“Settembre andiamo è tempo di migrare.....
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare...” (Gabriele D'Annunzio).
Dal racconto dell'OrcoMami
Cosi scriveva il Vate e cosi abbiamo fatto noi. Lasciati i monti Piemontesi siamo arrivati al mare di Ventimiglia !
Dopo il Tuscany Trail di giugno, la crisi di astinenza da avventura in mtb si faceva sentire ed allora niente di meglio che percorrere iin MTB la famosa Via del Sale. Centotrenta (130) chilometri di sterrati, di sentieri, di single trek, di precipizi.
Oltre 3000D+ quasi tutti ciclabili per i più esperti e tanti bei panorami.
Solo per inquadrare la situazione ricordo che le “vie del sale” da sempre hanno svolto la funzione di strade di collegamento e di commercio, per chi portava oltre al sale anche l’olio e le merci d’oltremare dai porti della costa ai mercati della ricca pianura padana.
Partiamo di buon ora il sabato mattina dalla stazione ferroviaria di Limone Piemonte e subito iniziamo la salita che prima su asfalto ci porterà a Limonetto e poi su strada sterrata ci farà raggiungere le prime quote oltre i 2000slm del Fort Central, sullo spartiacque tra Italia e Francia
Si pedala bene su ampi sterrati con pendenze a volte molto forti, e gli splendidi orizzonti della catena delle Alpi liguri fino al mare. Tutto ciò ci fa, a tratti, dimenticare la fatica.
Nei tratti pianeggianti e nelle improvvise discese i chilometri corrono veloci sotto le nostre bici cariche. Colle della Perla, Colle della Boaria, Colle dei Signori e quanti altri toponimi si susseguono.
Diversamente che a piedi o correndo un trail, la bici ti permette di cambiare orizzonti molto repentinamente e ti fa sentire maggiormente il “senso” del viaggio.
Al rifugio Barbera un sosta, rifocillante, ci ritempra prima di affrontare ancora le salite che caratterizzano il pomeriggio del primo giorno.
Dopo il paesaggio cambia e siamo nel Parco delle Navette dove con lungo tratto veloce in discesa andiamo ad incrociare la ex strada militare Monesi-Tenda; al bivio si svolta a destra in salita e con una serie di tornanti si giunge al del Passo del Tanarello ,nuovamente in territorio francese. Ancora saliamo al Col Bertrand. Si prosegue poi su carrareccia via via sempre più pianeggiante, sino a raggiungere, infine, ai piedi del Monte Gray, l’omonimo passo da cui ha inizio la discesa che porta al rifugio Allavena. Discesa “ frullatore” causa un sede stradale invasa di pietre!
Qui pernottiamo dopo 2200D+.
In rifugio, si contrappongono gruppi di E-biker con le loro quasi-moto, con i gruppi, come il nostro, di biker-muscolari, cosi' ci chiamano oggi!!!
Il mattino seguente si riprende il viaggio, risalendo subito al Passo della Valletta, ameno e verdeggiante .
Poi dal Passo dell'Incisa inizia il tratto ben lungo (di parecchi km) di sentiero stretto e in molti punti esposto che obbliga quasi tutti a camminare tenendo per mano la bici.
Siamo sul mitico Sentiero degli Alpini. Sentiero tagliato nella roccia dolomitica per consentire a suo tempo alle truppe militari di transitare.
Certamente sono chilometri dove solo i più esperti biker (e nemmeno loro...) riescono a stare in sella ed io, ovviamente, scendo e con gran cautela mi trascino la mia fidata monoammortizzata in punti dove alla mia destra strapiomba una parete di 300D- di pietra calcarea !!!
Il top lo raggiungiamo il quel fatidico tratto (breve) ove, franato parte del sentiero, ci si affida ad alcune corde fisse a mo' di mancorrente con la mano sinistra e con la destra ti trascini la bici ... brr rrrrr.
Poi la possibilità di stare in sella riprende su sentieri sempre tecnici ma non più esposti.
Ancora qualche km un po' da brivido e poi eccoci al colle e Rifugio del Muratore, da dove lo sterrato la fa da padrone.
Siamo nell' entroterra ligure vicino al paese di Pigna e ora i km corrono bene in ambiente assolutamente non antropizzato, senza presenza di case in un alternarsi di vallette e di gallerie davvero amene.
Ecco che poi laggiù si intravvede improvvisamente la piana di Ventimiglia dopo aver ancora risalito qualche fastidiosissimo “bricco”, una discesa oltre 20km ci porta nel caos della domenica sulla costa ed al MARE !!
Si chiude qui questo gran bel tour in linea, ed anche quest'altra giornata di altre 8 ore di bici con meno disl di ieri, solo 1100D+ ma con gli occhi pieni di ”orizzonti “; con i polsi dolenti per le pietraie percorse in sella;con un po di sabbia tra i denti ma con tanta “suddisfasiun “.
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