Sito Maratona Terre Verdiane
Edizione 2015
Dal racconto dell'OrcoSmigol
IL RITORNO DI ORCOSMIGOL
Quest’anno per la seconda volta torno a Salsomaggiore per avere un banco di prova sulla maratona a inizio stagione.
Sto preparando la maratona di Parigi del 3 aprile e sfrutto questa gara per fare un allenamento lungo con ripetute ( 4x7000 a ritmo maratona presunto con recuperi da 3000 a 10” in piu’ min/km ).
Si parte di sabato pomeriggio col camper.
Presenti Andrea Sarra del gruppo interforze e Candido Martino della Vigonechecorre baldo sessantenne con un attivo di 280 maratone.
Si viaggia sotto un diluvio universale, nebbia, nevischio e chi più ne ha più ne metta.
Arrivo a Busseto e parcheggiamo praticamente sotto il gonfiabile. Cena in camper con carico di carboidrati e per i miei compagni zabaione e torta sbrisolona.
Continua a diluviare tutta la notte ma al nostro risveglio (ore 5.45) siamo graziati con temperatura sugli 8 gradi.
Trasferimento con navetta verso Salsomaggiore per ritiro pettorale, deposito borse e partenza prevista per le 9,15.
La cittadina e i bar pullulano di runners che si cimenteranno su quattro distanze ( 10 km , 21 km , 30 e 42 km) per un totale di circa 2000 partecipanti.
Il tempo continua a graziarci e arriva il momento dello sparo con le consuete sgomitate dei primi metri.
Il percorso si snoda in mezzo alle campagne, forse non un gran paesaggio con nebbiolina che rende ancora più triste e piatto, ma si attraversano cittadine splendide anche dal punto di vista architettonico.
Fontanellato, Soragna, Roncole paese natale di Giuseppe Verdi ma forse il passaggio più suggestivo e dopo il trentesimo chilometro a Rocca Meli Lupi di Soragna residenza storica ancora abitata dalla nobile famiglia con tanto di Conte che viene aperta per l’occasione e tramite un red carpet si attraversa l’imponente salone per poi passare su un blu carpet nei giardini.
Altoparlanti dislocati lungo il percorso diffondono musica di Verdi e ormai il mio inno è il " Va’ pensiero".
Ma ecco che al 37° chilometro Giove Pluvio fa il suo ingresso e scarica pioggia mista a grandine, vento con abbassamento della temperatura rendendo gli ultimi km ancora più pesanti.
Tornando a cose meno poetiche, i ristori sono stati scarsi con qualche biscotto e poca frutta ma ripaga il tutto una bella medaglia da finisher una simpatica t-shirt e un pacco gara ricco di prodotti alimentari a base di soja.
Sufficiente il pasta party finale ma con un’ottima spremuta d’arancia fatta al momento.
Chiudo la maratona in 3h35’ che per essere un allenamento mi rincuora e mi incoraggia per gli impegni futuri.
Si ritorna a casa stanchi, sotto un diluvio universale e festeggiando la 280esima maratona del Candido Martino inarrestabile.
Siamo orchi oltre le gambe c’e’ di piu’!