Foto SkyRace Biella Monte Camino OrcoDavid
Classifica SkyRace Biella Monte Camino 2013
Sito Biella Monte Camino
Sito Gli Orchi Trailers ASD
Edizione 2012
Dal racconto dell'OrcoDavid
Duemila metri di dislivello! Quattro parole che rimbombano ossessivamente nel mio cervello di trailer neofita e sovrappeso durante la vigilia della Biella - Monte Camino, che si è svolta domenica 30 giugno in territorio biellese appunto.
Sobillatore è stato l'OrcoPinoR che mi ha parlato di una gara bellissima, a cui aveva già partecipato e che intende ripetere nel 2013. Sarà, ma intanto a me quel mantra dei 2000 m. di dislivello mi si ripropone nel cervello come i peperoni usano fare nello stomaco. Almeno avessero imparato dai maghi del marketing, 'sti biellesi! Avete mai visto un qualsiasi oggetto costare cifra tonda nei supermercati? E' tutto un proliferare di 19.95; 29.99; 1.990 Euro. Tu così spendi con molta più leggerezza e molti meno sensi di colpa. Ecco appunto, avessero detto che c'erano 1.990 m. di dislivello, uno partiva più sereno, vuoi mettere?
Nessun altro Orco sarà oggi presente e Pino mi dice che la sua dolce metà ne approfitterebbe per fare una gita dalle parti di Oropa; quindi alle 5.40 parto con il mio diavoletto in testa che mi ripete: 2000 m. di dislivello, ma dove vuoi andare, ma lascia perdere, mi schiatti a metà, ti devono venire a raccogliere con il cucchiaino.
Per tenere a bada i fantasmi provo a studiarmi la tattica di gara. Finisco in fretta, David, vai piano all'inizio, a metà e poi rallenti alla fine!!! Almeno questo non mi riesce gran che difficile.
Alle 7.00 sono già alla partenza. E' appena arrivato il camion dell'organizzazione, sono il primo a ritirare pacco gara e pettorale, l'aria è ancora bella frizzante, ma la giornata promette bene, sole e caldo senza eccessi, evvai era ora! Almeno il meteo è dalla nostra.
Alla spicciolata cominciano ad arrivare gli altri partecipanti e dopo un po' fa capolino anche OrcoPinoR, con aria circospetta si aggira attorno ai tavoli dell'organizzazione ed in breve esclama “mi sento proprio in trasferta, non conosco nessuno”, tempo due minuti ed incontra un amico del Gio' Rivera di Almese.
Come sempre OrcoPinoR è armato di due cose: tranquillità e telefonomacchinafotograficapalmareagendadigitalegps. La prima serve a me per placare un po' le mie ansie (ma certo che ce la fai, cosa vuoi che siano 2000 m. D+...), la seconda per tutto il resto, tranne il caffè che infatti mi accompagna a prendere nel vicino bar.
Dopo un po' vediamo anche OrcoEleonora che ha deciso di partecipare all'ultimo momento ed infatti corre al banco delle iscrizioni. Si fanno presto le 8.30, è ora di partire! La partenza avviene un po' in sordina su un viale di Biella ed è forse l'unica pecca di un organizzazione attenta e scrupolosa (percorso ben segnato e presidiato, ben otto ristori in 22 km, zaini con indumenti di ricambio portati all'arrivo, ottimo buffet in cima). Per la cronaca riesco a perdere OrcoPinoR in tre minuti netti...vai President, spicca il volo tra le montagne biellesi!!!
La prima parte, fino al Santuario di Oropa (700 D+ e 15Km circa; Santuario di Oropa) si svolge con pendenze per lo più corribili su terreni misti: asfalto, strade sterrate, sentieri nel bosco ed una parte di tracciato di una vecchia ferrovia con tanto di passaggio in galleria illuminata da torce. Arrivati dietro il Santuario la musica cambia, si passano un paio di cappelle che fanno parte del complesso del sacro monte e ci si immerge in un bosco con pendenze via via più sostenute.
Usciti dal bosco si scorgono già le costruzioni di arrivo della funivia che parte da Oropa ed il vicino rifugio Savoia, ma come spesso capita in montagna, la strada per arrivarci sarà lunga e faticosa. Per me è il momento più duro, fa caldo, ho fatto già quasi la metà del dislivello ma altrettanto rimane da fare e mi sento in riserva. Fortunatamente un paio di ristori abbastanza ravvicinati sono di conforto e si può riprendere a marciare. Mi capita addirittura di aiutare un concorrente colpito da crampi (ho firmato i valori dell'Orco...), mi fermo e gli allungo dei sali e poi l'acqua che lo sventurato aveva solo nel camelbag; mi passano davanti una buona quindicina di persone, nel frattempo arriva il fratello del crampato. Lo lascio nelle sue mani e lo saluto, non percepisco in tutto questo tempo nemmeno un piccolissimo grazie. Ammetto che lì per lì ci sono rimasto male.
Vabbè, si ricomincia, raggiungo l'arrivo della funivia a quota 1850 m. mancano ancora 500 m. di salita, che a quel punto non lascia più fiato. Si sale senza soluzione di continuità ed anche in questo caso si vede da molto sotto l'arrivo, o meglio, l'arrivo della vecchia cestovia ed il rifugio Capanna Renata, l'arrivo vero e proprio è 20 maledettissimi metri sopra. Scavo tra le ultime energie rimaste e grazie ancora ad un provvidenziale ristoro, dopo 3h 45' “stimati” arrivo in Cima, dove OrcoPinoR, arrivato in 3h.12' mi aspetta con tanto di macchina fotografica. Anche OrcoEleonora è naturalmente già arrivata. La soddisfazione è tanta, i fantasmi sono stati affrontati e battuti, so che non sarà sempre così, ma un po' di fiducia in più si è consolidata.
Per la cronaca la giornata prosegue con un buon buffet a base di panini e sangria. Poi la discesa, purtroppo non nella storica cestovia Monte Camino – Lago del Mucrone ma a piedi, fino al Rifugio Savoia, dove ci aspetta il momento più palloso della giornata: la lunga coda per prendere la funivia che ci riporta a Oropa.
Da lì è già pronta la macchina di scorta guidata dalla moglie di Pino che mi scarrozzerà fino al piazzale dove ho lasciato la macchina (Grazie!).
Bella giornata di sport, natura e amicizia.
W la Montagna e W Gli Orchi!