OrcoLofn
Ciao Orcacci, volevo dirvi che la gara è andata bene.
Non so quanto ho impiegato a chiudere questa prima edizione del Trail dello Zingaro.
Sulla parte alta del percorso il mio gps non aveva ricezione satellitare. E' stato un disastro per la tracciatura sul mio orologio.
Però, il percorso di questa seconda tappa dell'EcoTrail Sicilia alla sua 11°edizione è stato molto bello.
Praticamente ci siamo arrampicati su un sentiero roccioso per 17 km.
Tante salite e altrettante discese è stata dura, molta dura.
Per alcuni tratti ho creduto di non farcela Un vento di tramontana, molto forte, che ci sbatteva quasi a terra.
Molto suggestivo e faticoso, una natura che ti cattura. Adesso c'e' il sole, ha piovuto poco cosi che il terreno, per nostra fortuna, è rimasto asciutto.
Il Trail è appena terminato e sono svarionatissima. Sono soddisfatta per la gara e per i luoghi incantevoli. Flora e fauna da urlo.
Niente docce ma ristoro con pasta al pomodoro ed il locale "Pani Cunzatu". Poi alcuni amici ci hanno portato ad assaggiare le "Cassatedde" il tipico dolce, del periodo pasquale, in questo magnifico angolo di Sicilia.
Video Arrivo Trail dello Zingaro 2018
Classifica Trail dello Zingaro 2018
Sito Trail dello Zingaro
Dal messaggio vocale dell'OrcoLofn
Ciao Orcacci, volevo dirvi che la gara è andata bene.
Non so quanto ho impiegato a chiudere questa prima edizione del Trail dello Zingaro.
Sulla parte alta del percorso il mio gps non aveva ricezione satellitare. E' stato un disastro per la tracciatura sul mio orologio.
Però, il percorso di questa seconda tappa dell'EcoTrail Sicilia alla sua 11°edizione è stato molto bello.
Praticamente ci siamo arrampicati su un sentiero roccioso per 17 km.
Tante salite e altrettante discese è stata dura, molta dura.
Per alcuni tratti ho creduto di non farcela Un vento di tramontana, molto forte, che ci sbatteva quasi a terra.
Molto suggestivo e faticoso, una natura che ti cattura. Adesso c'e' il sole, ha piovuto poco cosi che il terreno, per nostra fortuna, è rimasto asciutto.
Il Trail è appena terminato e sono svarionatissima. Sono soddisfatta per la gara e per i luoghi incantevoli. Flora e fauna da urlo.
Niente docce ma ristoro con pasta al pomodoro ed il locale "Pani Cunzatu". Poi alcuni amici ci hanno portato ad assaggiare le "Cassatedde" il tipico dolce, del periodo pasquale, in questo magnifico angolo di Sicilia.
domenica 4 marzo 2018
2°Ediz Trail al Pino - Pino Torinese(To) 4 Marzo 2018
Classifica Trail Al Pino 2018
Pagina FB Trail Al Pino
Edizione 2017
Dal Post FB dell'OrcoVentura
É un trail corto, dicevano.
Iscriviti che é un buon allenamento, dicevano.
Dai che il dislivello é limitato, dicevano.
Percorso collinare con tanto saliscendi, dicevano.
Poi arriva il meteo "bizzarro" (definizione del briefing pre-gara) e ti ritrovi a fare una snow race nella nebbia, e da trail al Pino diventa Alpino.
19km e 700m D+ in 2h5'; neve, neve, neve, guado torrenti, piedi a mollo e super ristoro finale!!
(E alla fine un gran divertimento)
Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga
Compiva sedici anni
quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna
le cantò la ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare, giocava a far la donna
con il bimbo da fasciare (4 Marzo 1943 - Lucio Dalla -)
Questo era il 4 marzo di 74 anni orsono e nasceva un grande Cantautore, oggi invece alla luce incerta di un cielo surreale, tra neve, fango e nebbia, parte uno strano trail; forse sarebbe meglio definirlo un Urban trail, vista la location in quel di Pino Torinese, alle porte della Città, sulla collina incantata delle grandi ville.
A dirla tutta la partenza era tutt’altro che in Pino, ma in uno sperduto almeno per noi centro Sportivo, forse tennistico, in una landa desolata che avrebbe potuto essere localizzata nella steppa siberiana tra la Kamcatka e la fortezza Bastiani. Difatti di qui in poi si apre il nostro deserto dei tartari, teatro un tempo di incursioni da parte dei nemici, ed oggi, svuotato della sua importanza strategica, rimane arroccato su una solitaria landa di cui molti ignorano persino l’esistenza.
Infatti molti trailers ignorano l’esistenza del circolo ed il sempre amato navigatore GPS, che Buzzati sprovvedutamente non era riuscito a consegnare al poco glorioso tenente Giovanni Drogo, non aiuta certo nella ricerca geografica.
Senza geolocalizzazione siamo perduti, ma fortunatamente il tam tam tra partecipanti, che navigano alla cieca e nella nebbia sulla strada provinciale, permette di ritrovare la diritta via smarrita nella selva oscura ai margini di Pino.
Ci avventuriamo tra grandi palloni gonfiabili per tennis, e palestre di scherma fino alla club house; in realtà sono solo 113 coraggiosi a sfidare la inclemenza del meteo che ha trasformato quello che una volta si sarebbe chiamato corsa collinare nel percorso più accidentato del circuito piemontese.
Ormai Trail è una parola a tutto campo, usata ed abusata in ogni modo, dalla corsa nei parchi cittadini, ai cosidetti trail urbani, alle corse in montagna, fino alle grandi corse su lunghe distanze, comunque sinonimo generalizzato di corsa su terreno non stradale, in un brutto anglesismo Outdoor.
Ma il clima in questi giorni in effetti ha trasformato un bel percorso su sentieri e tratturi della collina torinese in un accidentatissimo percorso di guerra quasi completamente innevato, e talvolta anche fangoso a cavallo della collina Panoramica , tra Pino torinese ed una futuribile basilica di Superga di cui non si è trovata traccia.
Si parte dai prati ai margini della strada fino a cavalcare su e giu in un forsennato altalenante montagna russa le ondulazioni collinari poste ai lembi della strada Panoramica, di cui per molto non si vede traccia ma si sentono i rumori delle auto.
La prima ora scorre su sentieri con fondo in neve compatta, perfettamente corribile e pendenze limitate; siamo sempre nella pineta con visibilità scarsa tra nebbia e cielo nuvoloso ed uggioso; ogni tanto qualche barlume di urbanizzazione con rare cascine e cani abbaianti.
Dopo inizia la parte più tecnica con salite sempre innevate ma dislivelli di circa 200 metri fino a raggiungere la nostra cima Coppi, posta chissa dove, ma comunque decisamente faticosa, visto il fondo scivoloso; dopo un ristoro, gestito da volenterosi ragazzi abbandonati nella pineta, inizia la discesa invero bellissima e un percorso sul greto del torrente, tra neve, acqua e ghiaccio;
Inutile illudersi, non c’è rimedio, si entra in acqua seguendo il corso per centinaia di metri fino ad una provvidenziale cascina.
I ragazzi del ristoro mi avevano avvertito, se ti trovi sulla strada asfaltata, significa che hai sbagliato, torna indietro! E infatti incrocio la Panoramica ed il mio errore si materializza, anche se la pista che ho percorso era molto battuta; Basta tornare sui propri passi ed incrociare qualche concorrente che naviga a vista nella nebbia.
Di qui in poi solo fango, strade e il prato finale con i cari amici giudici della Fidal, Pina e Riccardo, che ti accolgono calorosamente, ai lembi della Provinciale.
Solo 113 volonterosi, ed una organizzazione ruspante ed un po dilettantesca, ma tutto sommato concreta ed efficiente che ha gestito un difficile percorso.
Tutti, ma proprio tutti, ricorderanno però il pantagruelico ristoro finale con torte di verdure, pizzette, lasagne, torte dolci, datteri! E dulcis in fundo penne al sugo.
Evviva gli organizzatori ma soprattutto un plauso ai nostri cari amici Orchi, che in 10, tra chi si è sperduto , chi è arrivato in 2 ore, ha portato a termine la gara.
Pagina FB Trail Al Pino
Edizione 2017
Dal Post FB dell'OrcoVentura
É un trail corto, dicevano.
Iscriviti che é un buon allenamento, dicevano.
Dai che il dislivello é limitato, dicevano.
Percorso collinare con tanto saliscendi, dicevano.
Poi arriva il meteo "bizzarro" (definizione del briefing pre-gara) e ti ritrovi a fare una snow race nella nebbia, e da trail al Pino diventa Alpino.
19km e 700m D+ in 2h5'; neve, neve, neve, guado torrenti, piedi a mollo e super ristoro finale!!
(E alla fine un gran divertimento)
Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga
Compiva sedici anni
quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna
le cantò la ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare, giocava a far la donna
con il bimbo da fasciare (4 Marzo 1943 - Lucio Dalla -)
Questo era il 4 marzo di 74 anni orsono e nasceva un grande Cantautore, oggi invece alla luce incerta di un cielo surreale, tra neve, fango e nebbia, parte uno strano trail; forse sarebbe meglio definirlo un Urban trail, vista la location in quel di Pino Torinese, alle porte della Città, sulla collina incantata delle grandi ville.
A dirla tutta la partenza era tutt’altro che in Pino, ma in uno sperduto almeno per noi centro Sportivo, forse tennistico, in una landa desolata che avrebbe potuto essere localizzata nella steppa siberiana tra la Kamcatka e la fortezza Bastiani. Difatti di qui in poi si apre il nostro deserto dei tartari, teatro un tempo di incursioni da parte dei nemici, ed oggi, svuotato della sua importanza strategica, rimane arroccato su una solitaria landa di cui molti ignorano persino l’esistenza.
Infatti molti trailers ignorano l’esistenza del circolo ed il sempre amato navigatore GPS, che Buzzati sprovvedutamente non era riuscito a consegnare al poco glorioso tenente Giovanni Drogo, non aiuta certo nella ricerca geografica.
Senza geolocalizzazione siamo perduti, ma fortunatamente il tam tam tra partecipanti, che navigano alla cieca e nella nebbia sulla strada provinciale, permette di ritrovare la diritta via smarrita nella selva oscura ai margini di Pino.
Ci avventuriamo tra grandi palloni gonfiabili per tennis, e palestre di scherma fino alla club house; in realtà sono solo 113 coraggiosi a sfidare la inclemenza del meteo che ha trasformato quello che una volta si sarebbe chiamato corsa collinare nel percorso più accidentato del circuito piemontese.
Ormai Trail è una parola a tutto campo, usata ed abusata in ogni modo, dalla corsa nei parchi cittadini, ai cosidetti trail urbani, alle corse in montagna, fino alle grandi corse su lunghe distanze, comunque sinonimo generalizzato di corsa su terreno non stradale, in un brutto anglesismo Outdoor.
Ma il clima in questi giorni in effetti ha trasformato un bel percorso su sentieri e tratturi della collina torinese in un accidentatissimo percorso di guerra quasi completamente innevato, e talvolta anche fangoso a cavallo della collina Panoramica , tra Pino torinese ed una futuribile basilica di Superga di cui non si è trovata traccia.
Si parte dai prati ai margini della strada fino a cavalcare su e giu in un forsennato altalenante montagna russa le ondulazioni collinari poste ai lembi della strada Panoramica, di cui per molto non si vede traccia ma si sentono i rumori delle auto.
La prima ora scorre su sentieri con fondo in neve compatta, perfettamente corribile e pendenze limitate; siamo sempre nella pineta con visibilità scarsa tra nebbia e cielo nuvoloso ed uggioso; ogni tanto qualche barlume di urbanizzazione con rare cascine e cani abbaianti.
Dopo inizia la parte più tecnica con salite sempre innevate ma dislivelli di circa 200 metri fino a raggiungere la nostra cima Coppi, posta chissa dove, ma comunque decisamente faticosa, visto il fondo scivoloso; dopo un ristoro, gestito da volenterosi ragazzi abbandonati nella pineta, inizia la discesa invero bellissima e un percorso sul greto del torrente, tra neve, acqua e ghiaccio;
Inutile illudersi, non c’è rimedio, si entra in acqua seguendo il corso per centinaia di metri fino ad una provvidenziale cascina.
I ragazzi del ristoro mi avevano avvertito, se ti trovi sulla strada asfaltata, significa che hai sbagliato, torna indietro! E infatti incrocio la Panoramica ed il mio errore si materializza, anche se la pista che ho percorso era molto battuta; Basta tornare sui propri passi ed incrociare qualche concorrente che naviga a vista nella nebbia.
Di qui in poi solo fango, strade e il prato finale con i cari amici giudici della Fidal, Pina e Riccardo, che ti accolgono calorosamente, ai lembi della Provinciale.
Solo 113 volonterosi, ed una organizzazione ruspante ed un po dilettantesca, ma tutto sommato concreta ed efficiente che ha gestito un difficile percorso.
Tutti, ma proprio tutti, ricorderanno però il pantagruelico ristoro finale con torte di verdure, pizzette, lasagne, torte dolci, datteri! E dulcis in fundo penne al sugo.
Evviva gli organizzatori ma soprattutto un plauso ai nostri cari amici Orchi, che in 10, tra chi si è sperduto , chi è arrivato in 2 ore, ha portato a termine la gara.
giovedì 1 marzo 2018
Circuito Trail Valsusini - 2018
Nasce per il 2018 il Circuito dei Sentieri Valsusini
che raccoglie i principali trail della ValSusa.
Premiazioni e festa finali il 14 ottobre 2018 in occasione della Corsa del Musinè.
Link : Date e regolamento
Link : Pagina FB Circuito Trail Valsusini
che raccoglie i principali trail della ValSusa.
Premiazioni e festa finali il 14 ottobre 2018 in occasione della Corsa del Musinè.
Link : Date e regolamento
Link : Pagina FB Circuito Trail Valsusini
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