Stefano Pelloni, detto il Passatore (Boncellino di Bagnacavallo, 4 agosto 1824 – Russi, 23 marzo 1851), è stato un brigante italiano, attivo nella Romagna di metà Ottocento, il più efferato tra i briganti romagnoli. Fu ucciso nel marzo 1851 nei pressi di Russi dal sussidiario della Gendarmeria pontificia Apollinare Fantini. Il soprannome gli venne dal mestiere di traghettatore (o "passatore") sul fiume Lamone esercitato dal padre Girolamo; viene chiamato anche Malandri, dal cognome della donna che sposò un suo bisavolo.
Alla figura del Pelloni è intitolata la 100 km del Passatore, una competizione podistica che dal 1973 si svolge annualmente con partenza da Firenze e arrivo a Faenza. (Wikipedia)Dal racconto dell'OrcoBee
Ci sono gare che senti nominare dai corridori più esperti quando si comincia a correre.
Oltre alle classiche distanze arriva sempre, inesorabilmente, il momento in cui un corridore ti chiede:
“Hai fatto il Passatore?”
“No, di che cosa si tratta?”
“Come, non lo sai? 100 km di corsa da Firenze a Faenza. E' la gara più famosa sulle ultra distanze che si disputa in Italia, a fine maggio...”
A questo punto nel tuo cervello malato di masochismo si insinua un tarlo, che se ne può stare dormiente per molti anni ma che, se si continua con la corsa, viene inesorabilmente, prima o poi, risvegliato.
Nonostante gli Orchi prediligano montagne e boschi, anche molti di loro, a distanza mi citano il Passatore. E' una gara unica, assolutamente da fare, benchè sia tutta sull'odiato bitume.
Eccolo lì, il tarlo si risveglia e comincia ad essere nutrito di racconti e anedotti, emozioni, sensazioni di altri Orchi che hanno affrontato l'impresa. All'inizio 2015 si dice che OrcoSmigol e OrcoZoppo siano passati dalle parole ai fatti e si siano iscritti.
Con OrcoCiccillo e Ogredoctor l'intenzione ci sarebbe ma tentenniamo fino ad aprile, poi ci caschiamo, il tarlo ormai ha vinto...ci iscriviamo!
Un secondo dopo l'ultimo click sprofondo nel panico...100km! su asfalto!.Perchè l'ho fatto?
Spero in ultimo messaggio del tipo ma se proprio sicuro? Clicca qui per annullare questa scelta e per disiscriverti da tutte le gare fino al 2038...
Il tarlo adesso si ritira ed arriva il cugino, Taz il diavolo della Tasmania dei Looney Tunes che mi devasta di incertezze, ansia e preoccupazione.
Non ce la farai mai, mancano troppo pochi giorni per una preparazione ad una 100 Km, i tuoi compari di corsa hanno più esperienza ed allenamento, tu hai fatto al massimo una maratona ed il giorno dopo non ti muovevi più.
Ormai la frittata è fatta. Ogredoctor ci manda un programma che praticamente prevede che la vita sia votata alla corsa per i prossimi 55 giorni. Per la cronaca non rispetteremo neanche una riga di quella tabella...
Cominciamo però una serie di allenamenti con l'obiettivo di portare a casa l'impresa, sono allenamenti basati soprattutto sulla distanza, per abituare il corpo a lunghe ore di fatica. In poco più di un mese calcolo circa 350 Km di corsa, quasi la metà di quelli fatti nei 4 mesi precedenti. Il tempo però passa in fretta e siamo alla fine maggio, arriva presto il giorno della verità.
Il giorno prima della gara siamo in tre a scendere a Faenza perchè l'OrcoSmigol ne approfitta per una microvacanza a Firenze e OrcoZoppo ha dovuto a malincuore rinunciare per i postumi di una brutta caduta in montagna. Abbiamo una stanza in un b&b alle porte di Faenza che decidiamo di tenere anche per la notte in cui arriveremo a Faenza, a piedi.
Sabato 30 maggio 2015, la fatidica data è arrivata. Parcheggiamo la macchina in un piazzale a metà strada tra la stazione ferroviaria e l'arrivo della gara e prendiamo un bel trenino regionale che attraversa la splendida Valsenio ed arriva in tre ore a Firenze fermandosi in quasi tutti i paesi che toccheremo tra qualche ora. Siamo a Firenze alle 12.00, ritiriamo il pettorale e comincia una interminabile attesa pre gara piuttosto snervante, limitata solo dalla bellezza della città di Dante. Poco prima della partenza incontriamo anche l'OrcoSmigol in compagnia della moglie e di due amici con cui farà la gara.
Arrivano finalmente le 15.00, si parte. In pochi minuti, complice la calca e le vie strette perdo subito di vista i due amici Orchi. Nonostante gli sforzi di tutti e complice un primo ristoro molto confuso non riusciamo più a trovarci. Ammetto che l'idea di dover affrontare 100 km da solo mi ha provocato un po' di ansia. Per fortuna incrocio l'OrcoSmigol con cui scambio qualche parola. Con lui e con i suoi amici ci incontreremo di tanto in tanto. La strada fino a Fiesole sale piuttosto decisa, fa caldo e io decido di frenare ulteriormente l'andatura, salgo con calma e scatto qualche foto fino al primo scollinamento che avviene a 16 km dalla partenza.
Dal 16° km al 32° km la strada scende, prima più decisamente poi più gradualmente fino a Borgo San Lorenzo. E' un bel tratto, vario e abbastanza ombreggiato, me lo godo, i vari piccoli acciacchi della partenza sono spariti e mi sento bene, di fiato e di gambe.
Dopo Panigallia la strada ricomincia a salire, incontro per l'ultima volta l'Orcosmigol, allungo leggermente e mi preparo mentalmente alla parte di salita più dura che ci porterà in una quindicina di km al Passo della Colla, cima Coppi della gara.
Poco dopo Ronta, verso il 40° km scorgo due maglie rosse che mi sembra di riconoscere...sono loro!! allungo un po' il passo e raggiungo OrcoCiccillo e Ogredoctor. Rinfrancato nello spirito, finalmente in compagnia affrontiamo insieme, camminando gli ultimi km di salita. Sono quasi le 21.00, dopo 5 ore e 48 minuri di corsa siamo alla Colla di Casaglia, 913 metri slm. Ci cambiamo, beviamo qualcosa di caldo e siamo pronti per affrontare la discesa, nel buio dello splendido versante romagnolo dell'appennino.
Il Prossimo paese è Marradi, credo il paese più esteso d'Italia perchè vediamo il primo cartello a pochi km dallo scollinamento e poi si susseguono varie frazioni. Il capoluogo è quasi 10 km più sotto. Al 70° km e oltre continuiamo a vedere il cartello “Marradi”.
Dal km 65 al km 85 la strada scende ma con estrema gradualità, alternando anche alcune brevi risalite.
E' il momento più difficile. E' buio pesto, abbiamo già 8 ore di corsa nelle gambe e nella testa ed ai ristori (ogni 5 km gestiti da gentili volontari, chapeau!!) si fa fatica ad ingurgitare qualcosa.
Personalmente dal 70° all'80° km ho pensato più volte di ritirarmi, solo il fatto di essere in compagnia di altri Orchi mi ha fatto desistere dall'insana decisione.
Stringiamo i denti ed arriviamo a Brisighella, dicendoci che da qui mancano 12 km all'arrivo, come una corsetta serale per cui ci siamo trovati molte volte in questi ultimi mesi.
Dopo Brisighella la strada scende decisamente per un paio di km. La visione dei 90 km rinvigorisce soprattutto OrcoCiccillo che si mette alla testa del gruppo e come un novello Stefano Pelloni, conduce gli altri due briganti fino a Faenza, dove i tre taglieranno il traguardo dopo 12 ore e 45 minuti circa di fatica, sudore e sacrificio.
Adesso la fatica si trasforma per un attimo in gioia ed orgoglio, soddisfazione e compiacimento, è stata dura ma il Passatore è fatto!!
Ritiriamo medaglie e diplomi, premi e borse scattiamo foto e poi affrontiamo l'ultima grande impresa, 400 metri per arrivare alla macchina trascinandoci a fatica con almeno tre tappe intermedie per prendere fiato!
W il Passatore e W Gli Orchi!!
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