domenica 22 settembre 2013

Monviso Via Normale 19 Settembre 2013

Foto Monviso Via Normale

Dal racconto dell'OgreExtreme
19 settembre: MONVISO via normale per la parete sud dal Pian del Re
Domenica 15 settembre: giornata fredda e piovosa. Un flusso perturbato investe la nostra regione e le Alpi occidentali. Anche la zona Monviso  viene interessata dalle precipitazioni apportate da questa perturbazione  Sicuramente la montagna non sarà più in condizioni per almeno tutta la settimana
Nei giorni seguenti un forte vento con perturbazione al seguito apporta molta neve ma che per fortuna si ferma nella zona della Savoia. Martedì una giornata ventosa ma limpida  mi permette di osservare il Monviso da casa e con sorpresa noto che è praticamente pulito. Controllo le previsioni: giovedì viene annunciata una giornata calda e stabile.
Giovedì ore 7 40 Pian del Re : finalmente si parte per il Viso . La giornata è splendida e il divertimento e  lo spettacolo sono assicurati. Ora tocca solo a me.  Salgo veloce e essendo in settimana anche il consueto “traffico” di alpinisti per arrivare al passo delle Sagnette è scongiurato. Così in poco più di due ore sono al bivacco Andreotti. Supero il ghiacciaio, o meglio quello che rimane del ghiacciaio Sella e attacco la parte finale della salita per il complesso e articolato versante sud.

La salita mai difficile, ma da affrontare comunque  con le dovute attenzioni, permette di penetrare senza problemi nel cuore della montagna e in breve mi ritrovo sul breve passaggio della est a poche decine di metri dalla cima. Mi guardo intorno e sembra realmente di essere in cielo. Ancora una manciata di minuti e finalmente sono in vetta . Dopo 3 ore e venti minuti il vento gelido che spira ai 3841 metri di quota della punta del Monviso mi  accoglie con le sue folate. Che emozione ; il panorama lascia senza fiato, tutto è visibile dal mare ai grandi massici del Bianco , del Rosa, il Cervino , il Gran Combin.
Lascio passare l’emozione. Le foto di rito, due chiacchere con altri alpinisti un saluto e mi tuffo nella discesa, che probabilmente è la parte più impegnativa di questa complessa e lunga ascensione a questa montagna simbolo dell’alpinismo piemontese e non solo.

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