domenica 30 dicembre 2018
sabato 22 dicembre 2018
La Grolla degli Orchi 21 Dicembre 2018
Foto Grolla degli Orchi 2018
Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Dall'afflato dell'OrcoPinoR
Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Dall'afflato dell'OrcoPinoR
Trenta gli Orchi in punta al Monte Musinè per festeggiare l'inizio della Terza Era degli Orchi con il nuovo Presidente OrcoCamola.
Dopo la leggera nevicata di Giovedi 19 Dic 2018, il sentiero nell'ultimo tratto si è rivelato arcigno per via della leggera patina di ghiaccio sulle roccette terminali. Il "Saut d'la Vulp" era viscido in salita e da "attenzionare" in discesa.
Tutti sono arrivati in cima al Monte e le cibarie non sono certo mancate. Regina della serata la N'Duja calabrese. Spalmata su qualsiasi materiale disponibile.
Il connubio di OrcoCiccilo (neo Garibaldino) con Pane-N'duja-AcciugheAlVerde ha praticamente pacificato, finalmente, il Sud ed il Nord Italia in un'estasi di sapori ExtraTerrestri ed ExtraSensoriali.
La Grolla Finale Ha messo in fila per ordine di età gli astanti. dal 1948 fino al 2005. Tutte le generazioni erano rappresentate.
L'OrcoPinoR, trasformatosi in Druido per l'occasione, ha offerto la Grolla agli Orchi presenti. L'OrcoCiccillo "Grande Cerimoniere" ha scandito le classi di nascita come un banditore della "Vucciria".
Con difficoltà, per via della "Giassa" si è scesi dal Monte e per premio la birra presso il "Kiosko" non poteva mancare per concludere in allegria a'nuttata.
venerdì 14 dicembre 2018
Trofeo Orco dell'anno 2018 PontePietra Giaveno (To) 14 Dicembre 2018
Foto Premiazioni Trofeo Orco dell'anno 2018
Regolamento Trofeo Orco dell'anno e Albo D'oro
Il 14 Dicembre 2018 presso la pizzeria ORCHIDEA di PontePietra Giaveno(To) Gli Orchi Trailers hanno chiuso l'anno sportivo 2018.
Gare Trail & Strada 2018
Classifica Finale 2018
TROFEO ORCO DELL'ANNO 2018
TROFEO ORCO STRADA 2018
1) Ruisi Giuseppe alias OrcoPinoR
2) Giardiello Valentina alias OrcoVale
3) Pasquale GiuseppeAntonio alias OrcoTerra
1) Ruisi Giuseppe alias OrcoPinoR
2) Giardiello Valentina alias OrcoVale
3) Pasquale GiuseppeAntonio alias OrcoTerra
MIGLIOR FOTO 2018 Galleria foto Concorso 2018
Giudice associazione LFoto del concorso ha espresso il suo giudizio sulle 90 foto che hanno partecipato al concorso.
MIGLIOR RACCONTO 2018
Giudice Prof.ssa Elena Gallizio
MIGLIOR VIDEO 2018 Galleria Video Concorso 2018
Giudice Emilio Mandarino Good Luck 99 Cinema
3) Vignolo Paolo alias OrcoVigna - Mtb Passo della Mulattiera Link videodomenica 9 dicembre 2018
Staffetta dell'Amicizia Rivoli(To) 16 Dicembre 2018
Foto Staffetta dell'Amicizia 2018
Classifica Staffetta dell'Amicizia 2018
Il Gruppo Sportivo Atletica Rivoli ,Tiger Sport Running Team. Gli Orchi Trailers Asd
ritrovo ore 9.00 c/o TIGER SPORT
Via Nizza 5 Rivoli (TO) Centro Commerciale La Piazzetta
Il percorso si trova a 200 m dal negozio Tiger Sport dove potremo cambiarci e lasciare le borse
Lunghezza: 800 m.
Ogni atleta lo dovrà percorrere 3 volte per un totale di 9 giri a staffetta rispettando la sequenza
testa di serie - mezza testa di serie - larva.
L'iscrizione, sul posto, è di 3 euro ad atleta. Il denaro verrà usato per premiare le prime tre staffette.
- 2 uomini e 1 donna
- un atleta per società
- ogni staffette dovrà avere:
1 Testa di serie (4’ km)
1 Mezza Testa di serie (tra i 4' e i 5' a km)
1 Larva (dai 5' al km in su)
Gli atleti appartenenti ad altre società verranno inseriti nelle staffette
40 atleti di 3 società diverse che assieme a alcuni amici "affezionati", hanno dato vita ad una bella gara, dove competitività, ma anche e sopratutto allegria e gioia hanno caratterizzato questi 40' dello star bene insieme..
Classifica Staffetta dell'Amicizia 2018
Il Gruppo Sportivo Atletica Rivoli ,Tiger Sport Running Team. Gli Orchi Trailers Asd
organizzano Domenica 16 dicembre 2018
La Staffetta dell’Amicizia
ritrovo ore 9.00 c/o TIGER SPORT
Via Nizza 5 Rivoli (TO) Centro Commerciale La Piazzetta
Il percorso si trova a 200 m dal negozio Tiger Sport dove potremo cambiarci e lasciare le borse
Lunghezza: 800 m.
Ogni atleta lo dovrà percorrere 3 volte per un totale di 9 giri a staffetta rispettando la sequenza
testa di serie - mezza testa di serie - larva.
L'iscrizione, sul posto, è di 3 euro ad atleta. Il denaro verrà usato per premiare le prime tre staffette.
- 2 uomini e 1 donna
- un atleta per società
- ogni staffette dovrà avere:
1 Testa di serie (4’ km)
1 Mezza Testa di serie (tra i 4' e i 5' a km)
1 Larva (dai 5' al km in su)
Gli atleti appartenenti ad altre società verranno inseriti nelle staffette
40 atleti di 3 società diverse che assieme a alcuni amici "affezionati", hanno dato vita ad una bella gara, dove competitività, ma anche e sopratutto allegria e gioia hanno caratterizzato questi 40' dello star bene insieme..
lunedì 19 novembre 2018
8° Forest Race il Trail di Mezzomerico (No) 18 Novembre 2018
Classifica Mezzomerico Forest Race 2019
Dal racconto del'OrcoMami
Mezzomerico, un paesone nelle pianure novaresi, non lontano dalla Valsesia, ospita questo simpatico trail di modesta lunghezza (km 26), ma con una buona organizzazione e con un sincero sapore paesano. All'arrivo tradizione vuole che i concorrenti possano godere di un bel ristoro finale a base di birra e “salamelle”, l'insaccato tipico della zona.
Con queste premesse, ritorniamo per il secondo anno a scorrazzare su questo percorso.
Il tracciato in ambiente molto autunnale, si snoda tra ampi campi coltivati, filari di viti, poderi agricoli e boschi di conifere che ben si prestano ad uno sviluppo ondulato e nervoso in un alternarsi di tratti pianeggianti e piccole discese e poi risalite, a volte assai irte, che l'abbondante fango di ieri ha reso non poco insidiose ai concorrenti.
Due le distanze possibili, una da 14 km ed una da 26 km, con la apertura anche agli appassionati di nordic walking.
Giornata tersa e freddina ma perfetta per sgambettare tra fango, prati e foglie secche.
La Bruna ed io siamo andati con l'idea di testare l'uso intensivo dei bastoncini da nord walking nel contesto di una gara di trail con relativi cancelli e tempo massimo. In particolare il sottoscritto, che non riesce a guarire dalla malattia della “ sindrome da pettorale trail “ ha voluto fare questo test volendo comunque salvaguardare le ginocchia.
Il via viene dato puntuale alle 9.00 sotto un magnifico sole. Ovviamente in un baleno i sempre più numerosi giovani atleti, provenienti dalle gare su asfalto, hanno impresso un ritmo elevatissimo alla gara. E, come logico, in una manciata di minuti è iniziata l'altra gara: la mia gara e quella di Bruna. Soli, a passare il tempo a zampettare un po' nel fango ed un po' su tappeti di foglie secche cercando di NON perdere mai la vista di una freccia o di un bivio !! Pena vagare in boschi sconosciuti alla ricerca dell'ARCA PERDUTA o meglio... della strada di rientro !
Sara' la saggezza dell'eta' o la consapevolezza che la cosiddetta” velocita' media”.. è oramai mooolto modesta ma ci siam proprio divertiti a fare “ il nostro ritmo” come dicono i veri atleti, cercando unicamente di stare nel tempo massimo!
Molto soddisfatto perchè in effetti un utilizzo intensivo del bastoncino come “leva di spinta” ad ogni passo permette di mantenere una media km/h di assoluto rispetto sul piano e sulle salite brevi, diminuendo anche la frequenza cardiaca. Risulta efficace per diminuire costantemente il carico di lavoro sui quadricipidi e riduce in maniera considerevole il sollevamento del peso corporeo e la conseguente ricaduta sulle ginocchia preservando la cartilagine.
Cosi facendo i chilometri son passati bene e mi son rincuorato sul futuro uso delle...mie ginocchia.
Ho potuto passare il traguardo con una mezz'ora di margine sul tempo massimo; gustarmi le mitiche salamelle e attendere l'arrivo della Bruna che, simpatica, causa una svista dell'ultimo bivio... non riusciva a trovare il pallone dell' arrivo !!.
Ed anche questa è andata !
E, se è vera la massima “non è importante la meta ma il percorso che si compie per raggiungerla”, allora ci siamo ancora....
Orcomami
Dal racconto del'OrcoMami
Mezzomerico, un paesone nelle pianure novaresi, non lontano dalla Valsesia, ospita questo simpatico trail di modesta lunghezza (km 26), ma con una buona organizzazione e con un sincero sapore paesano. All'arrivo tradizione vuole che i concorrenti possano godere di un bel ristoro finale a base di birra e “salamelle”, l'insaccato tipico della zona.
Con queste premesse, ritorniamo per il secondo anno a scorrazzare su questo percorso.
Il tracciato in ambiente molto autunnale, si snoda tra ampi campi coltivati, filari di viti, poderi agricoli e boschi di conifere che ben si prestano ad uno sviluppo ondulato e nervoso in un alternarsi di tratti pianeggianti e piccole discese e poi risalite, a volte assai irte, che l'abbondante fango di ieri ha reso non poco insidiose ai concorrenti.
Due le distanze possibili, una da 14 km ed una da 26 km, con la apertura anche agli appassionati di nordic walking.
Giornata tersa e freddina ma perfetta per sgambettare tra fango, prati e foglie secche.
La Bruna ed io siamo andati con l'idea di testare l'uso intensivo dei bastoncini da nord walking nel contesto di una gara di trail con relativi cancelli e tempo massimo. In particolare il sottoscritto, che non riesce a guarire dalla malattia della “ sindrome da pettorale trail “ ha voluto fare questo test volendo comunque salvaguardare le ginocchia.
Il via viene dato puntuale alle 9.00 sotto un magnifico sole. Ovviamente in un baleno i sempre più numerosi giovani atleti, provenienti dalle gare su asfalto, hanno impresso un ritmo elevatissimo alla gara. E, come logico, in una manciata di minuti è iniziata l'altra gara: la mia gara e quella di Bruna. Soli, a passare il tempo a zampettare un po' nel fango ed un po' su tappeti di foglie secche cercando di NON perdere mai la vista di una freccia o di un bivio !! Pena vagare in boschi sconosciuti alla ricerca dell'ARCA PERDUTA o meglio... della strada di rientro !
Sara' la saggezza dell'eta' o la consapevolezza che la cosiddetta” velocita' media”.. è oramai mooolto modesta ma ci siam proprio divertiti a fare “ il nostro ritmo” come dicono i veri atleti, cercando unicamente di stare nel tempo massimo!
Cosi facendo i chilometri son passati bene e mi son rincuorato sul futuro uso delle...mie ginocchia.
Ho potuto passare il traguardo con una mezz'ora di margine sul tempo massimo; gustarmi le mitiche salamelle e attendere l'arrivo della Bruna che, simpatica, causa una svista dell'ultimo bivio... non riusciva a trovare il pallone dell' arrivo !!.
Ed anche questa è andata !
E, se è vera la massima “non è importante la meta ma il percorso che si compie per raggiungerla”, allora ci siamo ancora....
Orcomami
domenica 4 novembre 2018
32° Turin Marathon 4 Novembre 2018
Foto Turin Marathon 2018
ClassificheTurin Marathon 2018
Video Turin Marathon 2018
Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2015
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Dall'urlo dell'OrcoVale
Due mesi e mezzo per arrivare motivata ed emozionata alla prima maratona veloce (due anni fa feci L'Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco D'Alba); fortunatamente per tutta la durata della gara la pioggia non si è fatta vedere per la felicità di tutti.
Sei orchi all'appello per la 32esima edizione di questa gara imperdibile per 1500 podisti che hanno sicuramente dedicato tanto tempo libero alla preparazione e che mi hanno dato l'impressione di essere molto concentrati nella vestizione in zona Marathon village per limitare al massimo la forbice degli imprevisti. Anch'io ho ascoltato consigli, letto articoli, cercato risposte e l'obiettivo da raggiungere è stato sempre concreto nella mia testa, credo che non avrei mollato neanche sotto tortura!
Dopo aver cantato l'inno nazionale (prima volta in assoluto in una gara)cominciamo l'avventura e fino al trentesimo chilometro il ritmo tenuto non sembra destabilizzarmi ma ecco l'imprevisto: crampi al polpaccio che non so bene gestire non volendo assolutamente fermarmi...per mia fortuna dal 25esimo ho avuto a fianco a sostenermi l'OrcoZoppo (in bici) che mi ha fatto coraggio fino alla fine e così con 3 ore e 37 minuti ho chiuso sesta di categoria 35esima assoluta femminile.
Bellissimo trovare all'arrivo la mia famiglia e tutti gli Orchi che hanno fatto capolino durante la gara per sostenerci e darci coraggio con cori da stadio. Mitici Orchi, mio marito mi ha detto:"non potevi scegliere una società migliore !! " ed è una delle poche volte che mi ha sentito rispondergli :"hai ragione".
mercoledì 31 ottobre 2018
33° Venice Marathon 28 Ottobre 2018
Classifiche Venice Marathon 2018
Sito Venice Marathon
Edizione 2015
Edizione 2014
Dal racconto dell'OrcoSmigol
La preparazione di questa maratona è stata travagliata, costellata di imprevisti e la scelta di correre a Venezia è stata anch'essa un obbligo per altrettanti vari motivi e intoppi.
Ad ostacolare o comunque a rendere difficile la preparazione, oltre alla gestione quotidiana del tedesco e dello svizzero, si aggiunge il simpatico Achille che non mi molla nelle tre settimane cruciali dei lunghi.
Avevo considerato la data di Venezia che era anticipata rispetto alle altre in questo periodo ma più si avvicinava il giorno e più mi convincevo che forse non era stata la scelta ottimale. I lunghi sono stati messi in cascina, il passo é stato metabolizzato e Achille messo parzialmente a tacere.
Un week lungo a Venezia é un'occasione da non perdere e si arriva il venerdì pomeriggio per acclimatarsi al meglio.
Ritiro pettorale e giro all'Expo il sabato , si risparmiano le gambe e si mangiano le solite cose; Elisabetta sbarca in laguna con spaghetti, olio , parmigiano , proteine bianche e l'occorrente per la colazione del runner ( fette biscottate integrali e marmellata senza zucchero, praticamente del polistirolo colorato).
Come in tutte le maratone dove si esige il transfer per raggiungere lo start la sveglia é prestissimo, prima di ogni fornaio che si rispetti.
Ingurgito una moltitudine delle suddette fette biscottate, vestizione con i soliti dubbi (freddo, caldo, pioggia, vento) e mi avvio in solitaria nelle buie calli; una passeggiata di una ventina di minuti e poi la navetta verso STRA.
Nel village si capisce subito che il meteo dirà la sua con pioggia torrenziale, mi rifugio nel tendone che si allaga dopo poco. Faccio passare il tempo chiacchierando qua e là prima di prendere coraggio, indossare la mantella e iniziare a scaldarmi. Irrinunciabile la pausa bagno in zona Cesarini prima di entrare in griglia dove incontro un paio di amici di Torino. Riesce a far capolino anche il sole, scaglio la mantella e sento caldo, le gambe ci sono, il tendine dorme, il cruscotto è acceso e si parte.
Adesso il passo che devo tenere è ben presente e mi avvio verso i pacers di riferimento, ormai la truppa é sgranata e il passo dopo qualche centinaio di metri é già assestato. Siamo sulle rive del Brenta con le sue ville , riesco a godermi il paesaggio , mi sento bene, sono tranquillo, concentrato e il beep del lap automatico mi conferma che sono in bolla. Le prime tre frazioni da 5 km filano lisce e si corre verso la mezza in località Marghera .
Ecco che al 16esimo capita quello che ancora adesso é inspiegabile , inizio a rallentare , le gambe non mi seguono più, avevo bevuto e preso i gel con regolarità, non é possibile sara il gps che non funziona, passo alla mezza in 1h35' con un paio di minuti di troppo, ma sento di fare troppa fatica, addio bei panorami , addio celesti pensieri e addio meteo clemente.
"ma perché continuare, mi ritiro, le gambe non girano , la testa é partita".
Mi rimetto in carreggiata, prendo un altro gel, arriva anche la nausea, guardo il gps e la frequenza cardiaca sta scendendo, ci riprovo a riprendere i pacers ma il mio passo non torna e mancano ancora tanti, troppi km.
Lo ripeto "ma perché continuare , mi ritiro , le gambe non girano , la testa é partita". Mi fermo e non spreco le gambe , ma dove mi fermo , proseguo e vediamo cosa succede. Proviamo a scalare marcia e innescare la marcia degli ultra dove posso correre per ore . Ma come si fa a far fatica a questo passo ? Cosa mi sta succedendo , ma questo che muro è ? Inizia al 16esimo e non smette . Resilienza , cocciutaggine, l'orgoglio mi fanno arrivare ai 30 km e riesco ancora ad apprezzare il parco San Giuliano e stramaledico però i giri e i rigiri che si devono percorrere. 30 KM in 2h 21' e rallento e accumulo ritardo sul mio passo sperato.
"ma perché continuare , mi ritiro , le gambe non girano , la testa é partita".
Secchiate di acqua gelida e raffiche di vento laterali mi accompagnano nei 4 Km sul Ponte della Libertà: ho stramaledetto me e il giorno che mi sono iscritto, la frequenza cardiaca sotto ai piedi, il passo praticamente é da jogging, il ponte é pieno di runners fermi con i crampi e almeno quelli me li risparmio; le mie gambe sono talmente assenti che nemmeno i crampi mi vengono !
La Serenissima é li che mi guarda già da un pò ma non arriva mai; solo pensieri negativi, solo la voglia di arrivare , le scarpe pesanti, le mani ghiacciate, il cappellino che vola via e loro ( le gambe ) assenti.
Ormai non penso a ritirarmi ma penso di portare le due assenti sotto il gonfiabile.
Consapevole di dover attraversare 14 ponti; ecco che arriva il primo ma arrivato alla sommità alzo gli occhiali appannati e vedo il mare, si il mare che ha invaso il lido e l'acqua che arriva al polpaccio .
Corro, alzo le ginocchia, cammino, rido, sorrido, stramaledico e i ponti passano tre, cinque, nove, dieci, i flessori partono che é una bellezza ma non i miei e continuo a sguazzare nell'acqua, i piedi e il tendine con quell'acqua fredda sono anestetizzati e il gonfiabile non arriva.
Runners scalzi, runners che perdono le scarpe, runners che si fermano e massaggiano il protagonista di quei km (il flessore), pantegane senza pettorale che sguazzano e il sottoscritto con goffa andatura che procede verso l'infinita finish line.
Il richiamo di mia moglie mi fa tornare alla realtà e finalmente ci siamo con ancora un ultimo stramaledetto ponte e medaglia sia!
Il terzo tempo e' caratterizzato dalla caduta di un mezzo albero sul tendone-spogliatoio e io che sguscio alla sorveglianza scavalcando le transenne per fare meno strada.
Da li a poco rilascerò un'intervista telefonica e tra le varie domande di rito mi chiederanno: ma cosa ti rimarrà di questa maratona? A parte i reumatismi e le pieghette sui piedi , mi rimane la rabbia , l'insoddisfazione di non averla conclusa come avrei voluto, ma mi rimarrà l'affetto e la stima che i miei amici mi hanno dimostrato attraverso decine di messaggi e telefonate!
SIAMO ORCHI OLTRE LE GAMBE C'E' DI PIU'!
Sito Venice Marathon
Edizione 2015
Edizione 2014
Dal racconto dell'OrcoSmigol
La preparazione di questa maratona è stata travagliata, costellata di imprevisti e la scelta di correre a Venezia è stata anch'essa un obbligo per altrettanti vari motivi e intoppi.
Ad ostacolare o comunque a rendere difficile la preparazione, oltre alla gestione quotidiana del tedesco e dello svizzero, si aggiunge il simpatico Achille che non mi molla nelle tre settimane cruciali dei lunghi.
Avevo considerato la data di Venezia che era anticipata rispetto alle altre in questo periodo ma più si avvicinava il giorno e più mi convincevo che forse non era stata la scelta ottimale. I lunghi sono stati messi in cascina, il passo é stato metabolizzato e Achille messo parzialmente a tacere.
Un week lungo a Venezia é un'occasione da non perdere e si arriva il venerdì pomeriggio per acclimatarsi al meglio.
Ritiro pettorale e giro all'Expo il sabato , si risparmiano le gambe e si mangiano le solite cose; Elisabetta sbarca in laguna con spaghetti, olio , parmigiano , proteine bianche e l'occorrente per la colazione del runner ( fette biscottate integrali e marmellata senza zucchero, praticamente del polistirolo colorato).
Come in tutte le maratone dove si esige il transfer per raggiungere lo start la sveglia é prestissimo, prima di ogni fornaio che si rispetti.
Ingurgito una moltitudine delle suddette fette biscottate, vestizione con i soliti dubbi (freddo, caldo, pioggia, vento) e mi avvio in solitaria nelle buie calli; una passeggiata di una ventina di minuti e poi la navetta verso STRA.
Nel village si capisce subito che il meteo dirà la sua con pioggia torrenziale, mi rifugio nel tendone che si allaga dopo poco. Faccio passare il tempo chiacchierando qua e là prima di prendere coraggio, indossare la mantella e iniziare a scaldarmi. Irrinunciabile la pausa bagno in zona Cesarini prima di entrare in griglia dove incontro un paio di amici di Torino. Riesce a far capolino anche il sole, scaglio la mantella e sento caldo, le gambe ci sono, il tendine dorme, il cruscotto è acceso e si parte.
Adesso il passo che devo tenere è ben presente e mi avvio verso i pacers di riferimento, ormai la truppa é sgranata e il passo dopo qualche centinaio di metri é già assestato. Siamo sulle rive del Brenta con le sue ville , riesco a godermi il paesaggio , mi sento bene, sono tranquillo, concentrato e il beep del lap automatico mi conferma che sono in bolla. Le prime tre frazioni da 5 km filano lisce e si corre verso la mezza in località Marghera .
Ecco che al 16esimo capita quello che ancora adesso é inspiegabile , inizio a rallentare , le gambe non mi seguono più, avevo bevuto e preso i gel con regolarità, non é possibile sara il gps che non funziona, passo alla mezza in 1h35' con un paio di minuti di troppo, ma sento di fare troppa fatica, addio bei panorami , addio celesti pensieri e addio meteo clemente.
"ma perché continuare, mi ritiro, le gambe non girano , la testa é partita".
Mi rimetto in carreggiata, prendo un altro gel, arriva anche la nausea, guardo il gps e la frequenza cardiaca sta scendendo, ci riprovo a riprendere i pacers ma il mio passo non torna e mancano ancora tanti, troppi km.
Lo ripeto "ma perché continuare , mi ritiro , le gambe non girano , la testa é partita". Mi fermo e non spreco le gambe , ma dove mi fermo , proseguo e vediamo cosa succede. Proviamo a scalare marcia e innescare la marcia degli ultra dove posso correre per ore . Ma come si fa a far fatica a questo passo ? Cosa mi sta succedendo , ma questo che muro è ? Inizia al 16esimo e non smette . Resilienza , cocciutaggine, l'orgoglio mi fanno arrivare ai 30 km e riesco ancora ad apprezzare il parco San Giuliano e stramaledico però i giri e i rigiri che si devono percorrere. 30 KM in 2h 21' e rallento e accumulo ritardo sul mio passo sperato.
"ma perché continuare , mi ritiro , le gambe non girano , la testa é partita".
Secchiate di acqua gelida e raffiche di vento laterali mi accompagnano nei 4 Km sul Ponte della Libertà: ho stramaledetto me e il giorno che mi sono iscritto, la frequenza cardiaca sotto ai piedi, il passo praticamente é da jogging, il ponte é pieno di runners fermi con i crampi e almeno quelli me li risparmio; le mie gambe sono talmente assenti che nemmeno i crampi mi vengono !
La Serenissima é li che mi guarda già da un pò ma non arriva mai; solo pensieri negativi, solo la voglia di arrivare , le scarpe pesanti, le mani ghiacciate, il cappellino che vola via e loro ( le gambe ) assenti.
Ormai non penso a ritirarmi ma penso di portare le due assenti sotto il gonfiabile.
Consapevole di dover attraversare 14 ponti; ecco che arriva il primo ma arrivato alla sommità alzo gli occhiali appannati e vedo il mare, si il mare che ha invaso il lido e l'acqua che arriva al polpaccio .
Corro, alzo le ginocchia, cammino, rido, sorrido, stramaledico e i ponti passano tre, cinque, nove, dieci, i flessori partono che é una bellezza ma non i miei e continuo a sguazzare nell'acqua, i piedi e il tendine con quell'acqua fredda sono anestetizzati e il gonfiabile non arriva.
Runners scalzi, runners che perdono le scarpe, runners che si fermano e massaggiano il protagonista di quei km (il flessore), pantegane senza pettorale che sguazzano e il sottoscritto con goffa andatura che procede verso l'infinita finish line.
Il richiamo di mia moglie mi fa tornare alla realtà e finalmente ci siamo con ancora un ultimo stramaledetto ponte e medaglia sia!
Il terzo tempo e' caratterizzato dalla caduta di un mezzo albero sul tendone-spogliatoio e io che sguscio alla sorveglianza scavalcando le transenne per fare meno strada.
Da li a poco rilascerò un'intervista telefonica e tra le varie domande di rito mi chiederanno: ma cosa ti rimarrà di questa maratona? A parte i reumatismi e le pieghette sui piedi , mi rimane la rabbia , l'insoddisfazione di non averla conclusa come avrei voluto, ma mi rimarrà l'affetto e la stima che i miei amici mi hanno dimostrato attraverso decine di messaggi e telefonate!
SIAMO ORCHI OLTRE LE GAMBE C'E' DI PIU'!
domenica 28 ottobre 2018
Mezza Maratona Avigliana(To) 28 Ottobre 2018
Foto Mezza Maratona di Avigliana 2018
Classifica Mezza Maratona di Avigliana 2018
Sito Mezza Maratona di Avigliana
Edizione 2016
Che freddo stagno, per fare un bagno, polposo ssii
E se mi riesce, io cerco un pesce, polposo ssii!
(Personaggio di Gollum dal libro -Il Signore degli Anelli-)
Dalle note dell'OrcoPinor
La 17° edizione della Maratonina di Avigliana va onda con un meteo finalmente umido, piovoso e bagnato cosi come sarebbe piaciuto a Smigol . Qui da noi, nel Nord-Ovest, più clemente mentre nel Nord-Est si palesa in veste di bufera ed acqua alta in laguna veneta. Sempre nella meravigliosa laguna, la Maratona di Venezia ha visto i runners correre. gli ultimi chilometri, con alcuni centimetri d'acqua. La Maratona dei poveri Cristi.
In contemporanea con la Maratonina di Avigliana, anche la classica StrAvigliana di 9km. Una simpatica Stracittadina apprezzata dagli indigeni.
Cinquecento circa gli atleti iscritti in entrambe le distanze, 350 alla Stra e 170 alla Mezza, e tutti insieme al via sotto il pallone posto in Piazza del Popolo ad Avigliana.
La pioggia come d'incanto si ferma, alla partenza, ed il mio sacco nero della spazzatura, tagliato da novello maestro dell'arte sartoriale, non ha visto la passerella. Peccato, ma vi assicuro cari amici lettori che è stato apprezzato dai compagni Orchi. E speriamo di non doverlo utilizzare alla Turin Marathon.
Sei gli Orchi presenti OrcoCamola e OrcoZoppo alla StraAvigliana mentre OrcoSakuro, OrcoVale, OrcoAlex e OrcoPinoR alla mezza maratona.
Il percorso della mezza maratona si presenta molto nervoso nella parte finale. In pratica riprende dal 10km chilometro il vecchio percorso. Dal quindicesimo chilometro si affaccia una leggera pioggia, ma ormai i nostri corpi sono in ebollizione e potrebbe venir giù a secchiate, non ci smuoverebbe dall'obbiettivo.
Ottimi crono per tutti gli Orchi partecipanti. OrcoVale è premiata per la 4*posizione nella sua categoria. Complimenti, un buon auspicio per la sua prima maratona, a Torino il 4 Novembre 2018.
Classifica Mezza Maratona di Avigliana 2018
Sito Mezza Maratona di Avigliana
Edizione 2016
Che freddo stagno, per fare un bagno, polposo ssii
E se mi riesce, io cerco un pesce, polposo ssii!
(Personaggio di Gollum dal libro -Il Signore degli Anelli-)
Dalle note dell'OrcoPinor
La 17° edizione della Maratonina di Avigliana va onda con un meteo finalmente umido, piovoso e bagnato cosi come sarebbe piaciuto a Smigol . Qui da noi, nel Nord-Ovest, più clemente mentre nel Nord-Est si palesa in veste di bufera ed acqua alta in laguna veneta. Sempre nella meravigliosa laguna, la Maratona di Venezia ha visto i runners correre. gli ultimi chilometri, con alcuni centimetri d'acqua. La Maratona dei poveri Cristi.
In contemporanea con la Maratonina di Avigliana, anche la classica StrAvigliana di 9km. Una simpatica Stracittadina apprezzata dagli indigeni.
Cinquecento circa gli atleti iscritti in entrambe le distanze, 350 alla Stra e 170 alla Mezza, e tutti insieme al via sotto il pallone posto in Piazza del Popolo ad Avigliana.
La pioggia come d'incanto si ferma, alla partenza, ed il mio sacco nero della spazzatura, tagliato da novello maestro dell'arte sartoriale, non ha visto la passerella. Peccato, ma vi assicuro cari amici lettori che è stato apprezzato dai compagni Orchi. E speriamo di non doverlo utilizzare alla Turin Marathon.
Sei gli Orchi presenti OrcoCamola e OrcoZoppo alla StraAvigliana mentre OrcoSakuro, OrcoVale, OrcoAlex e OrcoPinoR alla mezza maratona.
Il percorso della mezza maratona si presenta molto nervoso nella parte finale. In pratica riprende dal 10km chilometro il vecchio percorso. Dal quindicesimo chilometro si affaccia una leggera pioggia, ma ormai i nostri corpi sono in ebollizione e potrebbe venir giù a secchiate, non ci smuoverebbe dall'obbiettivo.
Ottimi crono per tutti gli Orchi partecipanti. OrcoVale è premiata per la 4*posizione nella sua categoria. Complimenti, un buon auspicio per la sua prima maratona, a Torino il 4 Novembre 2018.
venerdì 19 ottobre 2018
33° ediz Corsa del Musinè Caselette(To) 21 Ottobre 2018
Foto Corsa Musìnè Partenza Arrivo Premiazioni 2018
Foto Corsa Musìnè Punta 2018
Foto Corsa Musinè 2018 di SomaDaj (Ernesto Ceraulo)
Classifica Corsa al Musinè Up 2018
Classifica Corsa al Musinè Up&Down 2018
Video Corsa Musìnè 2018
Articolo del settimanale ValsusaOggi
Edizione 2017
Edizione 2016
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
RECORD DELLA GARA
Il Comune di Caselette, ValSusa Running Team, Gli Orchi Trailers Asd organizzano per: Domenica 21 Ottobre 2018 la 33° edizione della Corsa al Musinè
Ritrovo ore 8.00 piazza Cays Caselette(To)
Partenza UP ore 10.00
Partenza Classica ore 10.30
Alla sua 33° edizione, una delle storiche gare nel calendario piemontese di corsa in montagna.
Classic 7km 750metri e 750D+
Gara Classica in salita e discesa UISP
UP 3km 500metri 750D+
Gara di sola salita arrivo alla Croce UISP
Quest'anno aperta anche alla categoria Allievi 16-17 anni
CORSA PER I BAMBINI Varie distanze e Categorie ore 12.00
Costo Iscrizione gara: 8euro giorno della gara 10euro (pacco gara maglietta ricordo)
Pranzo con Polenta Spezzatino : 7euro
Link Pre-Iscrizioni
Regolamento gara CORSA DEL MUSINE' 2018
PAGINA FaceBook corsa al Musinè
per ulteriori informazioni
scrivere a info@valsusatrail.it tel:0119643242
Bici Bdc CicloLanga ver 3.0 Cicloturismo nelle Langhe&Roero(Cn) 18 Ottobre 2018
Foto CicloLanga 3.0
Edizione CicloLanga 1.0
Edizione CicloLanga 2.0
Avvinghia la vigna
Alle sue carni ritorte
Ruba le mani
In verdi vortici
Negli agguati di giugno (Versi in vigna)
Dai fumi dell'OrcoPinoR
Terza CicloLanga per i Cacciatori di Colli. Quest'anno anticipata di tre settimane rispetto agli anni precedenti. Il foliage non del tutto maturo, ma si è potuto vedere i vignaioli durante il lavoro di vendemmia sui ricchi vigneti.
I numeri:
- Partenza da Cherasco, paese delle lumache.
- Segue , Narzole, Benevagienna, Lequio Tanaro, Barolo, Monforte D'Alba, Serralunga D'Alba, Grinzane, Diano D'Alba, Montelupo Albese, Alba, Bra, Cherasco
Per un totale di 110km e 1500D+
Disegno, giorni prima, il percorso sull'applicazione di Suunto MovesCount con l'approvazione entusiasta dei due Orchi che mi accompagneranno; OrcoPinoP e OrcoZoppo.
Questa volta invece di usare il navigatore di Garmin modello Etrex, decido di usare le mappe scaricate StandAlone sullo Smartphone con l'APP Black Country Navigator.
Ho installato sulla bici un porta cellulare, molto efficiente. Insieme al cellulare inserirò una PowerBank per avere energia di riserva.
L'utilizzo dell'applicazione sul telefono avverrà senza comunicazione dati, avendo scaricato le mappe sullo smartphone. Mi avvarrò esclusivamente del segnale GPS che mi segnalerà la posizione sulla Mappa.
Partiamo da una fredda Cherasco dopo il maltempo dei giorni precedenti. Le strade sono sporche e umide.
Ti dirigiamo, decisi, verso Narzole a salutare il "Villaggio della Gioia" dei Padri Somaschi, dove ho trascorso 4 anni della mia adolescenza. Entriamo dentro la struttura e ci facciamo un giro in bici. Nulla è cambiato dopo quasi 50 anni. E' sparita solo la pista di atletica che ha fatto posto ad un campetto da calcetto ed un campo da tennis entrambi in tartan.
Prossima tappa Benevagienna ed il suo sito archeologico romano dell'antica Augusta Bagiennorum.
Dopo Benevagienna entriamo decisamente nelle Langhe.
Passiamo il bel paesino di Novello per spostarci a Barolo. Siamo sempre meravigliati da questo splendido Borgo. Ma impossibile dire quali siano i più bei paesini langaroli.
Il navigatore, dopo aver attraversato il magnifico borgo di Monforte D'Alba. ci manda su uno sterrato fangoso. Non mi ero accorto durante la costruzione del tracciato che trattavasi di strada bianca. Poco male, avvezzi ai cambiamenti, decidiamo un altro percorso per raggiungere Serralunga D'Alba e fermarci presso il Ristorante Bar Italia . D'obbligo un piatto di tagliolini al tartufo e un bicchiere di dolcetto da far risuscitare i morti.
Dopo la breve sosta gastronomica, procediamo per il Castello di Grinzane Cavour, Diano Dalba e Montelupo Albese.
Il rientro lo facciamo dalla caotica Alba e la statale per Bra che in un amen ci riporta a Cherasco dalla salita vecchia.
Chiudiamo la gita mettendo il naso nello store dell'Atlante del ciclismo di Montello, sognando quali nuove gite in compagnia delle bellezze esposte nel negozio.
lunedì 15 ottobre 2018
Morenic Trail sulle orme del ghiacciaio Brosso(To) 13-14 Ottobre 2018
Classifica Morenic Trail 2018
Sito Morenic Trail
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Dalle note di OrcoFabri
Era mia intenzione chiudere la stagione con un bel trail lungo per verificare la tenuta del mio ginocchio.
Il Morenic Trail arriva proprio nel momento giusto. Mi iscrivo un mesetto fa senza troppe riflessioni sul chilometraggio... 119 km piu' della CCC,
ma il dislivello decisamente più contenuto.
In settimana con gran piacere mi chiama OrcoKambu, decidiamo cosi' di andare insieme per affrontare questa avventura.
La gara è molto particolare e difficile da interpretare. Si parte con un gran discesone rettilineo da Andrate per poi chiudere a Brosso con la salita
più importante.
La giornata e' bellissima, nelle ore centrali si rileverà poi troppo calda.
I primi 25 km di discesa si procede molto bene, OrcoKambu è davanti a me e al ristoro lo intravvedo in lontananza. Attorno al 40° km vado un po' in crisi, complice anche il caldo ma soprattutto i chilometri già percorsi: le gambe sono di marmo. Tengo duro, rallento, cerco di alimentarmi bene e mi pongo come obbiettivo il prossimo ristoro.
Passo il bellissimo Castello di Masino e pian pianino mi riprendo. Mi avvicino al Ponte sulla Dora dove incontro Orco Kambu, che, per il dolore alle gambe, opterà purtroppo per il ritiro.
Io decido invece di continuare e raggiungere la Chiesa di S. Stefano al 75 km, sfoderando adesso i bastoncini (meno male che li ho portati) per alleviare un po' le gambe.
Li mi aspetta un piatto caldo "minestrone con pasta, molto buono, e musica a palla!
Mi ricarico e riparto subito sperando che il giorno durasse un po' di più, ma in realtà alle 19 devo già accendere la frontale.
L'obbiettivo successivo è Ponte dei Preti quota 100 km. Ormai è buio profondo, tanti tratti li percorro da solo accompagnato dal rumore dei ricci delle castagne che si staccano dalle piante (non mi hanno mai preso pero') e piccoli rumori di qualche animale non definito.
Lungo questo tratto mi aggrego ad gruppo di 6/7 ragazzi molto simpatici, che tutti gli anni corrono insieme il Morenic, il tempo cosi' tra un battuta e l'altra scorre ancora più veloce.
Al Ponte dei Preti arrivo alle 22.30, ne mancano ancora 18,4 con il dislivello di 600/700 mt... il telefono si è scaricato (ho dimenticato la pila accesa) e pure il GARMIN e' morto. Lascio i ragazzi e decido di partire da solo, ormai ci sono l'obbiettivo finale è vicino, si fa per dire.
Dopo un percorso tortuoso finalmente si arriva a Brosso alle 3,20 di domenica, chiudo a 18 ore e 19 minuti, ce l'ho fatta!
Sono soddisfatto soprattutto di non aver ceduto mentalmente, ed aver gestito la gara, arrivo fisicamente provato ... ma tanto poi tutto passa!
Una menzione speciale per l'organizzazione, tutto perfetto: i ristori, il balisaggio, la navetta e la cordialità dei volontari.
Alla prossima W GLI ORCHI!
Sito Morenic Trail
Edizione 2014
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Dalle note di OrcoFabri
Era mia intenzione chiudere la stagione con un bel trail lungo per verificare la tenuta del mio ginocchio.
Il Morenic Trail arriva proprio nel momento giusto. Mi iscrivo un mesetto fa senza troppe riflessioni sul chilometraggio... 119 km piu' della CCC,
ma il dislivello decisamente più contenuto.
In settimana con gran piacere mi chiama OrcoKambu, decidiamo cosi' di andare insieme per affrontare questa avventura.
La gara è molto particolare e difficile da interpretare. Si parte con un gran discesone rettilineo da Andrate per poi chiudere a Brosso con la salita
più importante.
La giornata e' bellissima, nelle ore centrali si rileverà poi troppo calda.
I primi 25 km di discesa si procede molto bene, OrcoKambu è davanti a me e al ristoro lo intravvedo in lontananza. Attorno al 40° km vado un po' in crisi, complice anche il caldo ma soprattutto i chilometri già percorsi: le gambe sono di marmo. Tengo duro, rallento, cerco di alimentarmi bene e mi pongo come obbiettivo il prossimo ristoro.
Passo il bellissimo Castello di Masino e pian pianino mi riprendo. Mi avvicino al Ponte sulla Dora dove incontro Orco Kambu, che, per il dolore alle gambe, opterà purtroppo per il ritiro.
Io decido invece di continuare e raggiungere la Chiesa di S. Stefano al 75 km, sfoderando adesso i bastoncini (meno male che li ho portati) per alleviare un po' le gambe.
Li mi aspetta un piatto caldo "minestrone con pasta, molto buono, e musica a palla!
Mi ricarico e riparto subito sperando che il giorno durasse un po' di più, ma in realtà alle 19 devo già accendere la frontale.
L'obbiettivo successivo è Ponte dei Preti quota 100 km. Ormai è buio profondo, tanti tratti li percorro da solo accompagnato dal rumore dei ricci delle castagne che si staccano dalle piante (non mi hanno mai preso pero') e piccoli rumori di qualche animale non definito.
Lungo questo tratto mi aggrego ad gruppo di 6/7 ragazzi molto simpatici, che tutti gli anni corrono insieme il Morenic, il tempo cosi' tra un battuta e l'altra scorre ancora più veloce.
Al Ponte dei Preti arrivo alle 22.30, ne mancano ancora 18,4 con il dislivello di 600/700 mt... il telefono si è scaricato (ho dimenticato la pila accesa) e pure il GARMIN e' morto. Lascio i ragazzi e decido di partire da solo, ormai ci sono l'obbiettivo finale è vicino, si fa per dire.
Dopo un percorso tortuoso finalmente si arriva a Brosso alle 3,20 di domenica, chiudo a 18 ore e 19 minuti, ce l'ho fatta!
Sono soddisfatto soprattutto di non aver ceduto mentalmente, ed aver gestito la gara, arrivo fisicamente provato ... ma tanto poi tutto passa!
Una menzione speciale per l'organizzazione, tutto perfetto: i ristori, il balisaggio, la navetta e la cordialità dei volontari.
Alla prossima W GLI ORCHI!
Toma Trail Condove(To) 13 Ottobre 2018
Classifiche Toma Trail 2018
Sito Toma Trail
Edizione 2017
Abbinata alla 29°Fiera della Toma, oggi si corre il "Toma Trail" sui sentieri delle borgate che sovrastano il paese di Condove.
Due i percorsi a disposizione: quello di 16 chilometri, con un dislivello positivo di 1015 metri competitivo, e quello di otto chilometri, con 400 metri di dislivello positivo, non competitivo.
Sono state apportante alcune modifiche al percorso nella parte centrale ed alla partenza.
Otto gli Orchi presenti alla manifestazione, chi su percorso lungo da 16km, chi sul percorso corto da 8km. Partenza del trail lungo alle 15.30, il corto a seguire.
Il Toma Trail è il sesto ed l'ultimo appuntamento del circuito dei Sentieri Valsusini".
le premiazioni del circuito saranno fatte all'evento della "Corsa al Musine" il 21 Ottobre 2018 in piazza Cays Caselette(To), dopo la gara alla sua 33°edizione.
Dal Post FB di OrcoSakuro
Due salite tostissime, mi stavano passando anche i lombrichi, tanto divertimento in discesa, una vespa che si diverte anche lei sul mio polpaccio a tre chilometro dall'arrivo, solita sensazione di muscoli a marmellata alla fine, arrivo affiancato alle mucche che arrivano dalla transumanza.
Sito Toma Trail
Edizione 2017
Abbinata alla 29°Fiera della Toma, oggi si corre il "Toma Trail" sui sentieri delle borgate che sovrastano il paese di Condove.
Due i percorsi a disposizione: quello di 16 chilometri, con un dislivello positivo di 1015 metri competitivo, e quello di otto chilometri, con 400 metri di dislivello positivo, non competitivo.
Sono state apportante alcune modifiche al percorso nella parte centrale ed alla partenza.
Otto gli Orchi presenti alla manifestazione, chi su percorso lungo da 16km, chi sul percorso corto da 8km. Partenza del trail lungo alle 15.30, il corto a seguire.
Il Toma Trail è il sesto ed l'ultimo appuntamento del circuito dei Sentieri Valsusini".
le premiazioni del circuito saranno fatte all'evento della "Corsa al Musine" il 21 Ottobre 2018 in piazza Cays Caselette(To), dopo la gara alla sua 33°edizione.
Dal Post FB di OrcoSakuro
E dopo mesi, un pettorale e il Toma Trail vicino casa.
Due salite tostissime, mi stavano passando anche i lombrichi, tanto divertimento in discesa, una vespa che si diverte anche lei sul mio polpaccio a tre chilometro dall'arrivo, solita sensazione di muscoli a marmellata alla fine, arrivo affiancato alle mucche che arrivano dalla transumanza.
Fortuna che almeno il birrificio Laval aveva lo stand alla fiera.
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