Classifica Cervino X-Trail 2014
Sito Cervino X-Trail
Edizione 2012
Dal racconto dell'OrcoJoak
Il Cervino X-Trail è sicuramente una gara dal forte richiamo. Sarà perchè porta il nome di una delle più belle montagne delle Alpi, oppure i suoi 55 Km e 4000 m di dislivello positivo che ne fanno una gara sicuramente impegnativa. Infatti, anche quest’anno si sono ritrovati al via alcuni tra i più forti atleti a livello italiano in questo tipo di competizioni. E i risultati parlano chiaro: 5.34 ore per coprire l’intero percorso da parte del vincitore è un risultato che si commenta da solo.
La gara parte presto la mattina e alle 7 è previsto il solito briefing per le ultime indicazioni su percorso, meteo, ristori, punzonatura, ecc.
Abbiamo quindi scelto di pernottare in zona per evitare l’ulteriore fatica di una levataccia nel cuore della notte. L’alberghetto che ci ha ospitato a Valtournanche si è dimostrato modesto ma economico e confortevole e ci ha permesso di passare un sabato pomeriggio da turisti nella valle. Abbiamo iniziato con una visita alle belle Gouffres des Busserailes una sorta di grotta/orrido scavato nella roccia da un torrente che si infila impetuoso nella montagna dove cade in una fragorosa cascata tra rocce nere levigate nel tempo dalla forza dell’acqua.
Ma non potevamo mancare di far visita a Cervinia nei luoghi dove, meno di un anno fa, Kilian Jornet stabiliva il nuovo record di salita e discesa dal Cervino, record che per 18 anni era rimasto imbattuto dopo l’expolit di Bruno Brunod nel 1995!
La gara.
Dopo un breve tratto pianeggiante rivolto verso il fondovalle che serve giusto da riscaldamento, si attacca subito la salita allo Zerbion che, con i suoi 1700 m di dislivello, rappresenta il salto più impegnativo di tutta la giornata. Raggiunta la vetta si ridiscende verso il lago Croux dal quale riparte la salita verso il monte Tantanè. La discesa ci porta alle sorgenti Foresus dove è posizionato il cancello delle 10 ore e di qui si risale al Col di Nana che rappresenta il terzo e ultimo salto della gara. Quest’anno al santuario di Clavalitè gli organizzatori hanno deciso per un cambio di percorso: invece di proseguire in cresta verso il colle di Cheneil, cresta franosa e ritenuta troppo pericolosa, siamo scesi verso Cheneil (località) per poi raggiungere il lago di Lod e di qui iniziare la discesa verso Chamois e finalmente Antey Saint Andrè traguardo finale della gara.
La stanchezza della giornata è stata sicuramente ripagata dalla bellezza del percorso, sempre vario e mai monotono con l’alternarsi di laghi, alpeggi, foreste di larici ricoperte da una fioritura di rododendri veramente spettacolare, torrenti e prati.
L’unica cosa che ci è mancata è stata una bella vista sul Cervino a causa dei nuvoloni scuri che si sono rincorsi per tutta la giornata. Ci siamo comunque consolati per aver scampato i possibili acquazzoni estivi. Sarà per la prossima volta!
Nessun commento:
Posta un commento