mercoledì 31 dicembre 2014
domenica 21 dicembre 2014
IX Miglia di Natale Torino 21 Dicembre 2014
Foto IX Miglia di Natale 2014
Classifica IX Miglia di Natale 2014
Sito IX Miglia di Natale
Sito Gli Orchi Trailers ASD
Edizione 2013
Edizione 2012
Orgnizzazione Atletica Est.
Partenza e arrivo: Parco Dora lotto Vitali (tettoia strippaggio)
Percorso giro 1: 3 miglia 5 km circa
Percorso giro 2: 6 miglia 10 km circa
Percorso giro 3: 9 miglia 15 km circa
Da ciminiere fumanti
di nere polveri ferrose,
clangori d'acciaio
di tempi lontani;
spazzati da globali
e immani giochi.
Un fiume in prigione,
le acque putride che
le montagne osservano. (R.G.A)
clangori d'acciaio
di tempi lontani;
spazzati da globali
e immani giochi.
Un fiume in prigione,
le acque putride che
le montagne osservano. (R.G.A)
sabato 20 dicembre 2014
Snow Night Trail Bardonecchia(To) 20 Dicembre 2014
Foto Snow Night Trail Bardonecchia 2014
Classifica Snow Night Trail Brdonecchia 2014
Edizione 2013 Pian del Frais(To)
Dall'intervista all'OrcoTruck
D: 2° edizione dello Snow Night Trail. La prima edizione nel 2013 svoltasi al Pian del Frais. Quest'anno gli organizzatori hanno cambiato la location.
Siamo a Bardonecchia(To) e sappiamo che questi sono i tuoi primi Trail oltre i 10km. Come hai passato la vigilia di questo evento.
R:Molto tranquillo e rilassato...sai non sono uomo da classifica quindi non devo preoccuparmi degli avversari. L'unica incognita era la mia frontale, non vedevo niente, meno male che davanti a me c'era gente con luce potente.
D:Sei di casa qui in alta Val Susa tradisci un po' di emozione.
R:Emozione no, ero più emozionato a febbraio quando ho fatto il trail di Cesana Torinese (Trail Bianco ndr). Qui a Bardo conosco molto bene i sentieri, anche se al buio ho perso l'orientamento e intorno al 9° chilometro pensavo di essere più avanti.....
D:Raccontaci qualcosa del tuo passato sportivo o degli sport che pratichi ancora oltre alla corsa.
R:Ho iniziato da bambino con lo sci. I miei genitori mi hanno iscritto allo sci club Rivoli(To), e li è nata la mia vena agonistica, ogni sport che faccio devo sempre misurami in gara.
Poi a seguire l' atletica presso il Gruppo Sportivo Murialdo.
Dai 13 ai 16 anni, in atletica, facevo di tutto; dalla velocità ai salti al disco ed al peso (prove multiple ndr). Ma "odiavo il mezzo fondo!!!". Poi uno stop di 10 anni grazie ad un ortopedico che mi ha detto " fai un altro sport ma non correre piu" .
A 26 anni ho ricominciato con la corsa e due bei tutori alle ginocchia, sembravo il personaggio del film Robocop.
Poi Karate per sei anni specialità kumitè (combattimento) anche qui gare. Poi la noia di stare al chiuso mi ha portato a scegliere lo sport in mezzo alla natura. Prima il downhill.
Poi superenduro, ed infine la bici da corsa. Visto che correvo a piedi ed andavo in bici perché non il nuoto? Due volte 70.3 di Pescara (due volte il mezzo IronMan Triathlon ndr).
Stavo preparando il mio terzo mezzo IronMan e mi rompo una spalla banalmente.. Va bhè non era destino.
Ad ogni gara di corsa mi chiedevano sempre il certificato medico e 5€ per l'assicurazione sicchè allora ho deciso di cercare una squadra. Il mio amico Roby (Rolfini) mi dice "G.S. Murialdo" o "Orchi Trailers"? . Senza ombra di dubbio ORCHI, sono orco da quando sono nato!!!!
D:Le condizioni climatiche non hanno portato la neve sul percorso, come hai trovato il fondo.
R:Molto bello, a tratti ghiacciato, ma preferirei misurarmi con la neve. Al Trail Bianco di Cesana, anche se ho fatto il corto, mi sono divertito parecchio.
D:Come giudichi la logistica ed il tracciato della manifestazione.
R:Tracciato fantastico!!! La salita della pista da sci "Very Strong", avevo le gambe che gridavano pietà e il cuore che stava scoppiando...divertimento allo stato puro!!!
D:Che materiale avevi previsto in caso di neve e come hai riprogettato il tutto per l'assenza del manto bianco.
R:Anche se ci fosse stata la neve il materiale era quello con cui ho corso. Se la serata fosse stata più fredda sarebbero stati "cavoli amari".
D:Quale personaggio tra i partenti ti ha colpito particolarmente.
R:Mi colpisce, sempre in queste gare, l'alta affluenza di donne, soprattutto quelle che vanno più forte di me. Poi voi Orchi con le vostre imprese per me sono ancora cose impossibili, anche con il pensiero, mi sento come un bambino che deve ancora imparare a camminare al vostro confronto.
D:Raccontaci di qualche peripezia che hai dovuto affrontare durante la gara o le difficoltà che hai dovuto superare.
R:Mi piacciono le discese tecniche, ne ho trovata solo una e corta, su quelle lunghe devo ancora imparare. Ho avuto difficoltà nel vedere il tracciato, da solo in alcuni tratti mi sarei perso.
D:Cosa ne pensi del terzo tempo... cioè ristoro finale , docce, premi...ect.
R:Pacco gara era proprio un "pacco". Doccia fatta, per fortuna non c'era ancora nessuno. La pizza a Savoulx(To) è stata la ciliegina sulla torta per concludere bene la serata.
D:Quali sono i tuoi prossimi programmi sportivi per il 2015
R:Dunque...
Mezza Maratona di San Gaudenzio
Trail Bianco di Cesana
Trail dei due Monti www.Trail2Monti.it
Mezza Maratona del lago maggiore
Trail del Thabor
Maratona di Torino
Poi vedremo durante l'anno...
Grazie OrcoTruck e buon inizio d'anno sportivo 2015
Classifica Snow Night Trail Brdonecchia 2014
Edizione 2013 Pian del Frais(To)
Dall'intervista all'OrcoTruck
D: 2° edizione dello Snow Night Trail. La prima edizione nel 2013 svoltasi al Pian del Frais. Quest'anno gli organizzatori hanno cambiato la location.
Siamo a Bardonecchia(To) e sappiamo che questi sono i tuoi primi Trail oltre i 10km. Come hai passato la vigilia di questo evento.
R:Molto tranquillo e rilassato...sai non sono uomo da classifica quindi non devo preoccuparmi degli avversari. L'unica incognita era la mia frontale, non vedevo niente, meno male che davanti a me c'era gente con luce potente.
D:Sei di casa qui in alta Val Susa tradisci un po' di emozione.
R:Emozione no, ero più emozionato a febbraio quando ho fatto il trail di Cesana Torinese (Trail Bianco ndr). Qui a Bardo conosco molto bene i sentieri, anche se al buio ho perso l'orientamento e intorno al 9° chilometro pensavo di essere più avanti.....
D:Raccontaci qualcosa del tuo passato sportivo o degli sport che pratichi ancora oltre alla corsa.
R:Ho iniziato da bambino con lo sci. I miei genitori mi hanno iscritto allo sci club Rivoli(To), e li è nata la mia vena agonistica, ogni sport che faccio devo sempre misurami in gara.
Poi a seguire l' atletica presso il Gruppo Sportivo Murialdo.
Dai 13 ai 16 anni, in atletica, facevo di tutto; dalla velocità ai salti al disco ed al peso (prove multiple ndr). Ma "odiavo il mezzo fondo!!!". Poi uno stop di 10 anni grazie ad un ortopedico che mi ha detto " fai un altro sport ma non correre piu" .
A 26 anni ho ricominciato con la corsa e due bei tutori alle ginocchia, sembravo il personaggio del film Robocop.
Poi Karate per sei anni specialità kumitè (combattimento) anche qui gare. Poi la noia di stare al chiuso mi ha portato a scegliere lo sport in mezzo alla natura. Prima il downhill.
Poi superenduro, ed infine la bici da corsa. Visto che correvo a piedi ed andavo in bici perché non il nuoto? Due volte 70.3 di Pescara (due volte il mezzo IronMan Triathlon ndr).
Stavo preparando il mio terzo mezzo IronMan e mi rompo una spalla banalmente.. Va bhè non era destino.
Ad ogni gara di corsa mi chiedevano sempre il certificato medico e 5€ per l'assicurazione sicchè allora ho deciso di cercare una squadra. Il mio amico Roby (Rolfini) mi dice "G.S. Murialdo" o "Orchi Trailers"? . Senza ombra di dubbio ORCHI, sono orco da quando sono nato!!!!
D:Le condizioni climatiche non hanno portato la neve sul percorso, come hai trovato il fondo.
R:Molto bello, a tratti ghiacciato, ma preferirei misurarmi con la neve. Al Trail Bianco di Cesana, anche se ho fatto il corto, mi sono divertito parecchio.
D:Come giudichi la logistica ed il tracciato della manifestazione.
R:Tracciato fantastico!!! La salita della pista da sci "Very Strong", avevo le gambe che gridavano pietà e il cuore che stava scoppiando...divertimento allo stato puro!!!
D:Che materiale avevi previsto in caso di neve e come hai riprogettato il tutto per l'assenza del manto bianco.
R:Anche se ci fosse stata la neve il materiale era quello con cui ho corso. Se la serata fosse stata più fredda sarebbero stati "cavoli amari".
D:Quale personaggio tra i partenti ti ha colpito particolarmente.
R:Mi colpisce, sempre in queste gare, l'alta affluenza di donne, soprattutto quelle che vanno più forte di me. Poi voi Orchi con le vostre imprese per me sono ancora cose impossibili, anche con il pensiero, mi sento come un bambino che deve ancora imparare a camminare al vostro confronto.
D:Raccontaci di qualche peripezia che hai dovuto affrontare durante la gara o le difficoltà che hai dovuto superare.
R:Mi piacciono le discese tecniche, ne ho trovata solo una e corta, su quelle lunghe devo ancora imparare. Ho avuto difficoltà nel vedere il tracciato, da solo in alcuni tratti mi sarei perso.
D:Cosa ne pensi del terzo tempo... cioè ristoro finale , docce, premi...ect.
R:Pacco gara era proprio un "pacco". Doccia fatta, per fortuna non c'era ancora nessuno. La pizza a Savoulx(To) è stata la ciliegina sulla torta per concludere bene la serata.
D:Quali sono i tuoi prossimi programmi sportivi per il 2015
R:Dunque...
Mezza Maratona di San Gaudenzio
Trail Bianco di Cesana
Trail dei due Monti www.Trail2Monti.it
Mezza Maratona del lago maggiore
Trail del Thabor
Maratona di Torino
Poi vedremo durante l'anno...
Grazie OrcoTruck e buon inizio d'anno sportivo 2015
La Grolla degli Orchi 19 Dicembre 2014
Stelle del cielo
Tetto della Terra
Madre dei trailers
Custodi dei sensi (R.G.A)
Gli Orchi per il 19 Dicembre 2014 avevano chiesto una stellata indimenticabile...e puntuale la Grande Madre li ha accontentati.
Alle luci delle frontali, insieme ad altri amici, siamo saliti in punta al Musinè per augurarci un anno migliore per tutti ... ma proprio tutti.
Un'altra occasione da festeggiare è stato il primo posto conquistato dalla società gli Orchi Trailers nel campionato Trail Uisp Piemonte 2014.
Mancava infatti in punta al Musinè l'OrcoCamola che si è offerto volontario , ahimè la stessa sera, per il ritiro del premio in quel di Torino.
La temperatura mite ci ha permesso di deliziarci con una cena degna di Lucullo.
Non sono mancati gli accoliti alla cerimonia del the verde. I sacerdoti del The; OrcoNevruz e OrcoPolare hanno investito in serata anche l'OrcoTartaro e Orco730.
Al termine l'ormai famosa Grolla degli Orchi.
Si è partiti quest'anno dal 1945 con OrcoRoccia e terminati con il 2005 con OrchettoDaniele.
Come sempre complessa e difficile la discesa nella landa,
Gli auguri di tempi sempre migliori rivolti anche a tutti quelli che ci seguono sul sito e sul blog.
martedì 9 dicembre 2014
La SaintéLyon Lione(Francia) 7 Dicembre 2014
Photo SaintèLyon 2014 OrcoGreg
Resultats SainteLyon 2014
Sito SaintèLyon
Edizione 2011
61° Edizione
Un Percorso mitico da Saint-Etienne à Lione via les crêtes des Monts du Lyonnais :
- Partenza ore 24.00 da Saint Etienne
- Arrivo a Lione
• 72 km,
• 50% di sentieri e 50% su asfalto
• 1300D+ e 1700m D-
• Punto piu’ alto 850m d'altitudine,
Dal racconto dell'OrcoMami
EDIZIONE 2014 DI QUESTO SPLENDIDO " RUNNING RAID NOCTURNE" come lo definiscono i francesi.
Siamo tre ORCHI: Orcomami, OrcoGreg, OgreDoctor ed un amico (futuro ORCO??) che sabato mattina partono da Alpignano(To) per buttarci nell’ultima avventura e chiudere in bellezza l’anno di trail 2014.
La logistica di questa gara non è uno scherzo. Viaggio fino a Lione, poi ritiro pettorali e pacchi gara, bus che ci trasporta a SaintEtienne (oltre 70 km piu in su), pasta party in un mega Palasport, consegna borse che poi ritroveremo all’ arrivo a Lione. Una lunga attesa un po' sdraiati un po' seduti aspettando la mezzanotte come Cenerantola, per poi finalmente partire!
Innanzi tutto i numeri di questa manifestazione:
-72 KM IN LINEA da SAINT ETIENNE A LYONE.
-Totalmente in notturna con partenza alle 00,00 del 7 dicembre.2014
-14.000 i partecipanti ( dico quattordicimila) nelle varie formule : singolo, in staffetta a due o a tre, su percorsi piu brevi ,44 km.. ecc.
-Mulattiere sassose , infangate quanto basta per affondare tutta la scarpa,asfalto per un 30%
-1800 mt di disl +.
Detto cosi può spaventare ma, incredibile ma vero, l' organizzazione semplicemente perfetta riesce a rendere questa gara corribilissima e davvero emozionante.
Non crediamo ai nostri occhi quando per il ritiro pettorale divisi in base al numero , in molto meno tempo di una garetta di paese, abbiamo il nostro bel numero sul petto (io il n. 8900!!).
Arrivati a SainEtienne si entra nel mega Palasport ove con ordine consumiamo un buon pasta party; poi ci troviamo un esiguo spazio dove accamparci in attesa dello scoccare della mezzanotte!!
Verso le 23.00 la” febbre del sabato sera”….ops scusate .. della partenza inizia a correre nelle vene .
Iniziamo la vestizione ed il sottoscritto da sfoggio della sua indecisione sull’abbigliamento sotto gli occhi divertiti del dott. Antonio che invece ,flemmatico, si assopisce ed aspetta…
Intanto fuori ,come da manuale della sfiga, inizia a cadere quella pioggerella idiota autunnale con nebbiolina….
Si son fatte le 23,45!!!! E’ ora, fiato alle trombe ….chiudiamo i boccaporti delle giacche a vento,accendiamo la fedele frontale che deve fare la brava per almeno otto ore, e …usciamo.!!!
Mostruoso : un viale pieno di 14.000 corridori ,tutti con il loro lumino in testa!
Ci si stringe, non fa piu freddo; non piove…..l’AVVENTURA STA PER INIZIARE !!
Si parte a scaglioni .
Ore 00,09 è IL NOSTRO TURNO ! 10,9,8,7,6,5,4,3,2,1……viaaa!!
In meno di mezz’ora con partenze scaglionate i 14.000 concorrenti passano sotto lo striscione dello start.
Addirittura i droni seguono dall’alto che tutto corra ..liscio !
I primi 7/8 km son di asfalto cittadino e presto in salita.
Poi inizia la vera e forte emozione:lasciato l’ asfalto ci si immette in una infinita teoria di mulattiere ed un serpentone enorme ma fluido attraversa costoni ,colli, mezzacosta disegnando un nastro luminescente a perdita d’occhio.(Si immagini 10 volte l’UTMB !)
Non seguiamo nemmeno le balise: davanti a noi ………la luce…
Punti di ristoro e controlli cronometrici perfetti ,riscaldati ed al chiuso,con assistenza medica e buffet mai visti ,ci accolgono come previsto dal road book.
Passano le ore ed il freddo intenso, ma non eccessivo, arriva presto e nel cuore della notte inizia una nevicata ghiacciata che ci mette a dura prova oltre al mare di fango !
FANGO…QUANTO FANGO! A volte scivoloso, a volte profondo e ci affondi fino alle caviglie, a volte sembra asciutto ed invece….scivoli.. e cadiii!
L’alba arriva ,insignificante, lattiginosa .plumbea ma …che figo si spegne la frontale.
Un cartello dice .24 KM ALL ‘ARRIVO.
Ora la parte meno carina del percorso ci attende con sali e scendi idioti in mezzo a vallette fangose ed umide.
Poi la classica cattiveria di ogni trail che si rispetti, due o tre risalite da 200mt su asfalto ripido come le rampe di accesso ai garage!!
Infine ecco laggiu’ un bel ponte , l’ultimo km…
L’arrivo ed il traguardo dentro il Palazzo dello Sport di Lyone con ali di folla incitante che rendono davvero indimenticabile questa notte!
Impensabile in Italia una manifestazione di tale caratura sia per la potenza della organizzazione che per lo spirito sportivo e l’altissimo numero di partecipanti provenienti da tutta la Francia.
Assolutamente da provare una volta nella vita di un trailler
PETTORALE 8900 CLASSE 1956 : 11H,23, GRAN SUDDISFA!
Un grande plauso agli altri Orchi……….che fanno anche un tempone.
Se leggo ora le classifiche mi vien da non crederci: giàarrivati, solo della nostra 72 km, piu’ di 4.980!
Resultats SainteLyon 2014
Sito SaintèLyon
Edizione 2011
61° Edizione
Un Percorso mitico da Saint-Etienne à Lione via les crêtes des Monts du Lyonnais :
- Partenza ore 24.00 da Saint Etienne
- Arrivo a Lione
• 72 km,
• 50% di sentieri e 50% su asfalto
• 1300D+ e 1700m D-
• Punto piu’ alto 850m d'altitudine,
Dal racconto dell'OrcoMami
EDIZIONE 2014 DI QUESTO SPLENDIDO " RUNNING RAID NOCTURNE" come lo definiscono i francesi.
Siamo tre ORCHI: Orcomami, OrcoGreg, OgreDoctor ed un amico (futuro ORCO??) che sabato mattina partono da Alpignano(To) per buttarci nell’ultima avventura e chiudere in bellezza l’anno di trail 2014.
La logistica di questa gara non è uno scherzo. Viaggio fino a Lione, poi ritiro pettorali e pacchi gara, bus che ci trasporta a SaintEtienne (oltre 70 km piu in su), pasta party in un mega Palasport, consegna borse che poi ritroveremo all’ arrivo a Lione. Una lunga attesa un po' sdraiati un po' seduti aspettando la mezzanotte come Cenerantola, per poi finalmente partire!
Innanzi tutto i numeri di questa manifestazione:
-72 KM IN LINEA da SAINT ETIENNE A LYONE.
-Totalmente in notturna con partenza alle 00,00 del 7 dicembre.2014
-14.000 i partecipanti ( dico quattordicimila) nelle varie formule : singolo, in staffetta a due o a tre, su percorsi piu brevi ,44 km.. ecc.
-Mulattiere sassose , infangate quanto basta per affondare tutta la scarpa,asfalto per un 30%
-1800 mt di disl +.
Detto cosi può spaventare ma, incredibile ma vero, l' organizzazione semplicemente perfetta riesce a rendere questa gara corribilissima e davvero emozionante.
Non crediamo ai nostri occhi quando per il ritiro pettorale divisi in base al numero , in molto meno tempo di una garetta di paese, abbiamo il nostro bel numero sul petto (io il n. 8900!!).
Arrivati a SainEtienne si entra nel mega Palasport ove con ordine consumiamo un buon pasta party; poi ci troviamo un esiguo spazio dove accamparci in attesa dello scoccare della mezzanotte!!
Verso le 23.00 la” febbre del sabato sera”….ops scusate .. della partenza inizia a correre nelle vene .
Iniziamo la vestizione ed il sottoscritto da sfoggio della sua indecisione sull’abbigliamento sotto gli occhi divertiti del dott. Antonio che invece ,flemmatico, si assopisce ed aspetta…
Intanto fuori ,come da manuale della sfiga, inizia a cadere quella pioggerella idiota autunnale con nebbiolina….
Si son fatte le 23,45!!!! E’ ora, fiato alle trombe ….chiudiamo i boccaporti delle giacche a vento,accendiamo la fedele frontale che deve fare la brava per almeno otto ore, e …usciamo.!!!
Mostruoso : un viale pieno di 14.000 corridori ,tutti con il loro lumino in testa!
Ci si stringe, non fa piu freddo; non piove…..l’AVVENTURA STA PER INIZIARE !!
Si parte a scaglioni .
Ore 00,09 è IL NOSTRO TURNO ! 10,9,8,7,6,5,4,3,2,1……viaaa!!
In meno di mezz’ora con partenze scaglionate i 14.000 concorrenti passano sotto lo striscione dello start.
Addirittura i droni seguono dall’alto che tutto corra ..liscio !
I primi 7/8 km son di asfalto cittadino e presto in salita.
Poi inizia la vera e forte emozione:lasciato l’ asfalto ci si immette in una infinita teoria di mulattiere ed un serpentone enorme ma fluido attraversa costoni ,colli, mezzacosta disegnando un nastro luminescente a perdita d’occhio.(Si immagini 10 volte l’UTMB !)
Non seguiamo nemmeno le balise: davanti a noi ………la luce…
Punti di ristoro e controlli cronometrici perfetti ,riscaldati ed al chiuso,con assistenza medica e buffet mai visti ,ci accolgono come previsto dal road book.
Passano le ore ed il freddo intenso, ma non eccessivo, arriva presto e nel cuore della notte inizia una nevicata ghiacciata che ci mette a dura prova oltre al mare di fango !
FANGO…QUANTO FANGO! A volte scivoloso, a volte profondo e ci affondi fino alle caviglie, a volte sembra asciutto ed invece….scivoli.. e cadiii!
L’alba arriva ,insignificante, lattiginosa .plumbea ma …che figo si spegne la frontale.
Un cartello dice .24 KM ALL ‘ARRIVO.
Ora la parte meno carina del percorso ci attende con sali e scendi idioti in mezzo a vallette fangose ed umide.
Poi la classica cattiveria di ogni trail che si rispetti, due o tre risalite da 200mt su asfalto ripido come le rampe di accesso ai garage!!
Infine ecco laggiu’ un bel ponte , l’ultimo km…
L’arrivo ed il traguardo dentro il Palazzo dello Sport di Lyone con ali di folla incitante che rendono davvero indimenticabile questa notte!
Impensabile in Italia una manifestazione di tale caratura sia per la potenza della organizzazione che per lo spirito sportivo e l’altissimo numero di partecipanti provenienti da tutta la Francia.
Assolutamente da provare una volta nella vita di un trailler
PETTORALE 8900 CLASSE 1956 : 11H,23, GRAN SUDDISFA!
Un grande plauso agli altri Orchi……….che fanno anche un tempone.
Se leggo ora le classifiche mi vien da non crederci: giàarrivati, solo della nostra 72 km, piu’ di 4.980!
domenica 7 dicembre 2014
Night & Winter Vertical Sansicario (To) 6 Dicembre 2014
Classifica Night & Winter Vertical 2014
Sito Night & Winter Vertical
Edizione 2013
Edizione 2012
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi (V.Cardarelli)
Breve intervista a caldo all'OrcoSmigol
D: 3°Edizione del Night & Winter Vertical di SanSicario. Quattro chilometri e 1000D+. Rare le precipitazioni nivologiche. Com'è andata.
R:Bene, più difficile dell' anno scorso...neve dai duemila metri slm non battuta. Prima dei duemila metri fango. L'ultimo chilometro lo abbiamo corso con la neve fresca e con il freddo. Nevicava e tirava vento.
D:Quanti atleti alla partenza.
R:250 circa suddivisi tra runner e sciAlpinisti.
D:Visto che c'erano gli atleti di SciAlpinismo come hanno gestito i materiali.
R:Sono partiti per un chilometro e mezzo con gli sci in spalla...
D:Sei partito con i ramponcini oppure li hai indossati dopo.
R:Non li ho indossati affatto, ho ascoltato i consigli di Sergio. A dire il vero verso la fine mi avrebbero facilitato.
D:Visto che in una gara cosi breve si corre con l'orologio qual'e' il tuo tempo...
R: Chiusa in 1h e 24min, dieci minuti in più dello scorso ma per tutti, compresi i top runner,
D:Al termine della gara, in cima al Fraiteve come hai trovato il ristoro finale.
R:Affollatissimo, dove ci siamo avvinghiati per cambiarci e cercare un bicchiere di the caldo
D:Appuntamento alla prossima gara sulla neve a Bardonecchia allo Snow winter Trail del 20 dicembre.
R:Speriamo nella neve.
Grazie OrcoSmigol e buone corse
Sito Night & Winter Vertical
Edizione 2013
Edizione 2012
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi (V.Cardarelli)
Breve intervista a caldo all'OrcoSmigol
D: 3°Edizione del Night & Winter Vertical di SanSicario. Quattro chilometri e 1000D+. Rare le precipitazioni nivologiche. Com'è andata.
R:Bene, più difficile dell' anno scorso...neve dai duemila metri slm non battuta. Prima dei duemila metri fango. L'ultimo chilometro lo abbiamo corso con la neve fresca e con il freddo. Nevicava e tirava vento.
D:Quanti atleti alla partenza.
R:250 circa suddivisi tra runner e sciAlpinisti.
D:Visto che c'erano gli atleti di SciAlpinismo come hanno gestito i materiali.
R:Sono partiti per un chilometro e mezzo con gli sci in spalla...
D:Sei partito con i ramponcini oppure li hai indossati dopo.
R:Non li ho indossati affatto, ho ascoltato i consigli di Sergio. A dire il vero verso la fine mi avrebbero facilitato.
D:Visto che in una gara cosi breve si corre con l'orologio qual'e' il tuo tempo...
R: Chiusa in 1h e 24min, dieci minuti in più dello scorso ma per tutti, compresi i top runner,
D:Al termine della gara, in cima al Fraiteve come hai trovato il ristoro finale.
R:Affollatissimo, dove ci siamo avvinghiati per cambiarci e cercare un bicchiere di the caldo
D:Appuntamento alla prossima gara sulla neve a Bardonecchia allo Snow winter Trail del 20 dicembre.
R:Speriamo nella neve.
Grazie OrcoSmigol e buone corse
sabato 6 dicembre 2014
Trofeo Orco dell'anno 2014 Rivoli (To) 5 Dicembre 2014
Il 5 Dicembre 2014 presso Agriturismo La Vigna di Rivoli Gli Orchi Trailers hanno chiuso questo irripetibile anno sportivo 2014.
Dopo il ricco buffet e le abbondanti libagioni sono stati premiati Gli Orchi che si sono distinti.
Gare Trail & Strada 2014
Classifica Finale 2014
Trofeo Orco dell’anno assegnato a Ruisi Giuseppe
Trofeo Trail
1 Casalegno Marco
2 Gregorio Giuseppe
3 Cambursano Luca
4 Mazzino Mauro
5 Santalucia Gaetano
6 Praturlon Fiorenzo
7 Pastor Tella Alfredo
8 Palmas Antonio
9 Olivetti Christian
10 Dragonetti Gabriella
Trofeo Strada
1 Camoletto Andrea Guido
2 Lagotto Ivan
3 Piovano David
4 Vicari Marcello
5 Cravotto Mario Gioacchino
6 Panetta Stefano
7 Zoppis Paolo
8 Riciputo Giuseppe
9 Francou Mauro
10 Soncin Nerio
Miglior Racconto 2014
Il nostro Giudice OrcoClaudio al secolo Prof.Anselmetto Claudio si è espresso ecco la classifica dei tre racconti premiati.
1 Classificato OgreExtreme Casalegno Marco con il racconto Training SkyRunning Ciamarella 3676 slm Valli di Lanzo (To) 19 Luglio 2014
2 Classificato OgreDoctor Palmas Antonio con il racconto Ai confini delle nuvole - Trail autogestito Alta Valle di Susa 4-5 Ottobre 2014
3 Classificato OrcoMazinga Mazzino Mauro con il racconto Gran Trail Rensen Arenzano(Ge) 3 Maggio 2014
Miglior Foto 2014
L'Associazione fotografica EFFE8 ha espresso il suo giudizio sulle 61 foto che hanno partecipato al concorso : Elenco 61 foto del concorso 2014
ecco la classifica delle tre foto premiate.
1 Classificato OrcoRusso Ansacov Veaceslav vedi foto
2 ClasSificato OrcoAlfredo Pastor Tella Alfredo vedi foto
3 Classificato OrcoCapitano Capitaneo Umberto vedi foto
mercoledì 26 novembre 2014
Iscrizioni 2015 GLI ORCHI TRAILERS ASD
Dal 15 Novembre 2014 aperte le iscrizioni alla Società Gli Orchi Trailers ASD tutte le info su:
Modulo Iscrizione
Come Iscriversi e Regolamento
domenica 16 novembre 2014
Turin Marathon 16 Novembre 2014
Foto Turin Marathon 2014 Race
Foto Turin Marathon 2014 Follower
Classifica Turin Marathon 2014
Sito Turin Marathon
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
PS: non mi sono mai piaciuti i ringraziamenti pubblici, preferisco quelli fatti in privato, ma mi sia consentita un'eccezione per ringraziare in particolare l'OrcoCamola nella sua veste di allenatore/motivatore/ciclista-accompagnatore/gelfornitore. Grossa parte del merito di una delle mie più grandi soddisfazioni sportive è suo.
Dall'intervista all'OrcoMegaFlex
D: 28° edizione della Turin Marathon con tracciato identico al 2013. Dopo una stagione estiva di corse in montagna, ti vede al nastro di partenza in piazza S.Carlo. Perchè fare una gara di 42.195 metri su asfalto, cosa ti attrae.
R: Ogni tanto mi piace confrontarmi con questa distanza su strada, la uso come banco di prova. Con la maratona non puoi sfuggire o trovare scuse, la distanza è quella e le condizioni meteo se non sono proprio avverse sono poco influenti sul tempo finale, mentre con le gare in montagna le condizioni meteo sono troppo influenti per poter fare un confronto con le prestazioni precedenti.
La maratona poi mi da delle belle sensazioni, specie quando riesci a correre a un bel ritmo senza faticare troppo. Ma solo quando trovi la giusta combinazione tra falcata,respirazione e tutti i movimenti del corpo...sembra quasi di rotolare.
D: Come giudichi la logistica ed il nuovo tracciato della manifestazione.
R: Per la logistica non posso dire nulla, mi sembra che abbia funzionato tutto bene. Il tracciato non mi piace moltissimo preferivo quando si saliva a Rivoli e si scendeva facendo c.so Francia. Bello l'arrivo in piazza Castello dopo aver fatto tutta via Roma.
D: Avevi già partecipato ad altre maratone? Quale il tuo miglior tempo.
R: Questa è la mia quarta maratona, tutte corse a Torino. Il mio personale è praticamente identico a quello conseguito domenica (2H 59min ndr).
D: Quale personaggio tra i partenti ti ha colpito particolarmente, si vede gente addobbata con qualsiasi cosa.
R : Tra i vari personaggi uno in particolare mi ha colpito ed è un ragazzo che ho incontrato anche nelle edizioni passate ma che sicuramente conosci anche tu, si tratta di quell'individuo che corre scalzo.
Alla partenza un podista alle mie spalle, 5 secondi prima del via, si stava lavando i denti.....Non ho avuto il tempo di chiedergli il perché, ma lo spazzolino era quello di un bambino, forse quello regalatogli dal figlio...
D: Qual'e' stato il tratto del percorso dove hai trovato maggiori difficoltà o il momento di crisi che in una maratona spesso arriva.
R: Ho avuto una bella crisi dal 30º al 35º, la prima che mi capita ( eheh l'età ) durante una maratona. Non avevo più energie mi sentivo "m o l l e" ma dopo il ritiro all UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc 176km 9200D+ ndr) non avevo nessuna voglia di rinunciare e così mi son detto : non è difficile, non devi fare nessuna impresa particolare devi solo continuare a correre come hai fatto fino a poco fa. Poi quando ho iniziato a vedere i cartelli 36 ,37 km ho recuperato il distacco che i palloncini delle 3 ore mi avevano dato.
D- Per fortuna gara asciutta ma dopo le piogge dei giorni precedenti come ti saresti attrezzato per una gara bagnata.
R: La gara per fortuna è stata asciutta e nel caso di pioggia avrei messo solo il cappellino con la visiera per evitare le fastidiosissime gocce di pioggia che ti costringono a socchiudere gli occhi.
D: Come hai trovato la risposta del pubblico, dei paesi limitrofi e dei torinesi che hanno subito il blocco stradale cittadino.
R : Di pubblico a parte via Roma ne ho visto poco e freddo, forse anche per il cattivo tempo che c'è stato fino alla notte precedente. Stamattina una mia collega mi ha detto : "io vi ammazzo ! ieri per andare al centro commerciale le Gru di Grugliasco(To), ho dovuto fare il giro del mondo perché era tutto bloccato".
Questo per far capire che spirito hanno alcuni torinesi nei confronti di eventi sportivi che per qualche ora modificano la viabilità.
D: Cosa ne pensi del terzo tempo... cioè ristoro finale , docce, premi...ect.
R: per quello che riguarda il terzo tempo non posso dire nulla perché sono andato via praticamente subito.
D: Quali sono i tuoi prossimi programmi sportivi da qui a fine anno.
R :Mi piacerebbe partecipare alla gara serale di Sansicario, la grolla con gli orchi in notturna sul monte Musinè e poi spero di fare qualche bella sciata.
Grazie OrcoMegaFlex e buon inverno
Dal racconto dell'OrcoCamola
La contrattura al polpaccio che mi sono procurato al Val Susa Trail non mi ha permesso di partecipare alla tanto desiderata Turin Maratona 2014.
In settimana ho provato a correre ma dopo pochi km il dolore ritornava forte.
Pazienza, peccato, capita... ma va #@zz###!!!. Chiaro no?
Comunque, anche senza gareggiare , all'appuntamento non posso mancare sopratutto per tifare gli amici Orchi con cui ho condiviso gli allenamenti nei mesi scorsi.
Alle 9.15 di domenica 16 dicembre sulla ciclabile che da Rivalta raggiunge Stupinigi due orchi (OrcoMagoo e OrcoCamola) sfrecciavamo a tutta velocità seminando il panico tra podisti,
camminatori, passeggiatori di cani per raggiungere l'ingresso della Reggia di Stupinigi, per l'occasione il km 20 della maratona.
Non so perchè, ci sono dei momenti nei quali mi rendo conto di essere fortunato e sono contento. Questo è uno di quei momenti.
A Stupinigi giusto il tempo di un caffè ed ecco arrivare i primi atleti. Kenioti ovviamente. Che spettacolo. Ci diamo da fare con il tifo e la poca gente presente sembra reagire anch'essa.
Ecco OrcoCiccillo ed di li a breve OrcoDavid. Caspita li vedo veramente bene. Concentrati, sciolti e
soprattutto 'piedi reattivi'. Bene, bene, buon segno.
Poco dopo ecco OrcoTaverna e il President anche loro tranquilli e di buona andatura.
Risaliamo in sella e cominciamo a seguire i nostri soci cercando di non dare fastidio a gli altri maratoneti. Enrico rimane con Pino ed Andrea mentre io decido di seguire David.
Marcello e Gaetano vanno come dei treni ... difficile da seguire anche in bici.
Che dire, anche senza correre, ho vissuto una bella esperienza. Vedere i tuoi compagni di squadra centrare tempi importanti è stata proprio una bella soddisfazione.
L'ingresso nel rettilineo finale è completamente transennato e con la bici non posso passare.
"Vai David ! Adesso goditela".
In fretta parcheggio la bici e mi infilo nella folla che a destra e a sinistra di via Roma incita chi sta per concludere la sua fatica. Oggi tocca a me dare un contributo ad un arrivo da 'pelle d'oca' come quello della Turin Marathon; ed allora, con tutto il fiato che ho: "daiiii, forzaaaaa, braviiii".
W la Maratona.
W gli Orchi.
Foto Turin Marathon 2014 Follower
Classifica Turin Marathon 2014
Sito Turin Marathon
Edizione 2013
Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010
Ringraziamento dell'OrcoDavid agli Orchi ovvero della capacità di cambiare
abitudini.
Qualcuno pensava che certe distanze e certi dislivelli non
potessero essere affrontati;
Qualcuno pensava che è così bello correre da soli, parti e
ti fermi quando vuoi;
Qualcuno pensava che certi limiti sono proprio nella tua
natura ed è velleitario anche solo provarci;
Qualcuno pensava che solo la iperspecializzazione in questo
mondo paga;
Qualcuno pensava che in fondo in fondo non c'è nessuno che
abbia veramente voglia di insegnarti;
Qualcuno pensava che certe cose sono solo per super-uomini /
mega atleti;
Qualcuno pensava che fare una maratona sotto le 3h e 45'
fosse lontano anni luce dalle proprie possibilità.
Poi...vennero gli Orchi
Che pensavano ad allenarsi senza mai far mancare il lato
gioioso della cosa;
Che pensavano che tutto si può fare con volontà e tenacia;
Che pensavano che correre da soli va bene, ma in compagnia è
meglio;
Che ti dicevano che i limiti sono fatti per essere almeno
affrontati, e magari superati;
Che andavano in di corsa, in bici, con gli sci, con le
scarpette, su montagne, sentieri e
strade;
Che ti davano retta e pochi, pratici ed utili consigli senza
boria;
Che erano e sono persone assolutamente normali e per questo
straordinarie;
Che ti dicevano: “guarda che 3h e 45' è assolutamente nelle
tue possibilità”
Insomma, di sicuro se corri con gli Orchi non vai
automaticamente più forte, ma se ci metti la grinta qualche soddisfazione,
anche sportiva, te la togli.
PS: non mi sono mai piaciuti i ringraziamenti pubblici, preferisco quelli fatti in privato, ma mi sia consentita un'eccezione per ringraziare in particolare l'OrcoCamola nella sua veste di allenatore/motivatore/ciclista-accompagnatore/gelfornitore. Grossa parte del merito di una delle mie più grandi soddisfazioni sportive è suo.
Grazie agli Orchi!
W gli Orchi!
Dall'intervista all'OrcoMegaFlex
D: 28° edizione della Turin Marathon con tracciato identico al 2013. Dopo una stagione estiva di corse in montagna, ti vede al nastro di partenza in piazza S.Carlo. Perchè fare una gara di 42.195 metri su asfalto, cosa ti attrae.
R: Ogni tanto mi piace confrontarmi con questa distanza su strada, la uso come banco di prova. Con la maratona non puoi sfuggire o trovare scuse, la distanza è quella e le condizioni meteo se non sono proprio avverse sono poco influenti sul tempo finale, mentre con le gare in montagna le condizioni meteo sono troppo influenti per poter fare un confronto con le prestazioni precedenti.
La maratona poi mi da delle belle sensazioni, specie quando riesci a correre a un bel ritmo senza faticare troppo. Ma solo quando trovi la giusta combinazione tra falcata,respirazione e tutti i movimenti del corpo...sembra quasi di rotolare.
D: Come giudichi la logistica ed il nuovo tracciato della manifestazione.
R: Per la logistica non posso dire nulla, mi sembra che abbia funzionato tutto bene. Il tracciato non mi piace moltissimo preferivo quando si saliva a Rivoli e si scendeva facendo c.so Francia. Bello l'arrivo in piazza Castello dopo aver fatto tutta via Roma.
D: Avevi già partecipato ad altre maratone? Quale il tuo miglior tempo.
R: Questa è la mia quarta maratona, tutte corse a Torino. Il mio personale è praticamente identico a quello conseguito domenica (2H 59min ndr).
D: Quale personaggio tra i partenti ti ha colpito particolarmente, si vede gente addobbata con qualsiasi cosa.
R : Tra i vari personaggi uno in particolare mi ha colpito ed è un ragazzo che ho incontrato anche nelle edizioni passate ma che sicuramente conosci anche tu, si tratta di quell'individuo che corre scalzo.
Alla partenza un podista alle mie spalle, 5 secondi prima del via, si stava lavando i denti.....Non ho avuto il tempo di chiedergli il perché, ma lo spazzolino era quello di un bambino, forse quello regalatogli dal figlio...
D: Qual'e' stato il tratto del percorso dove hai trovato maggiori difficoltà o il momento di crisi che in una maratona spesso arriva.
R: Ho avuto una bella crisi dal 30º al 35º, la prima che mi capita ( eheh l'età ) durante una maratona. Non avevo più energie mi sentivo "m o l l e" ma dopo il ritiro all UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc 176km 9200D+ ndr) non avevo nessuna voglia di rinunciare e così mi son detto : non è difficile, non devi fare nessuna impresa particolare devi solo continuare a correre come hai fatto fino a poco fa. Poi quando ho iniziato a vedere i cartelli 36 ,37 km ho recuperato il distacco che i palloncini delle 3 ore mi avevano dato.
D- Per fortuna gara asciutta ma dopo le piogge dei giorni precedenti come ti saresti attrezzato per una gara bagnata.
R: La gara per fortuna è stata asciutta e nel caso di pioggia avrei messo solo il cappellino con la visiera per evitare le fastidiosissime gocce di pioggia che ti costringono a socchiudere gli occhi.
D: Come hai trovato la risposta del pubblico, dei paesi limitrofi e dei torinesi che hanno subito il blocco stradale cittadino.
R : Di pubblico a parte via Roma ne ho visto poco e freddo, forse anche per il cattivo tempo che c'è stato fino alla notte precedente. Stamattina una mia collega mi ha detto : "io vi ammazzo ! ieri per andare al centro commerciale le Gru di Grugliasco(To), ho dovuto fare il giro del mondo perché era tutto bloccato".
Questo per far capire che spirito hanno alcuni torinesi nei confronti di eventi sportivi che per qualche ora modificano la viabilità.
D: Cosa ne pensi del terzo tempo... cioè ristoro finale , docce, premi...ect.
R: per quello che riguarda il terzo tempo non posso dire nulla perché sono andato via praticamente subito.
D: Quali sono i tuoi prossimi programmi sportivi da qui a fine anno.
R :Mi piacerebbe partecipare alla gara serale di Sansicario, la grolla con gli orchi in notturna sul monte Musinè e poi spero di fare qualche bella sciata.
Grazie OrcoMegaFlex e buon inverno
Dal racconto dell'OrcoCamola
La contrattura al polpaccio che mi sono procurato al Val Susa Trail non mi ha permesso di partecipare alla tanto desiderata Turin Maratona 2014.
In settimana ho provato a correre ma dopo pochi km il dolore ritornava forte.
Pazienza, peccato, capita... ma va #@zz###!!!. Chiaro no?
Comunque, anche senza gareggiare , all'appuntamento non posso mancare sopratutto per tifare gli amici Orchi con cui ho condiviso gli allenamenti nei mesi scorsi.
Alle 9.15 di domenica 16 dicembre sulla ciclabile che da Rivalta raggiunge Stupinigi due orchi (OrcoMagoo e OrcoCamola) sfrecciavamo a tutta velocità seminando il panico tra podisti,
camminatori, passeggiatori di cani per raggiungere l'ingresso della Reggia di Stupinigi, per l'occasione il km 20 della maratona.
Non so perchè, ci sono dei momenti nei quali mi rendo conto di essere fortunato e sono contento. Questo è uno di quei momenti.
A Stupinigi giusto il tempo di un caffè ed ecco arrivare i primi atleti. Kenioti ovviamente. Che spettacolo. Ci diamo da fare con il tifo e la poca gente presente sembra reagire anch'essa.
Ecco OrcoCiccillo ed di li a breve OrcoDavid. Caspita li vedo veramente bene. Concentrati, sciolti e
soprattutto 'piedi reattivi'. Bene, bene, buon segno.
Poco dopo ecco OrcoTaverna e il President anche loro tranquilli e di buona andatura.
Risaliamo in sella e cominciamo a seguire i nostri soci cercando di non dare fastidio a gli altri maratoneti. Enrico rimane con Pino ed Andrea mentre io decido di seguire David.
Marcello e Gaetano vanno come dei treni ... difficile da seguire anche in bici.
Che dire, anche senza correre, ho vissuto una bella esperienza. Vedere i tuoi compagni di squadra centrare tempi importanti è stata proprio una bella soddisfazione.
L'ingresso nel rettilineo finale è completamente transennato e con la bici non posso passare.
"Vai David ! Adesso goditela".
In fretta parcheggio la bici e mi infilo nella folla che a destra e a sinistra di via Roma incita chi sta per concludere la sua fatica. Oggi tocca a me dare un contributo ad un arrivo da 'pelle d'oca' come quello della Turin Marathon; ed allora, con tutto il fiato che ho: "daiiii, forzaaaaa, braviiii".
W la Maratona.
W gli Orchi.
sabato 15 novembre 2014
29° Venice Marathon 26 Ottobre 2014
Foto Venice Marathon 2014
Classifica Venice Marathon 2014
Sito Venice Marathon
Dal racconto dell'OrcoProf
Prologo
Dalla finestra del suo appartamento Francesco guarda il mare in direzione dell'alba. A qualche chilometro dal suo grattacielo-palafitta sorgeva prima dell'Era Tropicale la grandiosa città di Venezia. L'innalzamento del livello del mare l'ha sommersa. E la tempesta solare dell'anno 2124 ha cancellato ogni memoria digitale. Per questo rimane solo qualche testimonianza su carta della città che sorgeva in quella che si chiamava la Laguna Veneta. Pare che vi fossero ospitati alcuni dei palazzi più belli del mondo, tenuti in piedi da fondamenta di pali di pino. E che le case fossero separate da poco profondi canali d'acqua navigati da strane imbarcazioni nere con fondo piatto chiamate gondole.
Il ragazzo stringe tra le mani un mazzetto di fogli di carta rilegati. Contiene gli scritti di un suo avo che prima che l'attività fisica venisse bandita dai governi di quasi tutte le città-stato del mondo (Padua compresa) aveva intrapreso una corsa competitiva di 42.195 metri che si teneva ogni anno proprio nei pressi della città ora sommersa. Nel diario Francesco può leggere il racconto della corsa:
”Così un anno dopo la prima maratona corsa nella mia città decido di partecipare alla Venice Marathon, forse una delle corse su strada più suggestive al mondo. Ne approfitto per un weekend romantico nella città della Serenissima e dintorni. La corsa infatti parte da Villa Pisani nel comune di Strà, sulla cosiddetta Riviera del Brenta, il canale lungo 36 km sulle cui rive sorgono bellissime ville.
Alloggiamo quindi a Dolo, cittadina situata a pochi chilometri dalla partenza della corsa e che permette di raggiungere Venezia molto comodamente in treno o in autobus.
Il ritorno all'ora solare nella notte che precede la gara ci regala un'ora di sonno in più che per l'eccitazione della corsa non riesco a sfruttare appieno. Raggiungendo la partenza accompagnato in auto da Julius, che alloggia nel nostro stesso albergo e che ha preferito Venezia alla casalinga Francoforte, percorriamo all'inverso la strada che faremo a piedi e non vedo l'ora di partire.
L'attesa della partenza nelle gabbie è per questo snervante nonostante il buon intrattenimento studiato dall'organizzazione. Una volta sentito lo sparo i chilometri passano veloci lungo la Riviera e sono ancora abbastanza lucido da godermi l'attraversamento delle cittadine di Dolo e Mira e la vista delle ville situate lungo il canale. In questa fase quasi non faccio fatica spinto dal tifo della tantissima gente lungo il percorso e che leggendo il nome sul pettorale mi regala di tanto in tanto un incitamento personalizzato.
Dopo una ventina di chilometri abbandoniamo il canale per virare verso Nord ed attraversare la zona industriale di Marghera dove si taglia il traguardo della mezza maratona. Chiaccherando con altri concorrenti ed in particolare con Sergio, trasferitosi da Venezia a Padova qualche anno fa, superiamo il chilometro 25 e comincio a sentire le gambe un po' più dure forse a causa delle passeggiata turistica del giorno prima ma tengo duro spinto dalla folla veramente incredibile di Piazza Ferretto a Mestre. Mi gridano che Venezia non è lontana ed infatti entrando nel Parco San Giuliano mi volto a sinistra e vedo i campanili e le cupole della città lagunare. La loro vista mi regala qualche energia necessaria per approcciare al temutissimo Ponte della Libertà. Quattro chilometri che collegano la terraferma al centro storico. I campanili sono sempre più vicini ma il ponte sembra veramente infinito fino a che mi trovo alla destra delle gigantesche navi da crociera ferme nel porto.
Il finale è comunque una passerella di sofferenza ma di emozioni: provo a scattare su ognuna delle tredici passerelle sui ponti del centro storico, più per la paura di essere bloccato dai crampi che per provare a migliorare la mia prestazione.
Dopo aver percorso il suggestivo ponte di barche sul Canal Grande entro in Piazza San Marco e percorro Riva degli Schiavoni con il solo intento di ricevere l'applauso di mia moglie che effettivamente mi aspetta sul penultimo ponte. Il traguardo è ormai a pochi passi e per la prima volta lo taglio quasi camminando: il tempo sul cronometro è di circa 8 minuti superiore al risultato dello scorso anno ma per il modo in cui ho corso sono più soddisfatto che a Torino.
Negli istanti che seguono mi chiedo come sempre perchè l'ho fatto e penso al fascino di una corsa che parte durante tutti i piacevoli allenamenti che devi sostenere per arrivare in fondo, alla scusa che la gara mi ha dato per visitare questa città, all'incessante tifo delle persone che hanno voluto regalare un incoraggiamento a tutti i maratoneti e all'emozione che provo ogni volta che vedo un compagno di avventura tagliare il traguardo mano nella mano con il proprio cucciolo di uomo.
Ho imitato Fidippide per tutto questo ma soprattutto per il sorriso pieno d'orgoglio di mia moglie Valentina dopo il traguardo. Probabilmente quello che mi spinge è la forza della natura più potente che esista: l'amore.”
Francesco finisce di leggere ed un pensiero lo tormenta: forse,se gli uomini avessero amato di più la Terra, avrebbero evitato il riscaldamento globale e sarebbe ancora possibile visitare la magica Venezia.
Classifica Venice Marathon 2014
Sito Venice Marathon
Dal racconto dell'OrcoProf
Prologo
Dalla finestra del suo appartamento Francesco guarda il mare in direzione dell'alba. A qualche chilometro dal suo grattacielo-palafitta sorgeva prima dell'Era Tropicale la grandiosa città di Venezia. L'innalzamento del livello del mare l'ha sommersa. E la tempesta solare dell'anno 2124 ha cancellato ogni memoria digitale. Per questo rimane solo qualche testimonianza su carta della città che sorgeva in quella che si chiamava la Laguna Veneta. Pare che vi fossero ospitati alcuni dei palazzi più belli del mondo, tenuti in piedi da fondamenta di pali di pino. E che le case fossero separate da poco profondi canali d'acqua navigati da strane imbarcazioni nere con fondo piatto chiamate gondole.
Il ragazzo stringe tra le mani un mazzetto di fogli di carta rilegati. Contiene gli scritti di un suo avo che prima che l'attività fisica venisse bandita dai governi di quasi tutte le città-stato del mondo (Padua compresa) aveva intrapreso una corsa competitiva di 42.195 metri che si teneva ogni anno proprio nei pressi della città ora sommersa. Nel diario Francesco può leggere il racconto della corsa:
”Così un anno dopo la prima maratona corsa nella mia città decido di partecipare alla Venice Marathon, forse una delle corse su strada più suggestive al mondo. Ne approfitto per un weekend romantico nella città della Serenissima e dintorni. La corsa infatti parte da Villa Pisani nel comune di Strà, sulla cosiddetta Riviera del Brenta, il canale lungo 36 km sulle cui rive sorgono bellissime ville.
Alloggiamo quindi a Dolo, cittadina situata a pochi chilometri dalla partenza della corsa e che permette di raggiungere Venezia molto comodamente in treno o in autobus.
Il ritorno all'ora solare nella notte che precede la gara ci regala un'ora di sonno in più che per l'eccitazione della corsa non riesco a sfruttare appieno. Raggiungendo la partenza accompagnato in auto da Julius, che alloggia nel nostro stesso albergo e che ha preferito Venezia alla casalinga Francoforte, percorriamo all'inverso la strada che faremo a piedi e non vedo l'ora di partire.
L'attesa della partenza nelle gabbie è per questo snervante nonostante il buon intrattenimento studiato dall'organizzazione. Una volta sentito lo sparo i chilometri passano veloci lungo la Riviera e sono ancora abbastanza lucido da godermi l'attraversamento delle cittadine di Dolo e Mira e la vista delle ville situate lungo il canale. In questa fase quasi non faccio fatica spinto dal tifo della tantissima gente lungo il percorso e che leggendo il nome sul pettorale mi regala di tanto in tanto un incitamento personalizzato.
Dopo una ventina di chilometri abbandoniamo il canale per virare verso Nord ed attraversare la zona industriale di Marghera dove si taglia il traguardo della mezza maratona. Chiaccherando con altri concorrenti ed in particolare con Sergio, trasferitosi da Venezia a Padova qualche anno fa, superiamo il chilometro 25 e comincio a sentire le gambe un po' più dure forse a causa delle passeggiata turistica del giorno prima ma tengo duro spinto dalla folla veramente incredibile di Piazza Ferretto a Mestre. Mi gridano che Venezia non è lontana ed infatti entrando nel Parco San Giuliano mi volto a sinistra e vedo i campanili e le cupole della città lagunare. La loro vista mi regala qualche energia necessaria per approcciare al temutissimo Ponte della Libertà. Quattro chilometri che collegano la terraferma al centro storico. I campanili sono sempre più vicini ma il ponte sembra veramente infinito fino a che mi trovo alla destra delle gigantesche navi da crociera ferme nel porto.
Il finale è comunque una passerella di sofferenza ma di emozioni: provo a scattare su ognuna delle tredici passerelle sui ponti del centro storico, più per la paura di essere bloccato dai crampi che per provare a migliorare la mia prestazione.
Dopo aver percorso il suggestivo ponte di barche sul Canal Grande entro in Piazza San Marco e percorro Riva degli Schiavoni con il solo intento di ricevere l'applauso di mia moglie che effettivamente mi aspetta sul penultimo ponte. Il traguardo è ormai a pochi passi e per la prima volta lo taglio quasi camminando: il tempo sul cronometro è di circa 8 minuti superiore al risultato dello scorso anno ma per il modo in cui ho corso sono più soddisfatto che a Torino.
Negli istanti che seguono mi chiedo come sempre perchè l'ho fatto e penso al fascino di una corsa che parte durante tutti i piacevoli allenamenti che devi sostenere per arrivare in fondo, alla scusa che la gara mi ha dato per visitare questa città, all'incessante tifo delle persone che hanno voluto regalare un incoraggiamento a tutti i maratoneti e all'emozione che provo ogni volta che vedo un compagno di avventura tagliare il traguardo mano nella mano con il proprio cucciolo di uomo.
Ho imitato Fidippide per tutto questo ma soprattutto per il sorriso pieno d'orgoglio di mia moglie Valentina dopo il traguardo. Probabilmente quello che mi spinge è la forza della natura più potente che esista: l'amore.”
Francesco finisce di leggere ed un pensiero lo tormenta: forse,se gli uomini avessero amato di più la Terra, avrebbero evitato il riscaldamento globale e sarebbe ancora possibile visitare la magica Venezia.
domenica 9 novembre 2014
ValSusa Trail Chiusa s.Michele(To) 9 Novembre 2014
Foto Valsusa Trail 2014
Classifica ValSusa Trail 2014 Corto
Classifica Valsusa Trail 2014 Lungo
Sito Valsusa Trail
Edizione 2013
Dal racconto dell'OrcoLento ovvero
LE AVVENTURE AGGHIACCIANTI DA FONDO CLASSIFICA
La pioggia ora è talmente fitta che si pensava di portare la prossima volta i boccagli per respirare, Dopo un po’, un assistente ci dice “ DAI MUOVETEVI CHE E' ORA DI PRANZO ED IO STO ANCORA QUI AD ASPETTARE VOI ALTRI! LA PROSSIMA VOLTA PORTO IL FUCILE !” Viste le velate minacce , decidiamo di saltare un ristoro, corriamo ancora sotto una pioggia battente, al ragazzo sono venute le branchie, io simulo uno stile libero per cercare il migliore assetto, il fungaiolo fa un pezzo di strada con noi e un pezzo di ricerca nel bosco… finora 5 garitule e 2 colombini.
Classifica ValSusa Trail 2014 Corto
Classifica Valsusa Trail 2014 Lungo
Sito Valsusa Trail
Edizione 2013
Dal racconto dell'OrcoLento ovvero
LE AVVENTURE AGGHIACCIANTI DA FONDO CLASSIFICA
Salve a tutti, sono un neo-Orco.
Domenica durante il ValSusa Trail
mi hanno battezzato OrcoLento, per la mia peculiarità. Ebbene si sono una
chiavica, specializzata però, da anni corro trail, tutti conclusi
sistematicamente in fondo alla classifica.
Il fondo classifica, un mondo a parte, per molti umiliante,
per me invece un vero e proprio tesoro d'elite, costituto da corridori / camminatori al limite della sanità mentale del
quale non riesco a fare a meno.
Al gruppo degli Orchi, che tutti conoscono come preparati, arcigni
e vincenti, mancava un tale esemplare,ed è per questo che oggi vi racconterò la
mia avventura al VALSUSA TRAIL tra i corridori negli abissi del fondo
classifica.
Bene parto con l’OrcoSmigol, anche lui neo acquisto, alla
volta del Valsusa Trail.
Partenza da
Chiusa S. Michele. Come sempre il mio socio, molto più competitivo e preparato di me, mi conforta e mi dice “
dai oggi corriamo insieme, tranquillo stammi vicino che ti porto su” .
Lo
conosco da anni non ce la fa a seguire la mia andatura tranquillotta, infatti
suona la sirena, parte la gara e dopo 4 secondi netti lui parte all'impazzata
e mi dice “ dai minchione!!” con dito
medio alzato, mentre io devo ancora capire da che parte è la direzione di
corsa.
Ma non mi scoraggio, sono abituato e quindi inizio la mia
avventura tra i reietti, mentre vedo che il serpentone si assottiglia sempre
più.
Molti di voi non lo sanno, ma quelli che corrono nelle
ultime posizioni hanno i loro punti fissi, uno di questi lo chiamiamo “ il
profeta”, adesso vi racconto di lui, siamo sulla salita di S. AMBROGIO,
Siamo sull' antica mulattiera che porta alla Sacra di S. Michele, tosta almeno per noi
tranquillotti, ma non possiamo mollare perché sentiamo la voce del “profeta” un
corridore sulla sessantina, preparato, veloce ma soprattutto motivatore. Per
tutta la salita non smette di parlare, incitare, inveire e soprattutto
divertire.
Alcuni esempi? Ad uno che di ferma per riprendere fiato, il
profeta urla “Non devi pensare! non guardare avanti, non guardare indietro,
guarda ad oggi!!! Testa bassa e insistisci!!!”. Ad uno che ansima dalla fatica,
il profeta lo incita dicendo “ NO non mollare, respira con la testa, stammi
vicino a me, andiamo a vincere!!!” e noi da sotto “ e
vinceremo!!!”. Il profeta ci redarguisce
“ non fate i cretini li giù, che la salita è traditora!!”
Ad un altro al cellulare gli dice” concentrato pensa a
correre!”, il corridore risponde “ ma è mia moglie” e il profeta con gli occhi
di brace“ ma quale moglie e moglie, qui siamo in guerra, va avanti e guarda
in basso!” il corridore divertito lo stuzzica “ ma così non vedo dove
vado!” e il profeta indispettito “ non
fare lo spiritoso ritmo ! che alla moglie ci pensa l’idraulico!”.
La salita prosegue che neppure ci accorgiamo della strada,
il profeta monopolizza la nostra attenzione, e poi accade il grande affronto,
che segna il passo, un corridore supera di slancio il profeta e lui a noi”
tranquilli, che adesso lo andiamo a prendere
a noi, quello scoppia e se non scoppia lui, lo facciamo scoppiare noi!”
Saliamo sulla Sacra, primo ristoro, il profeta ha ormai preso il volo. Il gruppo
delle ultime fila si assottiglia per capacità a e attitudine, prendiamo il
sentiero del Principe ed ecco che si forma come in tutte le gare, il gruppetto
con il quale arriverai dopo 4 ore al traguardo.
Siamo io, un ragazzo alla prima uscita trail e un fungaiolo sulla
cinquantina, il passo è molto riflessivo, piove ma siamo talmente lenti che ci
bagniamo meno degli altri.
S'incomincia la seconda salita verso frazione Basinatto, ci iniziamo a conoscere. E' bello sapere la motivazione che spinge ognuno di noi. Io faccio trail per
fare foto, il ragazzo si è cimentato nel trail, solo perché la sua fidanzata è
un'atleta da classifica e lui non voleva essere da meno … anche se la corsa più lunga che abbia mai
fatto è di 5 km al parco Ruffini ( cosa non si fa per una donna !) , e poi c’è
il fungaiolo, che confessa , con quella antica sincerità degli uomini di
montagna” sapete , sono venuto solo per non sentire mia moglie stamattina,
preferisco avere i reumatismi da pioggia” … che compagnia.
Arriviamo ad una frazione Bennale, altro ristoro, qui
incontriamo una gentile signora che nell’ordine ci offre mele del suo orto,
biscotti fatti da lei, marmellate, pane , zollette di zucchero come se
piovessero e ancora frutta, quindi
torta…..non ci molla…
Dopo 15 minuti di pausa, prima di ripartire ci prega “prendete almeno l’ultimo
cako dell’orto” e così la compagnia dei 3 più il cako proseguono il viaggio. (
è bello vedere tanta generosità anche per noi reietti).
Continua a piovere ma noi ciarliamo con la tipica velocità
di crociera da ipermercato, senza accorgerci arriviamo ad una bella chiesetta vicino al Folatone. Qui due eventi cambiano la giornata, prima il ragazzo subisce uno
stiramento, rallentiamo ulteriormente ( ma non si abbandona nessuno negli
abissi della classifica, la fraternità e l’idiozia ci fanno da collante), poi
incontriamo un vecchio, assistente di gara, il fungaiolo ci fa fermare 10
minuti a parlare di funghi con il vecchio , tipologie, zone, ricette tipiche…
Ripartiamo di buon passo , verso
Presa Cattero, talmente buono che una signora di 70 anni ci supera, spronandoci
“ forza siete giovani !” e noi a lei “
siamo giovani dentro, ma fuori siamo da rottamare”. Proseguiamo , su tutto il tragitto ci sono
persone che ci incitano, ridono con noi, e intanto la pioggia si arresta un po.
Paesaggi e colori splendidi!
Il passo ora è buono, anche il
cako era buono, la strada nel bosco è corribile anche per noi , poi tutto ad un
tratto un ammonimento netto e imperativo dal fungaiolo “ ATTENTI, FERMI
!....UNA GARITULA ! “ Quindi passiamo i successivi 10 minuti a guardare il
sottobosco alla ricerca dei funghi, mentre il nostro mentore fungaiolo ci
enuncia i sistemi di essicazioni, ripartiamo rinvigoriti dalla immagine di un
risotto ai funghi.
Non vediamo nessuno
avanti,nessuno indietro, pensiamo: “ siamo primi!” Fino a che vediamo un
cartello SALITA DELLA MORTE, la affrontiamo con un rosario in mano, denti
stretti, il ragazzo non molla, nonostante il male ad una gamba, il fungaiolo
invece ne molla una, io sono dietro….l’odore mi accompagnerà per tutto il
trail.
Ribattezziamo la salita
successiva “ della bestemmia” non ce la facciamo a tenere la velocità di
crociera, sembriamo 3 vaporetti, la salite successiva in località Colle Braida diventa
la “salita della vergogna” ebbene sì la facciamo in ginocchio.
Una signora sul
tracciato, con le sue mucche, si gira dalla altra parte per non vedere un tal indecoroso spettacolo.
Finalmente salite finite, un
lungo rettilineo per chilometri, corriamo un pochino, ora piove pesantemente, il
ragazzo con noi , vista una auto della assistenza, inzuppato e dolorante accusa il colpo e ci
dice “ voi andate, io mi fermo qui e mi ritiro”, il fungaiolo allora con antica
saggezza afferma” scegli hai 3 possibilità o prosegui con noi, o ti abbattiamo
o peggio ti mando mia moglie con la macchina”. Il ragazzo alla idea riprende il
cammino al trotto.
La pioggia ora è talmente fitta che si pensava di portare la prossima volta i boccagli per respirare, Dopo un po’, un assistente ci dice “ DAI MUOVETEVI CHE E' ORA DI PRANZO ED IO STO ANCORA QUI AD ASPETTARE VOI ALTRI! LA PROSSIMA VOLTA PORTO IL FUCILE !” Viste le velate minacce , decidiamo di saltare un ristoro, corriamo ancora sotto una pioggia battente, al ragazzo sono venute le branchie, io simulo uno stile libero per cercare il migliore assetto, il fungaiolo fa un pezzo di strada con noi e un pezzo di ricerca nel bosco… finora 5 garitule e 2 colombini.
Quindi dopo circa 4-5 ore noi del
fondo classifica arriviamo in fondo alla gara, dove un gentile signore di
origine calabrese, ci incita o meglio ci minaccia di andare veloci, non ho
capito bene cosa ci ha detto, ma di sicuro non era la ricetta del capriolo con
polenta, ci conforta solo l’ultimo cartello
DISCESA PERICOLOSA ATTENZIONE!,
Culate a ripetizione ma vediamo l’arrivo. Come di solito tanti applausi non tanto per le prestazioni, ma perché il nostro arrivo è un ”rompete le fila”, finalmente tutti possono andare nelle loro case.
DISCESA PERICOLOSA ATTENZIONE!,
Culate a ripetizione ma vediamo l’arrivo. Come di solito tanti applausi non tanto per le prestazioni, ma perché il nostro arrivo è un ”rompete le fila”, finalmente tutti possono andare nelle loro case.
Sul traguardo vediamo la
fidanzata del ragazzo, arrivata 2 ore prima, in lacrime , felice di vedere il
suo eroe che davano già per disperso.
Io
e il fungaiolo ci andiamo a cambiare, comprendiamo ora come funziona la tortura
della goccia, dopo 4-5 ore di “corsa” sotto la pioggia battente, non riusciamo
più a sopportare il rumore delle gocce in testa. Ci cambiamo completamente e
siamo pronti per raccontare le nostre vicissitudini ai posteri.
Il mio terzo tempo e il pranzo (gentilmente offerto dalla organizzazione della gara, sempre presente, attenta e disponibile) lo passo con i miei nuovi amici Orchi, brava gente, con la quale spero di passare ancora bei momenti insieme, racconto parte delle mie avventure, loro divertiti non credono ad un tale stato di insanità e soprattutto al tempo che ho messo per finire la gara, sinceramente non so quanto ci ho messo a finire la gara, ero troppo concentrato a godermi i paesaggi, la compagnia di coloro che ho incontrato e ad arrivare ultimo.
Iscriviti a:
Post (Atom)