Dal racconto dell'OgreExtreme
Ogni occasione è buona per consumare le suole delle scarpe da corsa e così anche nel lungo ponte tra Pasqua e il 25 aprile riesco a sfruttare il soggiorno al mare con la famiglia nel migliore dei modi. Siamo alloggiati a Mandelieu-La Napoule ovvero ai piedi del massiccio dell’Esterel e anche a lato della famosa città di Cannes, luogo mondano di portata mondiale, ma per me è ben più importante la vicinanza all’Esterel.
Conosco il parco discretamente bene per aver partecipato nel 2010 alla 4^ edizione del Trail Balcon d’Azur e per altri soggiorni che mi hanno dato l’opportunità di percorrere le numerose piste forestali e i single track di quest’area protetta.
Così anche in questi giorni “marinari” per non perdere le consuetudini sveglia alle sei e alle sei e trenta si parte di corsa per godere dell’aria fresca, dei profumi intensi della primavera e dei colori dell’alba che rendono unico questo angolo di costa Azzurra.
Valloni, piccole gorges, creste panoramiche. Salite lunghe ma dislivelli contenuti, mai brutali, solo qualche strappo affatica oltre modo le gambe, ma la successiva discesa permette un facile e immediato recupero. I chilometri scorrono via velocemente con una piacevole alternanza di salite, discese e se si vuole anche di brevissime arrampicate sulle guglie rossastre che contornano il col du Monge.
Senza meta e senza nessun programma per quattro giorni ripeto questo rituale. La mente libera e le gambe leggere mi permettono di assaporare appieno il solo piacere del gesto della corsa tra mare e cielo.
C’est le plaisir, c’est le trail running .
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