Classifica Sunset Running Race 2014
Sito Sunset Running Race
Dal racconto dell'OrcoPinoR
Quarta edizione per la 'Gara di corsa al tramonto'' organizzata da Italia Triathlon dell'affiatato duo
Alberto Rovera e Davide Nerattini.
Quest'anno le iscrizioni hanno fatto boom, con ben 300 iscritti, sarà stato l'innevamento eccezionale, sarà il successo delle gare sulla neve, la location, il pacco gara, la presenza del mitico Olmo e del maratoneta Burifa ... non saprei spiegare.
Mi ritrovo qui nella conca di Prato Nevoso 1460 slm per via del pettorale omaggio elargito alla società Gli Orchi Trailers come premio al gruppo più numeroso al Trail Bianco di Cesana 2014.
Mai messo piede a Prato Nevoso la cui reputazione in parte rovinata dalle speculazioni edilizie degli anni 80', mi ha sempre tenuto lontano da questa località del cuneese delle Alpi Marittime.
Ma stavolta sono qui con due Orchi a mettere il naso e vedere di persona, senza pregiudizi,
Dopo aver percorso l'autostrada Torino-Savona a Mondovi si esce per salire su a Frabosa e poi a Prato nevoso.
Prima dell'abitato di Frabosa un tizio in bici con uno zainone alpino ci incuriosisce...Chi sarà mai quel matto con un carico simile sulle spalle?...Vuoi vedere che è Nico Valsesia quello che ha fatto Genova-Courmayeur in bici e poi di fila è salito sul Monte Bianco. In quell'impresa si è sciroppato 300 km in bicicletta, 16 km a piedi e 4800 metri di dislivello fermando il cronometro sul tempo straordinario di 16 ore 35 minuti e 52 secondi.
Ci affianchiamo in macchina e...si è proprio lui, è partito stamattina da Borgomanero per arrivare a Prato Nevoso dopo 260 km di strada in bici ed essere stasera al nastro di partenza della Sunset Running Race (per la cronaca 15 classificato).
Arriviamo a Prato Nevoso e il piazzale è pieno in ogni ordine di posto, sembra di essere catapultati negli anni 70' al tempo della VALANGA AZZURRA quando lo sci di pista lo praticavano in tanti.
Neve abbondante, la conca piena di famigliole con i loro vitelloni accuditi e seguiti come solo le mamme italiane sanno fare (una vera disgrazia nazionale).
Tastiamo la neve, le temperature alte d questo fine inverno l'hanno fatta diventare una pappetta, la gara si prospetta come una faticaccia anche su questa piccola distanza di 10 km e 500d+
Dopo esserci cambiati ci scaldiamo sulla prima rampa dopo la partenza e già dopo pochi metri di dislivello si può ammirare lo scempio edilizio del luogo che lo fa tanto assomigliare ad un eterno paesino da presepe natalizio.
Nella conca si accumulano i gas di scarico prodotti da gatti delle nevi, motoslitte, Bar, ristoranti ect... un vero inferno, ciliegina sulla torta la musica pre-gara sparata a palla.
La partenza puntuale, senza chip alle 17.30 e la rampa iniziale da infarto al miocardio, il defibrillatore lo avranno i maestri di sci?
La pista però è capiente ed i 300 runners non fanno fatica a prendere la posizione più consona per il resto della gara.
Dopo la prima rampa si procede in fila indiana, e questo variopinto serpentone corre con il sole che tramonta alle spalle del Monviso. Bella immagine che fa scordare le brutture e la cacofonia della conca.
Più si sale più la neve è dura e si corricchia bene. Il punto più elevato toccato dalla gara è il Rifugio Balma a quota 1870 slm.
Dal rifugio con un bel giro ad anello tra impianti di risalita (che orrore) si ritorna tutto in discesa a Prato Nevoso.
Discese ripide, dure e faticose con la neve macinata dal centinaio di runners davanti a me.
Il sole cala lentamente, non ho avuto bisogno della frontale che mi fasciato la testa per tutto il percorso, come fossi un Kamikaze giapponese.
Subito dopo la gara le premiazioni all'aperto ,con qualche problema a stilare le classifiche causa mancanza chip.
Tutti, non aspettiamo altro che andare a prendere posto in una delle pizzerie messe a disposizione
dell'organizzazione per il pizza party insieme al gruppo di runners Segusini e Canavesani,
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