lunedì 17 luglio 2023

Sprint Sky Race Monginevro 16 Luglio 2023


 Classifica Sky Race Monginevro 2023

Dalle note dell'OrcoPinoR
Cerbero, Caronte anticicloni Afrikani con temperature infernali che imperversano sullo stivale e rendono la pianura invivibile, che si fa ?
Ma si va a correre al Monginevro naturalmente dove alle 8.00 del mattino troviamo la magnifica temperatura di 15 gradi, che goduria. 
Scelgo la 15km 850 D+ cosi da pranzare con tutta calma.

L'organizzazione offre  diverse distanze 40, 28, 15, 7 km. Ce n'è per tutti i gusti.
Alla partenza trovo OrcoEle, OrcoSmigol e OrcoMadama. Loro si dichiarano ex-orchi ma in fondo sanno che rimarranno Orchi per sempre. 

Lo spirito della partecipazione, compreso il mio, appare molto goliardico ed in fondo è giusto che sia cosi. Siamo qui per divertirci, trascorrere una mattinata spensierata tra le montagne. 
Il percorso gara trattasi di un giro ad anello che tocca i forti Janus e Gondrand. Giornata meteo splendida. Ottimo balisage e ristori.
Al termine della gara ci facciamo ritrarre nientepopodimeno che con Dawa Sherpa. Il primo vincitore della prima edizione dell'UTMB. 


Lo stesso Dawa Sherpa mi premierà per essere arrivato 1° di Categoria. 
E quando mi ricapita? 
Io ero venuto al Monginevro solo per prendere un po di fresco😂😂.






martedì 4 luglio 2023

Bdc Rando Tour Ortles Merano(Bz) 2 Luglio 2023

 

Risultati Rando Ortles 2023


Dal racconto dell'OrcoPinoR

Premessa
Il tarlo del Tour dell'Ortles e cioè il giro in bici del massiccio dell'Ortles, me l'ha messo l'OrcoSilver circa una decina di anni fa.
Mi sembrava una cosa piuttosto impossibile da fare. Anno dopo anno, prendendo confidenza con la bici, piano piano, mi sono convinto che la cosa sarebbe stata fattibile.
Negli anni lo Stelvio l'abbiamo imparato a conoscere e scalato sia dalla Val Venosta che da Bormio. Anche il Gavia lo abbiamo scalato da Bormio ed in virtuale da Ponte di Legno.
Il Passo del Tonale e Passo Palade scalati in virtuale con i miei rulli Tacx Neo2T.
Durante la pandemia da Covid 19 Marzo-Maggio 2020 ho potuto fare a pezzi il Tour Ortles, in 5 sessioni di allenamento. 
Il giro dell'Ortles è un giro logico, che nulla ha da invidiare a un altro tour del genere quale la Otztaler RadMarathon.
Con queste premese a Febbraio 2023 faccio il grande salto e mi iscrivo al Tour Ortles organizzato dall'Athletic Club Merano costo, con sconto Ari, 55euro. Molto economico rispetto ad altre GF blasonate.

Preludio
L'iscrizione con un clic si fa.
Adesso tocca allenarci per questo evento ed arrivare sani all'appuntamento.
L’inverno non lo trascorriamo certo sul divano, anzi si pedala alla grande.
I chilometri ed i dislivelli scorrono,  tant’è che arriviamo alla data dell’evento con circa 150.000 D+  e 8500 km. Direi che con questi numeri ci siamo. Come ultimo training mi iscrivo anche alla GranFondo  del Sestriere, così da poter saggiare la gamba e vedere com’è lo stato di forma. 

Il percorso 250km 5500 D+
Percorso ad anello con partenza  e arrivo da Merano(Bz)


Cancelli orari
Stretto il primo cancello dello Stelvio dopo la partenza puntuale alle 5.30 da Merano occorre essere allo Stelvio alle 11.00.



Cambio programma 
Mercoledì 27 giugno mi giunge il messaggio tramite E-mail dall’organizzazione.
Mi dicono che la manifestazione è spostata dal 1 luglio 2023 a domenica 2 luglio 2023 causa maltempo.
A dir la verità sono deluso con i kabbasisi a terra. 
Il mio programma va a farsi fottere. Ero convinto di arrivare venerdì senza stress e partire per il Tour Sabato mattina.
Non possiamo neanche annullare l’albergo perché ormai i termini di annullamento erano scaduti, per cui si deve partire ugualmente. Vedremo in loco il da farsi. Intanto nel mio borsone inserisco l’impossibile per quanto riguarda il vestiario antipioggia  e per il freddo. Il borsone straborda sempre di più.


Logistica 
Prenotiamo tre giorni a Merano presso l’hotel Flora a pochissimi passi dalla partenza della manifestazione che sarà data al circolo tennis di Merano.
L'hotel Flora è situato in posizione centrale, sulla passeggiata vicino al fiume Passirio. Uno splendido Hotel con tutti i comfort, impeccabile. Camere ampie e ottima colazione. 
Venerdi 30 Giugno 2023
Il viaggio da Torino verso Milano si rivela tranquillo e senza intoppi.
Arrivati in albergo chiedo alla signora dove poter lasciare la mia bicicletta da strada. Mi dice che hanno un garage abilitato e sicuro, Si entra con la chiave elettronica che io stesso posso utilizzare per entrarci.
Quando scendiamo giù in garage mi accorgo che la porta principale del garage è aperta (rimango dubbioso) procediamo verso la stanza dove sono ubicate le biciclette ed anche questa è aperta. Anzi no  spalancata con un estintore che ferma la chiusura della porta. I miei dubbi erano fondati e questo mi fa dire alla signora che non sono certo di poterla lasciare qui sotto la bici. Chiedo alla Madama se gentilmente posso portarmi la mia bicicletta in camera.  Per fortuna mi accorda il permesso.
Avrei vissuto due giorni in apprensione per la mia bimba, a cui lavorato molto prepararla a questa Rando.
Nel pomeriggio vado alla sede dell'Athletic club Merano per ritirare pettorale e pacco gara. Pochissimi ciclisti, anzi, in coda solo io. Mi consegnano un pacco gara da paura.


Sabato 1 luglio 2023  il giorno prima 
Così come da programma di quest’inverno la Rando doveva partire sabato 1 luglio ma per problemi, come avevo detto prima, di maltempo l’evento è stato spostato a domenica 2 luglio.
Meno male che avevamo avevamo prenotato l'Hotel per tre giorni, perché altrimenti non avremmo saputo come fare.
Spostiamo il programma della domenica a sabato. Il mattino, dopo ricca colazione, per tenermi in forma mi faccio una bella corsetta da Merano verso Lagundo. Circa 5 km a ritmo lento. Torno in camera e con la mia dolce metà decidiamo di andarci a fare una bella passeggiata tra i meleti che portano in Val Venosta e da qui al centro commerciale Algo sempre a Lagundo.
Nel pomeriggio ci divertiamo nel centro di Merano, tra pasticcerie, negozi ed alla fine una buona cenetta presso la trattoria Flora situata nelle ex carceri di Merano. Ma a dire il vero non ci metterei più piede. L’offerta della trattoria era veramente scarsa, anche se il locale è certamente storico.
Per me una bella minestra di farro e ceci il tutto condito con una birra . Direi che la sera prima della gara può bastare, intanto in giornata mi sono comprato la colazione per il mattino della manifestazione. Panino con Speck, banana, torta al limone.

Domenica 2 luglio 2023 la Randonne
Partenza
Di dormire la notte prima dell’evento non se ne parla proprio. Ho dormicchiato 4 ore rigirandomi nel letto come un serpente . Poi alle 4 del mattino mi sono alzato e ho deciso di fare colazione .
Alle 4:30 metto il becco fuori dalla finestra ed O R R O R E  sta venendo giù il diluvio universale.
Piove grosso come un chiodo madre mia, Cosa devo fare? Mi tranquillizzo e  mi vesto come un palombaro. 
Penso... intanto vado alla partenza e vediamo che cosa decide l’organizzazione. In effetti di fare 250 km e 5500 D+ sotto l’acqua non ne ho nessuna voglia. Però mi dico; partiamo e poi si vede.
Il tempo di prendere la bici e uscire fuori dall’hotel e smette di piovere. Ke Kul.
Mi porto verso il tennis Center di Merano con i 2 sacchi da lasciare per i passi Stelvio e Gavia.
Alla partenza c’è già un bel bel viavai di ciclisti. Siamo in circa 140 ciclisti temerari. Veniamo cippati  tramite il QR Code che  c’è sul sul pettorale. Ci mettiamo davanti all’ingresso del tennis Club  per partire. Il ritmo quelle delle Rando

                     PERCORRERE E NON PER CORRERE

Il direttore di corsa ha un piglio piuttosto teutonico. Difatti alle 5:28, mentre altra gente stava arrivando per partire, li redarguisce dicendogli che non siamo mica qui a pettinare le bambole, sbrigatevi che è ora di partire.
Alle 5:30 difatti arrivano ancora altri ciclisti.
Ma non c’è niente da fare questo direttore di corsa o chicchessia  dà comunque il via,  anzi inizia un Count  Down alla rovescia 10 9 8 7... si parte le strade bagnate ma si parte.


Merano ~~>Passo dello Stelvio—>Bormio
Inforchiamo subito la ciclabile che da Merano porta alla Val Venosta. Siamo tutti belli intruppati perché la ciclabile misura circa 3 metri per cui non ci stiamo tutti insieme. Il ritmo è quello di una Rando, sono tutti tranquilli nessuno è particolarmente assatanato, si pedala bene.
L’idea è quella di stare dietro a un bel gruppo, non tirare 1 cm e non prendere neanche un goccio d’aria. Arrivare praticamente a Prato allo Stelvio non dico riposato, ma non stanco.
E così quello che avevo pensato si avvera. Arrivo a Prato allo Stelvio bello tranquillo e rilassato, tiro fuori la mia banana di scorta e me la magno. Inizia la salita al Passo dello Stelvio, il mostro con 26 km quasi 1800 D+ . Con i suoi famosi 48 tornanti da urlo, la storia del ciclismo.
Ad inizio salita faccio amicizia con Stefano che è al suo 5 Tour Ortles.  
Ho deciso, mi attacco a Stefano come  una mosca sul culo di una vacca. Farò tesoro della sua esperienza, chi meglio di lui? Di farla da solo nessuna voglia.
Il ritmo è buono, non stiamo sudando, saliamo su belli regolari. Il problema è che adesso inizia a piovigginare, penso però che siano solo nuvole basse. La temperatura è fenomenale per salire, non fa caldo non fa troppo freddo. Perfetta.
Consumo prima una barretta a metà salita e come ultimo un bel gel.
Arriviamo al passo dello Stelvio non stanchi e le gambe ancora fresche. 
Siamo in anticipo di 1 ora rispetto al cancello orario delle 11.00.
Al passo il primo ristoro composto da panini con il wurstel. Praticamente sono gli stessi panini del commissario Rex. Non so se l’avete mai visto ma sono quelli morbidi, facili da ingerire, facili da masticare perfetti. Riempiamo le borracce, prendo il sacco e mi cambio il cappellino, ma non prendo altro se non i gel che mi serviranno per la salita al passo Gavia. Poi giù come dei fulmini ci buttiamo verso Bormio.

Bormio-->Passo Gavia—>Ponte di Legno
Conosco questa salita,l’avevo scalata nel 2021 quando siamo venuti in vacanza per due giorni a Bormio.
Era stata la prima salita della giornata (seguiva lo Stelvio) quindi ero piuttosto fresco. Adesso ho già circa 2300 D+ sulle gambe, ma il ritmo è lento si può fare tranquillamente. 
Per fortuna il sole è nascosto tra le nuvole e saliamo tranquilli al fresco.
Arriviamo senza danni a  S.Caterina Valfurva, da qui seguiranno i famosi strappi del Gavia.
Tocchiamo il Passo con circa due ore di anticipo sulla chiusura del cancello. Anche qui il solito panino di Rex ma stavolta innaffiato con la Coca-Cola che ti fa digerire come diceva il BLASCO.


Passo del Tonale—>Passo Palade
La discesa dal passo Gavia a Ponte di Legno non l’ho mai pedalata e vi assicuro cari amici che è molto pericolosa, anche se mi hanno detto che è migliorata per via del rifacimento di alcuni tratti d'asfalto. Non ci sono protezioni, la strada è stretta e bisogna fare molta ma molta attenzione, tant’è che ad un tornante una grossa moto BMW che arrivava in salita, ha preso troppo la curva troppo larga e me la sono vista davanti. Stavamo andando quasi a passo d’uomo, mi sono fermato e molto coscientemente l'ho fatto passare dopo avergli tirato qualche impropero(tradotto Vaff....o)
Non si arriva al paese di Ponte di Legno ma si taglia prima direttamente per il passo del Tonale. Siamo a circa 1250 Slm  e ci sono circa 600 D+ da fare per arrivare al passo del Tonale.
Anche qui poco sole, siamo coperti da qualche nuvola che ci aiuta a pedalare.
Arriviamo sani al passo. Al ristoro ennesima Coca-Cola, ma stavolta il panino non entra proprio, non entra, è ora di tirar fuori l'artiglieria pesante. Strong Gel.

Passo Del Tonale —>Passo Palade
E qui iniziano i guai.
Dal  passo del Tonale all’attacco del passo dell Palade si atraversa tutta la val di Sole. 
Ci sono ben 60 km di cui 40 km in discesa/ falsopiano e con il vento contro (tipo Lanslebourg-->St.Michelle de Maurienne) il resto dei mangia e bevi che ammazzerebbero pure un bue muschiato.
Il sole ha iniziato a fare capolino e anche se sono le 17.00 il caldo comincia a farsi sentire ed a fare i suoi danni.
Ci fermiamo in un bel bar prima del paese di Fondo per  recuperare un po’ di energie e fare la ricarica di maltodestrine. Quest'ultime mi salveranno e mi faranno arrivare al passo delle Palade. Cerco, invano, un bar dove ci sia un gelato, ma niente da fare qui solo agriturismi. Va bene così.
Dal paese di Fondo al passo delle Palade  ci sono circa 12 km con 500 D+ . La salita è dolce ed agevole, si fa addomesticare.
Sono già alle 18, la temperatura cala e stiamo veramente bene, arriviamo al passo felici come delle Pasque. Non ci restano che gli ultimi 20 chilometri di cui 10 discesa e 10 di pianura per arrivare a Merano

Arrivo
Arriviamo circa alle 19:50 in quel di Merano dopo 14 ore e mezzo di pedalata.
E' stata una giornata epica e gloriosa, passata in bicicletta tra discese e salite storiche.


Considerazioni
Il percorso non è da sottovalutare e va affrontato con la consapevolezza dei propri mezzi e del proprio mezzo. Le variabili in 250 km sono tante e vanno analizzate.
Inutile dire che occorre allenarsi per stare in bici dalle 12 alle 17 ore.
Ci vuole tanta salita da fare prima di arrivare a queste Rando, io vi consiglio almeno di procedere, da Gennaio con circa 70....100.000 D+ cosi da affrontare il Tour senza troppa fatica e divertirsi.
La preparazione è stata lunga ma la soddisfazione anche. Grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di fare questo Tour a cui tenevo molto.