Foto Bdc Alpignano Colle del Moncenisio
Da Roma a Parigi era bene tenere presente che il Moncenisio era "montagna asprissima dove si prendono gli uomini che portano le sedie".
Questi uomini, i Maroni, si arrampicano per le montagne come fossero state capre, senza curarsi del freddo né dei venti. Si poteva passare il Moncenisio solo d’estate e per salire e scendere dalla montagna erano necessari due uomini del paese che trasportassero i viandanti sulle sedie.....
(Itinerario d'Italia di Francesco Scotto edito nel 1761)
Dal racconto dell'OrcoPinoR
Era da tempo che sognavo la gita in bici da corsa da casa (Alpignano) al colle del Moncenisio in un sol fiato.
La storia del colle e' legata necessariamente alla storia del Piemonte e dell'Italia vi sintetizzo in breve:
- I celti i primi abitanti (preistoria)
- Abitato dalle tribu' dei Segusi sotto il regno di re Cozio, anno 2500 a.c.
- Carlo Magno usa il Colle per entrare in Italia, all'abazia di Novalesa affida il figlio Carlo Manno, 800 d.c.
- Napoleone usa il Colle per le campagne d'Italia e fa costruire la prima strada, 1800
- Costruzione delle fortificazioni del Malamot , anno1850
- Costruzione della ferrovia a sistema Fell poi abbandonata per il nuovo tunnel del Frejus, anno 1860
- il colle passa ai Francesi dopo il trattato della II Guerra Mondiale, anno 1947
Condivido il progetto della gita con tutti gli altri Orchi... ma solo uno ha l'ardire di accettarlo ... l'OrcoDavid.
Orograficamente Il colle separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie, il tragitto ci porterà a percorrere tutta la bassa Valle di Susa con la statale nr.24 fino a Borgone di Susa (To) per poi proseguire sulla statale nr.25 e procedere fino a Susa (To) (40esimo chilometro).
Da Susa la statale nr.25 del Moncenisio in 27km ci porterà al punto massimo di elevazione 2100 slm al Plan delle Fontainette, il nostro obiettivo.
Per un totale A/R di 135km e 1800 di dislivello Positivo.
L'allenamento per procedere alla gita, non mi manca e affronteremo il tragitto step by step.
Per verificarne il percorso e rendermi conto della distanza, anche se ben conosciuta, la domenica antecedente costringo la mia dolce metà, ad un gita al Colle con la scusa di provare il nuovo ristorante Le Savoie nuovo di zecca poichè costruito nell'autunno 2012.
Le Savoie è stato trasformato da Stalla e formaggeria in un tipico locale di montagna Savoiardo molto grazioso con belle vetrate sul lago.
In forse la partenza fino alla sera prima, sia per un problema idraulico in casa, sia per il meteo nuovamente incerto.
Per il meteo ringrazio S.Nimbus che insieme a S.Garmin, senza essere iconoclasta, ormai fanno parte dello speciale Pantheon de Gli Orchi Trailers ASD.
Inesorabile il mattino della gita... pioviggina, strade bagnate dall'acquazzone notturno e il cielo sull'alta Valle di Susa nero come un bicchiere di Guinness.
Io, ciclista della domenica, parto con :lo zainetto, gomma di ricambio, panozzo, barrette, maglie di ricambio, giubbotto antipioggia, gambaletti, capellino, miniasciugamano, guanti invernali, coprizaino ect.... l'OrcoDavid nulla a parte un antipioggia e la C.I.
Partenza 7.30 a.m.
L'Idea di fare il trenino da Alpignano a Susa riesce solo a metà, essendo le strade bagnate, chi fa da battistrada solleva con la ruota posteriore fastidiosi schizzi d'acqua... oltre ad avere naturalmente bici meno stabili. Ma la mia Olympia e la Scott di OrcoDavid si comportano bene e alle 9.00 dopo 1 ora e 30 minuti siamo a Susa.
Ci riforniamo di acqua che mescoliamo con potenti sali, si da evitare svenimenti prima della salita che con i suoi 1600D+ ci terrorizza non poco.
Affrontiamo con calma le prime durissime rampe che da Susa portano in quel di Giaglione, a mio parere il pezzo più arduo.
Traffico sulla salita che porta al Moncenisio scarso, ci superano, in tutto, una ventina di Harley Davindson di ritorno dal mega raduno mondiale a Roma lo scorso weekend.
Le Harley ci sfrecciano a pochi centimetri, rombi assordanti di mostri costruiti oltreoceano, cavalcati da bikers Nord europei emuli di culture altrui.
Ecco le prime Gallerie della ferrovia Fell costruita a metà 1800 e poi abbandonata causa la costruzione del nuovo tunnel del Frejus, passiamo il bivio per il comune di Moncenisio e siamo quasi Barcenisio frazione facente parte del comune di Venaus.
Da Giaglione le rampe si fanno meno importanti e con passo fermo si procede bene.
A Barcenisio 1500 slm, sosta per una barretta e fare il carico di acqua ... la salita è ancora lunga macano 600D+ e circa 10km.
Tengo sotto i controllo i battiti con il cardiofrequenzimetro, la voglia di spingere c'e' ma devo sempre ricordarmi che ci attende anche la via del ritorno per cui meglio procedere con passo costante senza strafare ... poi magari al ritorno...
Ecco dalla piana di S.Nicolao le rampe della diga al fine, a vederle dal pianoro sembrano inaccessibili, ma costruite in stile militare con pendenze sempre abbordabili le passiamo senza difficoltà.
Alla dogana francese un camioncino della Gendarmerie, il pianoro antistante l'Albergo Malamot quel mostro che tutti conosciamo, ebbene andando a verificare sul web viene dichairato come :Dall'esterno, mostruoso, dentro si sta benissimo
Quindi l'apparenza inganna, sara' da provare... non oggi, il nostro obiettivo è l'inarrivabile plan delle Fontainette ... e la fame comincia ad arrivare, mangerei anche la guarnitura della mia Olympia... ma ormai siamo arrivati, ecco la piramide ed ecco il lago e spunta anche un timido sole che accompagnerà il nostro spuntino innaffiato con un bel mezzo litro di birra.
Il bar ristorante scelto e' il Savoie, di recente costruzione (autunno 2012).
Nuvole minacciose arrivano dalla Vanoise, non c'e' il tempo nè per il sole nè per godersi la quota, ci tuffiamo in discesa sulla strada che porta a Susa su ottimo asfalto grazie alla manutenzione fatta per il Giro D'Italia 2013 e il divertimento stile GardaLand è assicurato.
A Susa ancora un caffè ed un gelato poi ci sciroppiamo i 40km mancanti come due veri passisti, alle 15.00 eccoci ad Alpignano.
Il Moncenisio per oggi è domato abbiamo onorato i Maroni.
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