domenica 2 giugno 2019

ValSusa Trail - Chiusa S.Michele(To) 2 Giugno 2019

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Dal racconto dell'OrcoTrainer


Quando il ”cazzeggio” su Facebook si unisce a riflessioni più profonde circa il tempo che passa, capita che una si ritrovi sulla pagina del Valsusa trail e pensi: “Cavoli, saranno secoli che non salgo fino alla Sacra di San Michele” e così eccomi intenta a guardare quali distanze vengono proposte!
42km -hero- ecco, perchè un po’ eroe devi esserlo per cimentarti in una prova del genere! Vado avanti a leggere...
21km...ci penso un pochino di più, sebbene non sarebbe la prima volta in cui mi cimento in una distanza del genere, non mi sento del tutto pronta...sarà per la prossima
9km -trail verde- eccoti qui! Trovata!

La gara è il 2 giugno nella prima giornata (finalmente!!!) di sole dopo settimane di tempo becero e pioggia; ho pure convinto la prole a venire ad aspettarmi all’arrivo, per cui sono felice. Io. Vi lascio immaginare la gioia di due adolescenti nell’essere buttati giù dal letto la domenica mattina...
A farmi compagnia in gara Massimo ed Andrea, i due soci con cui corro. Max è una garanzia: parla  e dice cavolate rendendo meno pesante la salita e mi rifila qualche dritta in discesa cosicchè i miei figli non debbano venire a raccattarmi col cucchiaino in fondo a qualche scarpata! Andrea è quello serio del gruppo ogni tanto, guardandoci, ha lo stesso sguardo che aveva la mia maestra dell’asilo quando ne combinavo una delle mie...
            La partenza è puntualissima e vede schierati sulla linea sia i partecipanti del trail verde che quelli della 21km, 10 minuti dopo partiranno cani e padroni per la dog endurance.
            I primi due km sono divertenti, veloci ed in discesa, ci portano a Sant’Ambrogio, dove poi inizierà la salita attraverso la mulattiera.

 Il sentiero è pulitissimo, largo e all’ombra quanto basta per non farmi stramazzare al suolo per il caldo; sono 3km di salita ripida, ma non esageratamente, così posso vedere le cappelle della via Crucis che mi fanno compagnia lungo il percorso. Mi ritrovo a pensare che ‘sta salita ricorda parecchio il tratto iniziale del Musinè e comincio ad immaginarmi, dietro ogni curva, di veder spuntare la cappella di Sant’Abaco, che non appare, ma dopo un paio di km ecco la frazione di San Pietro, ai piedi della Sacra. Alzo lo sguardo ed eccola lì, maestosa ed imponente, forza, 1000 metri ancora e ci siamo. Ogni tanto c’è anche un leggero venticello che scongiura una mia prematura dipartita sul Monte Pirchiriano.
            Finalmente la cima! Chissenefrega, tiro pure fuori il cellulare e faccio una foto al volo perchè è davvero uno spettacolo (ehi, l’ultima volta che sono arrivata fin quassù Cossiga era presidente della Repubblica, per cui ci sta che voglia immortalare il momento). Bevo al ristoro, un po’ di sali. Solo a me ricordano il Biochetasi? Li trovo sempre buonissimi comunque...
Giro intorno ai resti di fronte alla Sacra ed inizio la discesa...che spettacolo!!! Puro divertimento, 4km corribilissimi: torno ad avere 10 anni quando con mio padre “tiravamo giù” dritto dal Musinè. E’ un attimo, in un niente mi ritrovo a leggere il cartello “Ultimo Km” e la didascalia piccolina che dice “...se sei arrivato fino a qua...”
Gli ultimi mille metri hanno qualche lieve salita, ma la voce dello speaker è sempre più vicina e dietro ad una curva spunta pure il figlio n.2 che mi accompagna fino al traguardo.
Giornata splendida, tempo bellissimo e gara ottimamente organizzata. Mi resta l’immagine di tanti volti sorridenti e volontari gentilissimi, un’esperienza da ripetere sicuramente, magari facendo 21km!




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