Foto Arrampicata Torre Germana Spigolo Boccalatte
- Via Spigolo Boccalatte -
G. Boccalatte - M.Piolti - M. Rivero 1935 / G. Gervasutti 1936
D+ 250 metri 5+ max / 4 oblig.
Note : roccia delicata nei tratti più facili
Lo spigolo sud-sud/ovest, alla Torre Germana è stato scalato nel lontano 1935, dalla eccezionale cordata, formata da : Gabriele Boccalatte, Mario Piolti, Michele Rivero, sicuramente tra i più forti arrampicatori del periodo. L’ anno successivo 1936, è la volta di un altro grande nome del passato, che ritocca l’ itinerario salendo direttamente sullo spigolo, anche il primo torrione; che successivamente prenderà il suo nome: Giusto Gervasutti.
Da allora “ La Germana “ è divenuta una grande classica, tra le scalate delle Alpi Occidentali, tanto che molti dei suoi appigli sono ora consumati dall’ uso. (ALTOX GUIDE di ALTA MONTAGNA)
Dal Racconto dell’OrcoCapitano
Come tutte le genti di montagna ci si incammina alle prime luci del giorno. Mi aspetto qualche tiro di corda più del solito ma sono tranquillo. Arrivati in Valle Stretta (Bardonecchia) ci troviamo davanti a lei, la Torre Germana … e qui ammetto che mi è “bruciato un po’ il peperone!”.
La raggiungiamo sfidando la caduta di pietre su per una ripida e precaria pietraia.
Partiamo con 3 facili ma poco protetti tiri di corda, per poi calarci in doppia in un minuscola e aerea piazzola. Qui l’ascesa prosegue con 6 impegnativi tiri di 4° e 5° grado molto esposti.
Mentre assicuro il mio compagno penso a quei pionieri che negli anni 30 con canapponi legati a vita e scarponi si avventuravano su queste pareti mettendo in gioco la vita. Dopo lunghe fessure e impegnativi diedri si arriva in cima, dove sfidando la furia degli elementi, impera una graziosa Madonnina. Dopo uno sguardo al panorama mozzafiato, una stretta di mano e ascoltando il fragore delle scariche, scendiamo veloci per 2 doppie. Lentamente poi percorriamo il ripido canalone che ci riporta alla base della via.
Dal Racconto dell’OrcoCamola
Nell’autunno dello scorso anno con Umberto ho ripreso a praticare un po’ di arrampicata. Dopo aver rinnovato il materiale ci siamo riattaccati alla pietra. Personalmente fino al 2003 l’arrampicata è stata una delle attività che ho praticato maggiormente. Poi è subentrata la corsa.
In questi mesi ci siamo allenati sulle palestre della Val Susa (Caprie, Borgone, Rocca Parei) e qualche volta al chiuso presso La Sosta di Novaretto. Per farla breve “l’appetito vien mangiando” e alla fine ecco la prima cordata di Orchi alla Torre Germana. Umberto ha già detto tutto, io lo posso solo ringraziare perché mi ha sopportato durante gli allenamenti e lungo tutta la salita che abbiamo affrontato domenica.
Arrampicare in montagna ti regala tante emozioni positive ma paura e stress sono sempre in agguato: protezioni lunghe, ricerca della via ecc. Come dice Umberto 'ti brucia il peperone'. Ti senti "grande" e poco dopo una nullità. I compagni di cordata condividono tutto … personalmente non potevo avere un socio migliore.
W gli Orchi
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