Foto Traildel Monte Soglio 2010
Classifica Trail del Monte Soglio 2010
Dal racconto dell'OrcoPinoR
Inutile raccontare questo Trail quando già esiste da anni una poesia che lo sintetizza tutto :
Su le dentate scintillanti vette
salta il camoscio, tuona la valanga
da' ghiacci immani rotolando per le
selve croscianti :
ma da i silenzi de l'effuso azzurro
esce nel sole l'aquila, e distende
in tarde ruote digradanti il nero
volo solenne.
Salve, Piemonte!
Giosue' Carducci
Provo comunque a raccontare questo Trail ancora per me a chilometri zero.
La decisione di essere presenti è stata presa in sintonia con gli altri Orchi nel mese di dicembre 2009, quando alla riunione annuale abbiamo deciso i Trail dell'anno che verrà.
Il Trail del Monte Soglio appariva come un punto di passaggio per arrivare preparati ai grandi viaggi estivi.
Il TMS, cosi ormai è abbreviato, e' in realtà un Trail che ben si presta a mio parere ad essere il Trail dell'anno.
Bene si integra nei Trail a chilometri zero che coprono tutto l'arco alpino della provincia di Torino, adatti a diventare il circuito dei Trail Olimpici.
- 3Rifugi ValPellice
- Trail dei due parchi
- Morenica Trail (Rivoli)
- Chaberton Marathon
- Trail di Ulzio
- Maratona Alpina di Val della Torre
- Trail del Monte Soglio
- Morenic Trail (Ivrea)
- Royal Ultra Sky Marathon
- Isangarda Trail
All'inizio un'idea un pò folle. Chissà forse solo un sogno nel cassetto.
Riprendo, dopo piccola digressione il racconto del TMS.
Gli Orchi sono iscritti in buon numero Pino'C, Mirko, Livio, Greg, Andrea, Mauro, Silvio, Steu, Giorgio... mancava solo Andrea ma in zona Cesarini riusciamo a iscriverlo grazie a Roberto che lo ha messo in lista d'attesa.
Arriviamo presto alla palestra delle scuole di Forno Canavese per poter usufruire delle brandine e materassi messi a disposizione dall'organizzazione.
A gestire la palestra, due addetti (mi scuso per non sapere i nomi) che con teutonico cipiglio dovranno affrontare circa 150 trailers.
Non penso avranno difficoltà almeno prima della partenza, tutti troppo presi a cercare energie interiori per poter affrontare i 60km e i 3400 D+ che domattina di buon'ora li attendono.
Ritiro pettorali, preparazione del zainetto per l'indomani...tutto si svolge per me come un rito solenne.
E' già ora di cena...siamo imbottiti di carboidrati, ma la cena va fatta egualmente.
Ci approprinquiamo al capannone che viene utilizzato dalla Comunità di Forno anche per altre manifestazioni e prima di cena, Roberto presenta il percorso. Indica i tratti più complessi. Domani però non sono previste precipitazioni e il percorso sara' in perfetto stato.
Per il dopo cena l'organizzazione ci propone il film su Marco Olmo 'Il Corridore' con la presentazione del protagonista. Seguiamo il film per una mezz'ora poi ci precipitiamo in palestra per cercare di riposare.
L'addetto alla palestra alle 11.00 spegne le luci. Nessuno si lamenta, nessun manifestazione di intemperanza. Sembra di essere a naia ma qui è un'altra cosa. Quando passava il sottufficiale a spegnere le luci della camerata gli epiteti i versi e quant'altro si sprecavano. Qui no, anche se sembra un ambiente cameratesco il rispetto del silenzio e del riposo è sacro.
Ore 4.15 un trailer già vestito di tutto punto borracce piene comprese, si aggira come un fantasma tra i sacchi a pelo della palestra. Credo non abbia chiuso occhio, che il dio Albios lo protegga.
Arrivano anche Andrea e Mirko che non avendo dormito a Forno, hanno preferito la levataccia delle 3.30. Siamo alla partenza. Ore 6.00, leggere ed umide nebbie avvolgono le montagne, cosi partono 350 atleti chi per il gir lung e chi per il gir curt.
Il primo obiettivo è il Mulin Val, logo del TMS. Steu ieri sera mi spiegava che il Mulino è stato fatto costruire da una famiglia in memoria del loro unico figlio morto per un incidente.
La costruzione è in muratura mentre il movimento è stato costruito in Olanda. Essendoci poco vento le pale sono mosse da corrente elettrica, ed il movimento, segno di vita, conforta i genitori.
Arriviamo al Mulino gia' fradici di sudore, un po' per la veloce corsa ma sopratutto per la forte umidità mattutina. Seconda tappa la chiesetta della Madonna della Neve. Si viaggia tra boshi di Faggi , castagni, noccioli. Un percorso veloce molto adatto a chi ha una buona preparazione su strada.
I luoghi che attraversiamo si prestano a fiabe e racconti d'altri tempi:
Si racconta di quando
uomini con la coda
e con una forza bestiale,
uomini forastici
vagavano selvatici
per i boschi e non
bastavano dieci gendarmi
a fermarli.
Quando con la luna piena
cercavano nei luoghi abitati
giovani fanciulle da rapire
Viaggio con Andrea e Mauro, riusciamo ad un bivio a perdere le tracce, era talmente evidente ma eravamo troppo presi dalla conversazione per riuscire a ritrovare il percorso, Andrea e Mauro puntano due direzioni diverse e assicuratoci che non c'e' nessun segno rosa torniamo indietro sui nostri passi e riprendiamo il sentiero per passare il cancello nr.2 di Pratialdo località presumo di origine Longobarda.
Perdiamo litri di liquidi nella corsa veloce del sentiero che ripristiniamo immediatamente integrando il tutto con pastiglie di sali, 1 ogni 2 ore circa...io da parte mia continuo a nutrirmi di datteri, fichi e frutta disidratata.
Siamo nell'oasi del Sacro Monte di Belmonte, il percorso attraversa sentieri naturalistici che si snodano lungo un percorso circolare, attraverso un bosco di querce e castagni secolari punteggiato da grosse rocce granitiche rossastre.
Si narra che il santuario fu fatto costruire da re Arduino per grazia ricevuta intorno all'anno mille.
Al cancello nr.3 al 32km di S.Colombano, un ristoro più ricco ci attende anche con panini al prosciutto, banane, grana,fette biscottate con nutella. Occorre fermarsi ci attendono ancora altrettanti chilometri ed il dislivello più importante.
Alla salita al Mont Suffiet, al cambio di ritmo, da corsa veloce a salita, le gambe non vanno. Il passo si fa lento e rallentiamo notevolmente....bhe vorrei vedere voi al km 36 iniziare mentalmente una salita da 1500D+.
L'obiettivo è ormai cima Mares. Con Andrea ci arriviamo con una ricca dose di Gel corroborante e poi, con il diradarsi delle nubi la vista spazia sulla nostra destra su tutta la valle dell'Orco (o Locana) su parte della Val Soana e ci ripaga di ogni fatica, di ogni negatività:
Aldila' della valle
L'antica terra dei Salassi
Aldiqua' i luoghi della Legione Tebea
Splendide cime, immani vette
La vista dell'Orco e
Termina la Tribolazione.
Fino alla cima del Soglio ci accompagna il massiccio del GranParadiso, due terzi della RUSM sono davanti a noi, riconosciamo il vallone del Piantonetto, il colle dei Becchi ancora coperto di neve.
In Punta al Soglio una webcam mobile ci attende, ma Enrico, da casa, non ci ha visto passare.
Foto di rito, un breve ristoro e ripartiamo per la breve discesa di 13km che ci attende.
Qui sulla cresta del Soglio si svolgevano antiche transumanze che portavano i margari dalla pianura del canavese alle valle di Lanzo passando dalla cima dell'Angiolino e dalla Vaccarezza, da li poi all'Alpe Cialma per proseguire per Coiro e Lanzo.
La discesa dal Soglio passando dall'alpe Soglia ci regala ancora un piccolo colle che affronto con un lieve fastidio alla pianta del piede. Pensavo fossero bolle in realtà trattasi di un'irritazione a qualche nervetto dovuto al cambio di scarpa.
All'ultimo cancello di Milani ci concediamo una birra dopodicheè come inseguiti da 20 venti Masche dopo 60km corriamo verso l'agognato arrivo sono le 17.40.
Docciato, mi complimento con Greg che con le sue 8.40 ha fatto un tempone , mi prometto di pagargli un litro di birra.
Mi precipito al Bar del Capannone per usufruire del mio buono consumazione ma l'omone che lo gestisce mi appone un timbro sul dorso della mano ordinando ai due giovani baristi di darmi tutto cio' che chiedo AD LIBITUM.