sabato 16 aprile 2011

24 ORE di TORINO 10 Aprile 2011


Dal racconto dell'Orco Silvio...
Domenica mattina, Parco Ruffini, ore 10.30.
- "Ma lei, è uno di quelli che ha fatto questa corsa ?"
Mi volto e mi trovo dinanzi un anziano signore, distinto, in giacca e cravatta, che mi guarda attento.
- "Si ...." - rispondo - "...perchè ?"
- "Mi scusi, ma .... volevo solo salutarla .... ".
Mi porge la mano, mi sorride, ci scambiamo un saluto e lui se ne và.
Probabilmente si voleva solo rendere conto se ero "vero" oppure se fossero sbarcati gli extraterrestri.
Siamo abituati, come runner o trailer, a coprire grandi distanze, a cambiare panorami e luoghi durante le nostre scorribande, senza guardare molto lo scorrere del tempo, .... in fondo due ore più o due ore meno ......
Nelle corse circardiane invece, il concetto si ribalta, lo spazio non ha molta importanza, basta una pista di 400 mt., sempre uguale, monotona, .... ma prende importanza il tempo ... si dilata ... lo si esplora ... lo si "vive" ....
Un'altra dimensione !
24 ore di Torino. Parco Ruffini.
Distanza da casa : circa 2,5 km.

Luogo abituale di allenamento infrasettimanale.
Inizio di aprile : la stagione trail è agli inizi, qualche trail corto in calendario. Questo è il momento più propizio per me, per investire qualche centinaia di chilometri di asfalto per preparare questa avventura che da qualche anno ho nella testa.
Il caldo della scorsa settimana, che ha fatto esplodere letteralmente la "natura", mi suscita qualche timore : ce la farò prima dell'insorgere della mia allergia ai pollini ?
Con questo dubbio, mi presento alla partenza, sabato mattina alle 9. L'ambiente è famigliare, i partecipanti arrivano alla spicciolata e sembrano tutti conoscersi, il famigerato "popolo delle lunghe". Ma ... tra gli altri, ... riconosco qualche spaesato trailer. Ci si prepara, ognuno con le proprie azioni consuete, frutto più della scaramanzia piuttosto che delle reali esperienze : cè chi si "incerotta" i capezzoli ( che male !! ), chi si spalma di unguento bianco i piedi, chi appunta con precisione maniacale il pettorale sulla maglietta, manca un'ora alla partenza e c'è già chi è perfettamente pronto,"numerato", con la borraccia in bocca che succhia chi sa quale strano intruglio .
Io ho pensato di partire con la maglietta degli "Orchi" ed un paio di pantaloncini tipo ciclista, una cintura con taschino posteriore e degli scomparti per delle piccole bottigliette, tipo bombe a mano, un vecchio regalo di Natale ricevuto ( ... perchè non me la sarei mai comprata ... ). In una delle bottigliette ho messo la mielata, una mia recente scoperta che si è già rivelata utilissima come alimentazione in corsa, in un'altra tasca la vaselina, in un altra ancora il telefono.
Questo fardello aggiuntivo, si rivelerà a posteriori, inutile perchè in una 24 ore, ogni 8/10 minuti si passa dinnanzi ai tavoli del ristoro e delle borse personali, dove c'è disponibile ogni ben di Dio.

Mancano pochi minuti alla partenza, ci si raduna sotto il gonfiabile per le ultime indicazioni di Enzo, direttore di corsa ed ispiratore di questo evento.
Faccio la conoscenza, in questo frangente, di Flavio, che indossa un cappellino con la scritta "WS 100 - Western States".
-"Ma scusa, sei stato alla Western States".
- "Si."
Ora, le parole del direttore di corsa non contano più, scompaiono, coperte da quelle di Flavio che, a piccole perle, mi racconta qualcosa di questo "sogno" americano (per chi non lo sapesse la WS100 è la 100 miglia trail più vecchia e famosa degli Stati Uniti, nei territori del vecchio west).
Non basta, ... lui è stato 3 volte anche alla Hard Rock, altra durissima 100 miglia americana, e come se non bastasse ha partecipato 2 volte alla ... Spartathlon !!
Parlando con Flavio, la partenza ... scorre .... inosservata.
Ci troviamo a correre affiancati, io e la "leggenda".
I giri iniziano a passare, accompagnati dai commenti :
-"Vedi quello ..... è uno "spartano", cioè un finisher della Spartathlon ..... vedi quell'altro .... lo scorso anno si è ritirato a pochi km dall'arrivo ..... sempre della Spartathlon...".
Stò correndo in mezzo alle "leggende" !!
Ben presto, però, mi accorgo che ... di "leggenda" non si campa ...e quindi, prima di perdere il controllo della situazione, faccio partire il mio "timer" che cadenzerà il mio procedere, nelle prossime ore : 9 minuti di corsa e 1 minuto di cammino, ed avanti così .... finchè ce la farò.
Le ore scorrono, lente, ... le crisi arrivano, si insediano, .... e poi passano .... basta avere pazienza e cercare di restare sempre "presenti" ed "attenti" ai segnali che il nostro corpo ci trasmette. La formula della 24 ore su circuito è l'ideale per una corretta gestione del proprio procedere: ogni giro ci si può (anzi.... ci si deve) alimentare, bere, vestirsi, svestirsi, dormire, ___are, __sciare, ecc...
Non ci si deve però far prendere la mano, perchè si rischia di perdere tempo, "prezioso" poi nel finale.

Il giorno lentamente scorre, scorrono le persone ai fianchi del percorso, le ombre degli alberi si spostano, quasi come se si guardasse attraverso un obbiettivo fisso che fotografa la stessa scena per tante ore di fila.
Le grida giocose dei bambini del pomeriggio lasciano il posto alla musica della giostra a catena, che a sua volta si spegne per lasciare spazio al silenzio della città che dorme. L'arrivo dell'alba è annunciato da qualche merlo solitario che inizia a cantare.
Ci si pone delle mete intermedie .... quando arriva la pasta ? .... quando arriva Bianca con la birra .... stò arrivando ai 100 km ....l'alba ...... il sole .....
Nella notte il percorso si "spopola", .... l'organizzazione ha messo a disposizione tende, brandine e coperte, che .... come il Canto delle Sirene per Ulisse ..... ammaliano i più "deboli", che si abbandonano tra le braccia di Morfeo ...
Una cosa di cui ero certo prima di partire era che io non mi sarei fatto tentare .... e così è avvenuto.
Finalmente, con il sole, arrivano anche le ultime due ore ....
Durante la notte, .... per merito delle Sirene ... la mia posizione in classifica è lentamente ma inesorabilmente migliorata di ora in ora, dal 20° posto della mezzanotte sono salito fino al 13°.
E qui ..... è scattata la mia "competitività" .... che pensavo scomparsa .... ormai da anni ....

Flavio, con il quale, nottetempo, avevo diviso ... dolori, sudori, scoramenti e ... birre, mi dice : "Siamo a portata della prima donna !" .
" Cooosa ! La prima donna .... ma io non l'ho mai vista neppure da lontano ...".
E così, un passo (un pò più veloce) dopo l'altro, arriviamo agli ultimi giri .... i giudici danno un birillo rosso a ciascuno, da posare a terra allo scadere delle 24 ore ... e quel birillo .... ci trasforma in ... mezzofondisti.
Non avrei mai più pensato di correre in quella maniera, dopo 23ore55minuti .....
"Flavio .... se .... non ... muoio .... adesso ...."
E così si conclude questa "stupenda" avventura che mi ha visto debuttante ( .... con esperienza....) in questa nuova pagina dell'ultramaratona che non avevo ancora visitato.
Silver
9-10 aprile 2011
24 ore di Torino
161 km

domenica 10 aprile 2011

MARATONA ALPINA VALDELLATORRE 10 Aprile 2011


foto Maratona Alpiuna Val Della Torre


Alla 4 edizione di questa tecnicissima gara, finalmente il dio Ra si presenta nella magnificenza che gli si confà.
RA-MVDT dovremmo chiamare oggi la gara cioè 'Maratona Alpina di Valellatorre figlia del dio sole'.

Una calda bolla di calore sub-sahariano investe da qualche giorno il nostro splendido stivale.
Le temperature sono decisamente estive e per Domenica 10 Aprile 2011 non si prevedono cambiamenti.

I giorni prima della gara sono utilizzati per accumulare qualche prezioso carboidrato e per idratare al massimo il contenitore della nostra anima.
Almeno due litri di acqua al giorno mi trangugio, oltre ai normali liquidi, cio' mi permetterà di evitare i crampi incubi degli sport di endurance.

Le iscrizioni alla RA-MVDT quest'anno hanno fatto BOOM... si è giunti alla soglia dei 200 iscritti tra 22km e 42km.
La richiesta di uscire dalla normalità, la necessità di estremo aumenta paradossalmente con il crescere delle società dei consumi...come se una forsennata corsa verso la modernità voglia essere bilanciata con un ritorno al 'MITO DEL BUON SELVAGGIO'....
Gli Orchi sono presenti in buon numero, chi per la mezza chi per la lunga...per onorare questa giornata e dedicarla alla gioia di vivere la montagna.
L'orco Napo è di scopa e anche se poco allenato alla corsa darà dimostrazione della sua origine terrena.

Si parte leggerissimi, il minimo indispendabile....mai in questa giornata dimenticare la riserva d'acqua e qualche piccola scorta di almeno 1500 Calorie
(barrette ,frutta secca,Minibanane ecuadoregne).

La partenza data alle 8.00 dopo un breve breafing, con Alfredo sulle fioriere a raccomandare la massima prudenza...non lo invidio avere 200 atleti in giro per le rocce cretaciche del catino di ValdellaTorre.
Siamo forniti di pettorale con chip incorporato, che permetterà una rilevazione corretta ai punti:
- Fontana Bruna
- Colle del Lys
- Caselette
- Arrivo Grange di Brione

Gli atleti di punta sono nervosi come cavalli ai cancelli di partenza , scattano come una piccola gara corta.....noi trailers per spirito si parte senza veemenza... tanta voglia di godersela e sperare che non finisca cosi presto...correrremo fino al tardo pomeriggio per godere nell'estrema fatica un riposo ancora più forte.

Via Moschette, Il cimitero di ValdellaTorre , la taglaifuoco della VDT9 e siamo in vetta al Rosselli dopo un breve rifornimento di acqua e dopo aver visto parapendii catturare calde correnti d'aria chiamate in gergo 'LE TERMICHE'.

Alla Lunella termino gia' il mio litro di acqua ,oltre a cio' che ho bevuto al rifornimento....meno male che il ristoro del Colle della Portia è vicino.
Macchie di neve qui al colle ci ricordano che soli 20 giorni orsono si era ancora in inverno...il paesaggio è unico;La Ciamarella, la torre D'Ovarda , Il Gran Paradiso


Vette Innevate
Torri stapiombanti
Valli solitarie
abbandonate dagli uomini
Vi scopriamo
In un solo giorno
Vive e generose
Nel tempo stagflato
Presto ritorneremo


Al Ristoro della Portia , Enrico ci offre buonissimi baci di Dama ...sono una vera delizia.
Umberto ci raggiunge e conscio che la sua gara finirà al colle del Lys ci sorpassa come la Littorina Trapani->Palermo.
Lo sterrato del Colle Lys , con il suo cambio di ritmo mette a dura prova le muscolature...un terribile sali e scendi corribilissimo.

Mi prefigo di mangiare al Colle del Lys , e recuperare preziose energie.
Nel mio zainetto un piccola scatoletta di tonno ,ghiottoneria che amo e che con il pane trovo il suo giusto connubio....ma la fame non c'e' ed aperta la scatoletta mi ritrovo a mangiucchiare il solo pane con piccole fette di formaggio e rari pezzi di salame....addio amata scatoletta non sarai mia quest'oggi.

Anna al contrario di me, maratoneta d'antan, non ha mangiato e non mangerà nulla per tutta la gara...solo cocaCola qualche spicchio di limone e arancio... una vera fachira di montagna.
La sosta al Colle del Lys è breve, distratto da ragazze in bikini stese sulle asciugamani a prendere un sole già estivo ci apprinquiamo a conquistare la cima del Monte Arpone in parte ancora innevato.
Anche qui il panorama è splendido, è davanti a noi bacino glaciale di Valdellatorre...cerco di non guardare il minuscolo promontorio del Monte Calvo...se penso che dovremmo andare laggiu'.....

Si procede fino alla Madonna della Bassa in SingleTrek, con sentiero da leggere con attenzione per evitare di rovinare pietosamente a terra.
Breve ristoro alla Bassa con caldo delle 13 a quasi 25gradi.

Siamo nelle ore piu' calde, ma in cresta al Monte Curt si sta freschi e l'attenzione alla discesa del medesimo monte non deve mai venire meno.
La discesa e' Alpina , impossibile correre ed e' cosi fino all'incrocio del Sentiero Giorda dove ci attende il penultimo ristoro.

Abbiamo formato un piccolo gruppo e insieme andiamo all'attaco del Musinè che silenzioso in una calura agostana ci attende.
La discesa del Musine stronca le ultime energie, il ristoro di Caselette non riesce a togliermi questa orribile sete...potrei bere 10/20 bicchieri ma la sete
rimane ed occorerà berne a fine gara parecchia per reidratare il corpo a sufficenza.

L'arrivo dal mitico cancelletto è ormai diventato un tratto distintivo della gara.
Si arriva dalla provinciale ci si immette nella via omonima del Palazzetto, si entra dal cancelletto nella struttura delle Palestra U.Barrera e dopo essere stato chippato si chiude questa indimenticabile giornata.
La cronaca della 42km vede Daniele Fornoni 1 assoluto al traguardo con l'incredibile tempo di 4h32’43” a seguire il Salasso Loris Vuillen 2° in 5h26’16” , terzo Valdo Bertolat in 5h26’43”, Francesco Zucconi 4° in 5h30’59” e Giorgio Toniolo 5° in 5h37’56”.
Prima arrivata per le ragazze, Sonia Glarey in 5h49’15”, davanti a Francesca Canepa seconda in 6h11’ e Carmela Vergura terza in 6h53’08”.
La cronaca della 22km
Primo classificato Enzo Mersi in 2h08’18”, seguito da Mario Campigotto secondo in 2h31’19” e Maurizio Scilla terzo in 2h32’09”. Per la gara femminile prima arrivata Isabella Lucchini in 2h52’37” su Alma Rrika in 2h53’30”, terza Iris Vitillo in 3h11’15”.

foto Maratona Alpiuna Val Della Torre