Raid Rocciamelone Day dal racconto dell'OgreDoctor
Foto Raid Rocciamelone Day 2015
Se vuoi vedere le valli, sali in vetta ad una montagna; se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola; se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
(Kahlil Gibran)
I dati grezzi:
quota di partenza (m): 470 (Foresto
quota massima (m): 3538
dislivello complessivo in salita (m): 3068
dislivello complessivo in discesa (m): 3068
lunghezza (km): 25
tipo itinerario: (sentiero - difficoltà EE)
Per quelli come me che lavorano a Torino, oggi è festa patronale, per OrcoMegaFlex un giorno di ferie e per OrcoMazzinga un giorno come tanti altri, visto che è in pensione! Scherzo Mauro non te la prendere!
Tutti e tre abbiamo, però, in comune una gran voglia di montagna e un’intera giornata da dedicare a questa passione.
Il percorso per tutti è nuovo, per lo meno nella prima parte; non siamo mai saliti in vetta da Foresto. Le altre salite “integrali” le abbiamo fatte da Susa.
La scelta si è rivelata azzeccata e le 8 ore impiegate fra la salita e la discesa hanno lasciato un senso di compiutezza e appagamento come poche volte mi è capitato.
Il
“sentiero dei ginepri” che si arrampica verso l’Alpe Tour, lasciandosi a destra le pareti bianche dell’orrido, è di rara bellezza, i pascoli intorno all’alpe un vero incanto.
Questa parte del tragitto vola via in un attimo, accompagnata dal tamburellare del battito cardiaco e con lo sguardo rapito in estatica contemplazione.
Due incontri inaspettati prima di arrivare alla Riposa: uno spettacolare giglio di San Giovanni con la sua splendida livrea arancione e un cerbiatto appena nato, momentaneamente abbandonato dalla madre sul sentiero, spaventata dal nostro chiassoso arrivo.
Il tempo è incerto, la meta purtroppo celata ai nostri occhi.
Per un attimo pensiamo di aver sbagliato giornata, ma salendo al Cà d’Asti, improvvisamente, il Rocciamelone si spalanca davanti ai nostri occhi.
Non è cambiato il clima, siamo noi che salendo ci siamo lasciati letteralmente alle spalle le nuvole.
Il mondo sembra diviso in due metà speculari, come un’esemplare metafora della vita: il bene e il male, il bianco e il nero, lo jin e lo yang.
Ci godiamo il momento!
Dalla cima, all’ombra della statua di Maria, la spaccatura fra sopra e sotto, fra luce e tenebra è ancora più evidente: un sole maestoso illumina le cime delle montagne tutt’intorno: solo le più alte emergono dalle nuvole. Quassù ad un passo dal cielo è tutto chiaro, luce, caldo.
Non so come sia il paradiso e se davvero esista, ma vorrei che fosse così.
Poi la magia finisce, come tutte le cose, ci rituffiamo nel grigiore delle nuvole e in un attimo ne siamo avvolti, ma una piccola porzione di quella “luce” ci rimane dentro, ci riscalda, ci ricorda che la nostra anima si nutre di infinito.
Semplicemente Grazie!
Raid Rocciamelone Night dal racconto dell'Orco730, OrcoVentura & OrcoCamola
Foto Raid Rocciamelone Night 2015
Dal racconto dell'Orco730
I ‘dati grezzi’ li lascio esporre all’Ogredoctor e prendo in prestito dall’OrcoZoppo la sua tipica espressione ‘SPETTACOLO!’ per riassumere in una parola il pensiero di ognuno di noi di fronte al meraviglioso panorama sul Roccia by night.
Gli animi più gentili hanno sentito anche un groppo in gola e per quanto mi riguarda ho trattenuto a stento le lacrime.
Nulla come il fascino ed il silenzio dell’alta montagna mi fa sempre sentire serena e in pace con me stessa, ma ieri sera la luce particolare del sole al tramonto ha amplificato queste sensazioni all’ennesima potenza.
La partenza da
La Riposa verso le ore 18 è avvenuta con tempo nuvolo e incerto, tant’è che alcuni Orchi hanno ipotizzato un eventuale ritorno anticipato.
Queste affermazioni, fatte senza convinzione naturalmente, mi hanno un po’ rincuorato, perché già dal mattino non mi sentivo in forma, lo stomaco dava segnali poco rassicuranti, e la salita ai 3538 mt del Roccia mi stava preoccupando.
Ma giunti a Cà d’Asti, le nuvole, che fino a quel momento guardavamo dal basso coprire il cielo blu, si sono trasformate in un immenso mare bianco ai nostri piedi.
In quel momento, ma forse anche prima, ho pensato che per nessun motivo avrei rinunciato alla meta.
In punta intorno alle ore 20, solo il tempo per cambio d’abbigliamento e infinite foto di rito, poi subito giù di corsa verso le auto, fra risate, cori e urli scarica-stress.
E così anche il mio mal di stomaco ha trovato pace.
La serata si è conclusa con un inaspettato terzo tempo, in un pub di Susa con birra,
panini e tante altre risate. GRAZIE AMICI
W la montagna!
W gli Orchi!
Dal racconto dell'OrcoVentura
Il 24 giugno 2015 è un giorno che ricorderò a lungo...perché ho avuto la fortuna di vedere uno spettacolo indimenticabile ed emozionante, condividendolo con un bel gruppo di Orchi. Siamo saliti al Rocciamelone...
ma è stato un po' come salire in paradiso.
Ieri sera siamo partiti in mezzo alle nuvole e alla nebbia con la speranza di trovare un po' di sereno in quota.
Fino a poco sotto
Ca d'Asti siamo stati immersi nelle nuvole cariche di umidità, ma ad un certo punto la nebbia ha iniziato a diradarsi lasciando intravedere qualche raggio di sole e sprazzi di cielo azzurro sempre più ampi, ancora qualche passo, ancora un po' più in alto ed eccolo il sole, ecco che all'improvviso tutto cambia e si viene catapultati in un'altra dimensione fatta di cielo, sole, montagne che spuntano da un tappeto spumeggiante di nuvole! Gli occhi fanno fatica ad abituarsi a tanta bellezza...l'anima si riempie di immagini che rimaranno per sempre.
Più si sale e più tutto diventa stupendo, il Rocciamelone ci regala uno spettacolo unico, mi sento privilegiata a farne parte, mi rendo conto di quanto basti poco per essere felici, di quante cose abbiamo anche se non lo sappiamo, basta saperle vedere ed apprezzare.
La natura è sempre maestra e ci offre metafore si vita perfette...la vita è una continua salita, piena di ostacoli, a volte la visibilità e poca...ma continui a salire e non ti arrendi cercando qualcosa, sperando di uscire dalle nuvole e trovare il sereno, e se ci credi, ti impegni e non ti scoraggi lo trovi....succede! Esci dal grigio e trovi un cielo blu cobalto che ti aspetta e un mare si nuvole bianche sotto di te, quelle che prima ti sembravano impenetrabili e minacciose all'improvviso diventano uno spettacolo bellissimo e capisci che solo attraversandole potevi essere premiato, la ricompensa è la che ti aspetta, sta a solo a te raggiungerla, e puntuale arriva. La montagna mi ha sempre insegnato tanto...è lei lacmia prima maestra...è li che sono e sarò sempre davvero io...la mia dimensione perfetta.
Grazie Rocciamelone del regalo che ci hai fatto ieri...eri già nel mio cuore ma da ieri lo sei un po' di più.
Dal racconto dell'OrcoCamola
Il Rocciamelone è come il Musinè, una montagna per la quale ogni volta bisogna trovare una motivazione o un modo originale per salire.
Con i 3000 metri non si scherza e l'idea di salire di sera non va presa alla leggera.
Durante il giorno si vedono molte nubi incombere sulle montagne ma le previsione parlano chiaro: precipitazioni assenti.
Ok si parte. Nove Orchi sono della partita pronti ed attrezzati di tutto punto per gli zero gradi della vetta.
Di nubi ne troviamo ma dal Cà D'Asti in su sono un 'mare' sotto di noi. Il cielo blu cobalto e la calda luce del tramonto rendono la camminata carica di emozioni.
Sono le otto e tranta quando sbuchiamo in vetta e come racconta Orco730 è un momento particolare. Si piange, si ride, ci si fa i complimenti per la pazzia.
L'ombra del Rocciamelone si distende immensa sul mare di nubi ad est.
E' tutto cosi chiaro, definito: le creste, le vette i nostri volti.
Non so ...sarà patetico, sarà infantile ma per me la sensazione è di gratitudine. Non so bene verso chi e perchè.
Solo grazie dal profondo perchè anche se la vita è complicata, quando meno te lo aspetti capita sempre qualcosa di 'bello'.
"Hei Fiorenzo certo che basta davvero poco ... ".
"Si Andrea siamo fortunati".
Grazie mille? No Grazie 3538!
W gli Orchi