Per mangiare un elefante basta mangiarne un boccone alla volta.
(proverbio Africano)
Dal racconto dell'OrcoSilver
4:15 La sveglia suona. L'idea, presuntuosa, è quella di arrivare fino al mare e ritornare in giornata.
Avevo già fatto una puntata fino a Montezemolo, due anni fa, ma arrivato lì, era mancato tempo e coraggio per tuffarmi in discesa fino a Savona. Stavolta, forse, sono psicologicamente più pronto. Proviamo! Poco prima delle 5 accendo le luci, aggancio i pedali e ... via a questa mia personale "Rando del Mare".
Non c'è storia fino a Dogliani, dove inizia la Langa e la strada inizia a salire, ma la fatica è ampiamente ricompensata dalle vedute uniche sulla pianura e le montagne. Arrivo a Montezemolo che il contachilometri segna 100 e allora giù, senza ripensamenti, verso Savona. Qualche brivido per una galleria poco illuminata, ai 50 all'ora, ed in breve sono a Cadibona, da dove, in fondo alla valle si scorge il mare!
"Atterro" a Savona in mezzo al traffico ed al primo caldo di questa bizzarra primavera. Il contachilometri 135. Il buonsenso mi suggerirebbe di girare la bici e ritornare dalla stessa via dalla quale sono venuto ma, la vista del mare, la quantità di ciclisti che vanno e vengono e la buona ora, mi inducono a decidere di percorre l'Aurelia verso ponente fino a Finale da dove imbocco la bella salita verso il Melogno (1000 D+), che ho percorso con soddisfazione qualche settimana fa.
Peccato non avere considerato in quel momento che la precedente esperienza era stata affrontata in una fresca mattinata e con 10 km nelle gambe, al contrario di oggi che è il sole è a picco e i km sono 160.

Passato il Melogno, con la discesa su Calizzano e la successiva risalita si scollina su Bagnasco, finalmente in Valle Tanaro. Di qui, con l'animo pieno di dubbi, riprendo a pedalare a buon ritmo fino a Ceva, ultima possibilità di treno verso Torino. Senza troppo pensare, per evitare di farmi prendere dallo sconforto, proseguo dritto come un fuso verso la Statale FondovalleTanaro che, con i suoi rettilinei senza fine, mi porta a Cherasco ed infine a Bra. Ormai mi sento a casa! Un gelato e via. Una leggera pioggia mi terrà compagnia in queste due ultime ore. Alla fine, sono le 21:15 ed il contachilometri segna 313 km; è proprio vero il detto che circola tra i randonneur : "Per mangiare un elefante basta che si mangi un boccone alla volta".