domenica 30 settembre 2018
3° ediz Hipporun 1/2 Maratona Vinovo(To) 23 Settembre 2018
Sito Hipporun
Edizione 2016
Dal note Pacer 1h45' dell'OrcoSmigol
Domenica 23 settembre 2018 Hipporun, siamo alla terza edizione organizzata nei minimi dettagli dalla Podistica Torino e mi viene offerto di entrare a far parte del gruppo dei Pacers.
Curiosità e fierezza mi fanno accettare senza esitazioni e decidiamo di prendercela con calma, con un buon margine essendo alla prima esperienza. Meno male questa volta non mi prendo la pelle.
Accompagnerò i runners all'arrivo in 1h45'.
I Pacers li ho sempre utilizzati, ti permettono di non stressarti: non guardare sempre l'orologio e avere grosso modo la garanzia che arriverai nel tempo stabilito.
Esperienza vuole che in due occasioni i miei Pacers siano scoppiati, rientrati ai box , nel senso che si sono defilati ai bordi della strada per espletare alcune pratiche, quindi non dare mai nulla per scontato.
Il rituale inizia al mattino molto presto con la consegna delle canotte personalizzate (nome, tempo, passo).
Da quel momento si diventa branco e ci si muove insieme con riscaldamento compreso.
Prima dello start si agganciano i palloncini alla canotta e si parte per inserirsi in griglia. Ti senti osservato, stai per essere scelto. Un po' la responsabilità si fa sentire. Non corri per te stesso, non é un tuo obiettivo, é un obbiettivo di qualcun altro. Il passo deve essere sempre costante, non si può troppo giocare sui recuperi.
All'inizio non é facile tarare il passo e già i commenti da dietro si fanno sentire: ma il nostro obiettivo é prendere quelli di 1h40' ? Ma no, tranquilli siamo appena partiti... ma non stiamo andando troppo piano e poi dobbiamo recuperare e scoppiamo? E via correndo.
Un'occhiata con i tuoi compagni di palloncino due battute e si tiene il passo, la cosa migliore per tenere unito il piccolo gregge é disporsi uno in testa, uno in mezzo e uno a chiudere .
Non far perdere il passo ai ristori e agli spugnaggi passando acqua e spugne al gruppo che continua a trottare.
Il percorso é veloce con qualche svolta e uno strappo in salita sul cavalcavia attorno al 15esimo e qui che dobbiamo far tenere il passo senza rallentare troppo e poi via in discesa con un bella statalona di nero bitume che butta calore , penso che sia stata una delle giornate più afose e umide di settembre degli ultimi 30 anni.
Lungo il percorso La gente applaude timidamente e sempre tu pacer devi fare da clac e allora qualche impagliato accenna un battimani, un gridolino ma sempre con la solita compostezza sabauda.
Meno sabaudo chi alle rotonde sbraita con i volontari e con i vigili perché la strada é chiusa , per altro ho visto litigare un'automobilista con un volontario alle 8 perché non riusciva ad entrare nel centro commerciale e non era un esercente. Con quel passo si riesce a parlare mentre si corre, un pò di elastico per recuperare qualcuno che é rimasto indietro e tentare di rimetterlo al passo.
L'occhio sempre al crono, il lap automatico che ti bippa il passo medio, un'altra occhiata alle tue spalle e il gruppo é sotto controllo. Man mano che si procede con i km si raccolgono runners che forse hanno spinto troppo e il passo non é più fluido.
Tranquilli arrivano gli hippopacer orange, dai buttati dentro mettiti in scia manco fossimo al Giro d'Italia .
L'arrivo dentro l'ippodromo é particolare, unico è quel chilometro e il destino e la soddisfazione del pacer, forse, é arrivare da solo, scansarsi agli ultimi metri e spingere chi ancora ne ha un po' e rosicchiare qualche secondo.
I tre palloncini ,orange, pure quelli, arrivano insieme in 1h45' e una manciata di secondi.
Un abbraccio e i ringraziamenti da chi ti ha seguito sono belle soddisfazioni.
Siamo Pacers di qualità .
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