domenica 22 aprile 2012
Maratona Alpina di Val Della Torre 22 Aprile 2012
Foto Maratona Alpina Val della Torre 2012
Classifica Maratona Alpina Val della Torre 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Edizione 2009
Edizione 2008
"Credo proprio di aver conosciuto
un mondo ancora immutato dalle sue origini.
Terre estreme, immense e ancora senza storia,
dove nulla muta ma tutto si ripete in un ciclo eterno...
Con la mente ho spaziato sognando
Impossibili orizzonti fino a dare proporzioni umane agli infiniti,
fino a confondermi nell'universo."
Walter Bonatti
Dalla lettera dell'OrcoAntonio
Sono uno degli ultimi arrivati fra gli ORCHI e da subito ho apprezzato lo spirito che lega insieme persone diverse, ma accomunate dalla stessa insaziabile voglia di correre in montagna e all'aria aperta, con l'unico fine di godersi la bella giornata in compagnia.
E' innegabile, però, che dentro ognuno di noi, ci sia una sana competizione, non con gli altri, ma con soprattutto con se stessi, per superare i propri limiti, per buttare il "cuore oltre l'ostacolo". E' una cosa naturale e da promuovere se rimane nei confini del lecito nel rispetto del proprio corpo e degli altri come recita la "pelle dell'Orco", altrimenti non saremo mai progrediti in nessuna delle attività di noi "umani".
Lodare la prestazione sotto le 7 ore come ha fatto Andrea o Pino a mio avviso non significa "premiare" alcuni a discapito di altri o dare troppa enfasi al tempo impiegato.
Per me era la prima esperienza a Val della Torre e la terza volta che correvo su queste distanze (di cui una volta su strada e senza dislivello) e nemmeno sapevo che stare sotto le 7 ore potesse rappresentare una buona prestazione.
Di questa giornata conservo il ricordo di aver fatto con Matteo un buon tratto di gara, di Greg che mi ha raggiunto verso la fine, l'incitamento a seguirlo e a fare l'ultimo pezzo insieme, il dono, da un ragazzo sconosciuto, della sua borraccia piena (io avevo finito la mia riserva idrica ed ero completamente a secco), gli splendidi panorami, il clima di festa in partenza e infine la soddisfazione di aver dato il massimo che potevo dare, di aver lottato fino alla fine, di non aver ceduto alla stanchezza. Solo al traguardo ho saputo di essere 38^ in 6:55, il mio risultato migliore di sempre.
Se questo risultato sia rilevante in senso assoluto o rispetto ad altri non ha nessuna importanza, è importante per me, e credo che per gli altri sia lo stesso, altrimenti correrei su strada, con l'assillo del cronometro, contando in modo maniacale i secondi risparmiati dalla volta precedente.
Se fossimo un Team come quelli che vanno di moda oggi, saremmo sicuramente stati uno squadrone domenica!!!!
W GLI ORCHI
mercoledì 18 aprile 2012
Trail dei Gorrei 15 Aprile 2012
Classifica Trail dei Gorrei 2012 - 45km
Dal racconto dell'Orco Raffaella
Trail dei Gorrei… Acquiterme 15 aprile 2012… una bella lezione…
Questa volta mi ero preparata per benino.. la sera prima avevo messo in carica la macchina fotografica e mi ero ripromessa di fare un bel po’ di foto.. come il nostro presidente mi chiede sempre… per poi lasciarla in camper la mattina della partenza. La prossima gara cercherò anche di ricordarmi di riporla nello zaino!! Promesso!!!
Sabato pomeriggio io, Stefano e Patrizia arriviamo a Moretti sotto la pioggia che con la sua melodia ci terrà compagnia per tutta la notte. Ad accoglierci parte degli organizzatori, gentili, sorridenti e davvero tanto disponibili a spiegarci il tracciato ed a consegnarci il pacco gara.
Domenica mattina appena svegliati ci affacciamo fuori ed una nebbiolina fa capolino alla partenza insieme a noi, infreddoliti ma sorridenti di incontrarci con volti amici. Ci sono Davide e Bortolo (i miei amici genovesi con cui mi alleno in terra ligure) Gino, Fabio e tanti altri volti familiari. Ma bando alle ciancie.. è il momento della partenza!!!
Il trail dei Gorrei lo considero davvero un gran bel trail. Nonostante la pesantezza del terreno dovuta al fango, I boschi, i passaggi in cresta e l’ultima salita al Berton lo rendono una gara davvero incredibile. Parliamo di km, di dislivello ma poi ogni gara fa storia a se.
Davvero una bella organizzazione, molti volontari sul percorso ed una buonissima pasta e fagioli all’arrivo!!!!!
Personalmente domenica ho nuovamente imparato qualcosa.. Stefano dice che sono più cocciuta di un mulo (non me ne vogliano tutti i muli sulla faccia della terra…). Avevo deciso ancora prima di vestirmi come dovevo fare la gara.. già la gara.. forse l’errore è stato tutto qui.. considerare un trail solo una gara a tempo. E’ stato come perdersi già a priori tutto il piacere di passare qualche ora sui monti. E’ vero, abbiamo un pettorale, siamo lì per metterci a confronto soprattutto con noi stessi. Però, come in tutte le cose, probabilmente la verità sta nella giusta misura. Sono partita cercando di rispettare una mia immaginaria tabella di marcia. Correndo in discesa, verso il 20 km, ho sbagliato strada (peraltro perfettamente segnalata) e ,solo dopo 700-800 metri, io ed un gruppetto ci siamo accorti che non era quello il giusto percorso. Risalgo con l’ansia di aver sbagliato. Volevo recuperare il terreno perso e non mi sono accorta di aver accelerato troppo fino a quando poi è stato il mio fisico a ricordarmelo.
Così ho rallentato il passo ma ormai la frittata l’avevo fatta… ho incontrato Steu che mi è sembrato un angelo (come se già non lo pensassi!!!) e con lui e con Patrizia, che era poco più avanti, ho finito poi la gara. Dopo un po’ di km (e soprattutto dopo aver recuperato le forze…) ritrovo il gusto ed il piacere di assaporare ciò che ci sta intorno..
il profumo dei boschi,
il colore delle pietre..
le nuvole ed il sole
che in certi sparuti
momenti ci viene a salutare.
Insomma noi siamo fatti di testa, cuore, muscoli ed articolazioni.. sta a noi capire la melodia di ogni nostra parte altrimenti ne viene fuori davvero solo una bella cacofonia. Grazie ad un orco che per me incarna davvero tutta l’essenza di questo sport domenica mi sono ricordata il perché passiamo così tanto tempo sui monti con uno zaino sulla schiena..e mi è tornato il sorriso alla prossima..
Orco Raffa
domenica 15 aprile 2012
24 ore di Torino 14 Aprile 2012
Foto 24 ore di Torino 2012
Classifica 24ore di Torino
24ore di Torino preda de' GliOrchi, una corsa sotto una pioggia battente, ecco come hanno trascorso GliOrchi questo fine settimana... ma al fine...
Dal Messaggio dell'Orco Gabriella grandissima prestazione 2'Assoluta:
..Con 141,369 km, tante vesciche e tanto freddo, ho finito 2' assoluta e ho vinto il titolo di Campionessa Regionale!...
Ma ecco il racconto personale di Gabriella:
Cosa mi ha spinto a iscrivermi ad una 24 ore?
Non trovo risposte, dovevo provare e basta.
Sabato ore 9, Parco Ruffini, parcheggio l’auto, ritiro il pettorale e mi guardo attorno.
All’interno del Palazzetto, incontro l’Orco Andrea e l’Orco Marcello, iscritti alla 6 ore, due parole e via a cambiarmi, si sta facendo tardi.
Nello spogliatoio femminile c’è un bel clima sereno, ci si scambiano consigli, tutte sorridono e scherzano
(quanta differenza con il clima che precede ad esempio una 10 km!).
Usciamo dal Palazzetto, dicono che manchi poco. Io non ho portato il Garmin e neppure un semplice orologio: il mio amico-allenatore-consigliere mi ha detto di fregarmene dell’ora, del passo, dei km e di correre a sensazione.
Mi porto sotto l’arco della partenza, pochi minuti e…..inizia l’avventura!
Con le donne conosciute nello spogliatoio giro per più di un’ora, chiacchierando e divertendomi parecchio, dopodiché ognuna trova il proprio passo e la compagnia cambia.
Mi affianco o vengo affiancata man mano dagli altri runners (ci sono anche altri 2 Orchi, Pippo e Paolo); con tutti, o quasi, scambio qualche battuta e il tempo passa in allegria senza dar troppo peso alla pioggia insistente.
Il pubblico lungo il percorso è piuttosto scarso, a qualsiasi ora del giorno, probabilmente proprio a causa della giornata fredda e piovosa. Resistono solo alcuni parenti e amici dei podisti. Nel pomeriggio anche io ricevo qualche visita e ciò mi spinge a corricchiare un po’ più velocemente per fare ‘bella figura’.
Lungo il percorso compare L’Orco Silvio e l’Orco Pino, ma ho ancora tanta energia che non mi fermo neppure per una foto.
Dopo quasi 10 ore di giri ininterrotti ( anche mangiando la pasta non mi sono fermata e ho camminato per non perdere tempo ) decido di fare una pausa per indossare abiti asciutti e un po’ più caldi in modo da affrontare meglio l’abbassamento della temperatura serale.
Ho portato un borsone pieno di maglie, magliette, pantaloncini, pantaloni, k way, cerate, alcune paia di guanti. Avrei giurato di aver esagerato, invece nel corso della notte utilizzo tutti i cambi perché la pioggia arriva fino alle ossa e mi sento congelare. Entro volentieri nello spogliatoio anche solo per pochi minuti, ma all’uscita me ne pento amaramente perché le gambe non rispondono ai comandi e per riprendere il ritmo mi occorre un intero giro.
Nel cuore della notte una complicanza:enormi vesciche sotto piedi! Per un’ora ad ogni passo avrei voglia di piangere, poi mi abituo al dolore e tiro avanti…..tanto, perlopiù devo camminare….velocemente…
Solo alle prime luci dell’alba mi accorgo di essere tra i primi posti della classifica provvisoria e ciò mi spinge a non mollare. In realtà vorrei che il patimento finisse al più presto perché la pioggia non vuole dare tregua e avverto parecchia stanchezza.
Negli ultimi minuti di gara gli spettatori applaudono, lo speaker scandisce il count down finale e io ritrovo la forza di correre fino allo sparo: E’ FINITA!!!
Improvvisamente e come per magia dimentico il lungo sforzo appena concluso, è come se avessi corso solamente per pochi minuti!!!!
Ho già provato la stessa sensazione dopo i trail più duri, (ma più entusiasmanti), e allora mi piace fare un paragone: una gara tosta è come un parto, subito dopo, le doglie vengono immediatamente dimenticate!
(l’esperienza in materia ce l’ho, visto che di figli ne ho 3)
Orco Gabriella
Chiusa la fatica della 24ore anche per GliOrchi
Pippo 100 km
Paolo 88 km
Nella 6ore si sono distinti GliOrchi
Andrea 11Classificato con 55km
Marcello 13Classificato con 54km
martedì 10 aprile 2012
Trail Autogestiti del Monte Civrari e dei Principi
Dal racconto dell'OrcoPinoR
Non ricordo chi per primo in Italia ha avuto l'idea del Trail Autogestito, cosi si chiamano adesso le vecchie gite che si facevano in comitiva. So' per certo che sono una bella alternativa alle numerose gare diventate sempre più costose tra:
- iscrizione alla gara
- logistica
- tempo rubato alla quotidianità
Coscienti che le vecchie gite da 6 ,7 ore possano essere sostituite, con un buon allenamento podistico, con il veloce trip della mattinata , il network GliOrchi ne ha organizzato due in un breve lasso di tempo.
Lo scopo è quello di fare insieme un bell'allenamento, infarcito di scoperte e conoscenze di nuovi luoghi e paesaggi.
I T.A. (acronimo di Trail Autogestito) offrono itinerari particolari, sono presentati da un Orco e proposti attraverso mail e link .
L'Orco organizzatore viene chiamato capogita (come nel CAI) ed è lui che decide :
-luogo del ritrovo
-orario di partenza e arrivo
-itenerario da percorrere.
Certo i TA non sono da prendere sottogamba , a tutti gli effetti sono un bell'esercizio al fine di prendere dimestichezza con l'organizzazione di gare TRAIL, e fin qui tutto bene, ma dal punto di vista giuridico in caso di incidenti, l'organizzatore è in parte responsabile. Maggiori info su: Responsabilità penali accompagnatori di gite
In questi due Trail Autogestiti sono stati invitati esclusivamente Orchi conclamati, ciò non esclude per altri Trail l'invito a tutta la variegata fauna degli uomini e delle donne.
Trail Autogestisto del Monte Civrari 31 Marzo 2012
Foto e mappe Trail del Monte Civrari 2012
E' la classica ascesa ad una punta del massiccio del Monte Civrari, in particolare alla Punta della Croce (2.234 m) - VAL DI SUSA
Partenza ore 6.30 a.m. da Caselette (To) con breve trasferimento a Frazione Celle di Rubiana(To) Rifugio Rocca Sella.
CapoGita :OrcoPino
Partecipanti:8Orchi
Tracciato impegnativo con 1300 D+ e 16km di percorso tra andata e ritorno. I sentiero si sviluppa sulla cresta che separa la Val Messa alla valle di Susa in uno scenario di rara bellezza. Sentiero di facile individuazione.
Durante tutto il percorso sempre in evidenza il Monte Pirchirano e l'abbazia della Sacra di S.Michele, secondo la tradizione l'abbazia venne fondata nel X secolo dal santo eremita Giovanni Vincenzo, già vescovo di Ravenna, che si era ritirato in solitudine alle pendici del monte Civrari, sull'altro lato della valle.
Sarebbero stati gli angeli e l'arcangelo Michele, apparsigli in sogno, ad indicare la cima del Pirchiriano come luogo per la costruzione di una chiesa.
Terzo Tempo concluso al Rifugio Rocca Sella , con birra a volontà.
Trail Autogestito del Sentiero dei principi 7 Aprile 2012
Foto e mappe Trail dei Principi 2012
Partenza ore 7.30 Bar della Posta Vecchia Rivoli(To) con breve trasferimento a borgata Sada presso il lago piccolo di Avigliana(To)
CapoGita :OrcoAndrea
Partecipanti:7Orchi
Dislivello 700 D+ km 20.
Percorso di difficile individuazione (segni gialli) OrcoCamola lo ha provato almeno 3 volte prima di poterlo proporre come TA.
Percorso che si sviluppa tra di due laghi di Avigliana in direzione Nord Nord-est verso l'abbazia della Sacra S.Michele dove culmina il percorso.
Il Trail prende il nome dal “Sentiero dei Principi” (partenza Borgata Mortera che i ciclisti conoscono bene) strada realizzata intorno al 1836 e utilizzata quando dal Duomo di Torino furono traslate alla Sacra le salme di alcuni principi e principesse di Casa Savoia.
In circa 15-20’ si perviene alla regione “Pian di Fan” (Cascina Pogolotti), poi la mulattiera inizia a salire. Poco dopo si entra in un ampio e scosceso vallone che si attraversa in leggera salita, per giungere alla zona delle cosiddette “Emme”, una serie di tornanti, al termine dei quali si è alla Punta dell’Ancoccia (Farò), bellissimo punto panoramico.
Da qui si punta in circa 10 minuti all'abbazia della Sacra di S.Michele. Ritorno dallo stesso percorso cosi' come da mappa presente nelle foto.
Terzo Tempo al Bar della Sacra di S.Michele.
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