Dal racconto dell'OrcoPinoR
Già dal mese di maggio del 2013 abbiamo pensato di organizzare per Gli Orchi Trailers un Trail autogestito in quota, a km zero.
La scelta cade sulle montagne del parco naturale dell'Orsiera Rocciavre'.
La proposta iniziale è dell'OgreDoctor condivisa da tutti visto che molti già conoscevano la magnificenza dei luoghi.
Il percorso sarà un anello perfetto con partenza dalla località Travers a Munt sopra il comune di S.Giorio di Susa (To), ecco i punti di riferimento più salienti:
- Paradiso delle rane
- Rifugio Amprimo
- Pian del Roc
- Rifugio Toesca
- Sentiero nr.510 per il colle del Sabbione
- Sentiero nr.338 per il colle di Malanotte
- Colle di Malanotte
- sentiero nr.508 per il Pian delle Cavalle nel Vallone del Gravio
- sentiero nr.506 per il Rifugio Gravio
- Paradiso delle Rane dove e' previsto il pranzo finale
Il percorso si sviluppa in circa 20km e 1500D+ toccando il punto più alto al colle di Malanotte a quota 2582 slm. Questo il trail autogestito per gli Orchi piu' grandicelli, mentre per gli Orchetti, i figli degli Orchi e famiglie guidate da OrcoMagoo, seguiranno il percorso che dal Paradiso delle rane porta al Rifugio Gravio e ritorno.
21 i partecipanti tra Orchi, Orchetti e famigliari.
Partenza per Gli Orchi alle 6.00 mentre per gli Orchetti alle 8.00
A questo Trail partecipa anche il nostro decano OrcoLoris che si cimenterà in questo spendindo percorso.
La giornata metereologica si prospetta buona ed anche i colli, dopo le informazioni chieste al rifugio Toesca, si presentano valicabili con piccoli nevai ancora in fase di scioglimento dopo l'intensa attività nivologica della passata primavera.
La partenza dalla località di Travers a Munt a quota 1200 slm, a passo leggero e senza fretta.
Ecco subito il Paradiso delle rane con la sua struttura ricettiva in stile alpino, appartenente ad un privato ma in gestione all'ente Parco Orsiera Rocciavre.
Antistante il laghetto artificiale, alimentato da due piccoli immissari e scaricato su un torrente da un piccolo emissario.
Credo debba essere simpatico la sera ascoltare il gracidio delle rane, ma non so realmente se ne sia pieno.
Mi raccontava Daniele che anni addietro qualche mattacchione aveva immmesso dei Lucci che si erano pappati tutta la fauna ittica del laghetto, i Lucci avevano raggiunto la lunghezza di un metro...sono stati poi catturati e credo finiti in padella.
L'allegra comitiva procede verso il conosciutissimo e antico (costruzione del 1937) Rifugio Amprimo in località Rio Secco e il suo bel pianoro dove le domeniche d'estate si fa fatica a trovare un metro quadro
dove fare il picnic, ammesso che si riesca a respirare visto che tanti accendono fuochi per fumosissimi e personalissimi barbecue.
A tirare il ritmo, davanti a tutti l'inossidabile Orcoing e OrcoRoccia, alle retrovie OrcoCamola, il decano OrcoLoris e OrcoPaolo che oggi saranno da supporto al nostro decano.
Prima di arrivare al Rifugio Toesca ecco ancora evidente la valanga che ad inizio primavera ha sfiorato il rifugio, una grossa lingua di neve rimasuglio evidente della potenza degli elementi.
Una veloce fermata al rif.Toesca (costruzione del 1923) a quota 1700 slm al Pian del Roc cosi nominato per un grosso ed evidente masso residue dell'antico ghiacciaio, i gestori sono fuori dal rifugio, ci osservano prendendo la loro colazione; ci chiedano che giro facciamo e dopo averli informati rieccoci in cammino verso il colle del Sabbione.
A differenza di quanto trovato nel 2009, adesso il sentiero nr.510 per il colle del Sabbione e' ben segnato da tacche rosse, ed e' impossibile smarrirlo, davanti a noi i monti punta di Mezzodi e L'Orsiera.
Rare lingue di neve fumiganti dalla differenza di calore, vengono aggirate dagli Orchi, non lontano sul sentiero che sale al colle del villano uno sparuto gruppo di camosci su lingue di neve ci osserva guardinghi.
Il colle del Villano è ancora carico di neve e la punta del Villano ancora non accessibile ai semplici escursionisti.
L'OrcoLoris e suoi due angeli custodi OrcoCamola e OrcoPaolo ci seguono a vista ed al colle del Sabbione ci ritroviamo tutti insieme.
Il colle del Sabbione permette di accedere al vallone di Malanotte ed a uno spendido pianoro con vista sul monte Cristalliera.
Al colle le foto di rito si sprecano, una sosta per rifocillarci, fornire informazioni sul percorso a due strani escursionisti torinesi che con abbigliamento e calzature inadatte dichiarano di voler salire sulla Cristalliera seguendo il colle superiore di Malanotte ... che Dio li conservi, siamo preoccupati per loro, sopratutto quando ci accorgiamo che il loro ristoro trattavasi di Simmenthal innaffiata, a dir loro, da un vino bianco simile al Cortese tagliato con Favorita.
Lasciamo gli escursionisti al loro destino e noi Orchi si procede con il sentiero 338 verso il colle di Malanotte dove arriviamo dopo una veloce corsetta attraverso rare lingue di neve.
Il colle di Malanotte pare sgombro di neve al suo culmine, solo un piccolo nevaio attraversato tra le cadute e le risate generali.
Piu' in basso al colle, causa le zone d'ombra ecco il vero nevaio che i più coraggiosi affrontano spigliati mentre i più cauti lo aggirano senza problemi.
Il gruppo adesso si divide in due, attardati il gruppo con il decano e piu' veloci gli altri... abbiamo un appuntamento con i famigliari al Paradiso delle rane per le 13.00 e occorre muovere in fretta le gambe.
Al Pian della Cavalle sul sentiero 508 piccoli torrenti senza ponticello sono da attraversare a piedi nudi, un'acqua gelata che intorpidisce i piedi ma che si rileva tutto sommato assai divertente. Il gruppo con il decano non ci raggiunge seppur l'attraversamento dei due fiumiciattoli ci ha rallentato.
Inforcchiamo adesso il sentiero 506, mai banale in discesa, che ci conduce diritto diritto al rif.Gravio, prima di arrivarci eccoci venire incontro L'OrcoMagoo che dopo aver portato al Rifugio Gravio gli Orchetti ci viene incontro per proseguire con noi la discesa.
Dal Rifugio Gravio, posto in una splendida posizione tra un bellissimo bosco di pini e un torrente da sogno, il sentiero è tutto corribile e procede veloce al Paradiso delle rane.
Ma gli Orchetti e le loro mamme dove sono, qui al Pardiso delle rane neanche l'ombra...sembrano inghiottiti dalla fortesta di Fangorn.
Le ipotesi possono essere due o sono andati a curiosare al rif.Amprimo oppure hanno sbagliato un bivio, tra l'altro mal segnalato, e sono finiti in località Andret. Dopo alcune telefonate ci accertiamo che gli Orchetti si trovano ad Andret e li andiamo a recuperare con i mezzi a motore.
A questo punto, mancano al rendez-vous per il pranzo finale che suggellerà questo Trail autogestito:
- OrcoGabry con una lieve contusione e OrcoDavid
- Il gruppo con il Decano composto da OrcoLoris, OrcoCamola e OrcoPaolo
Ma quando disperavamo di chiudere in bellezza questa giornata, ecco che tutti gli Orchi mancanti si presentano al Paradiso delle rane.
Complimenti speciali a l'OrcoLoris e specialissimi ringrazziamenti ad OrcoCamola ed OrcoPaolo.
Terminiamo questo indimenticabile trail autogestito al Paradiso delle rane con la tavola apparecchiata per 21 persone davanti al laghetto antistante alla struttura ricettiva che fa da Bar trattoria con il seguente menu:
-Insalata russa
-Insalata di toma al timo
-Coste ripassate con fagioli e peperoncino
-Quiche di cipolle
-Lardo
-Pasta al forno pasticciata
-3 tipi di torte
-Strudel
-Vino
-Caffè
-Grappa
Dal racconto dell'OrcoIng
ISCH BIN
EIN BEARLEENEER
Ricorre proprio in questi giorni il 50° anniversario della visita di J.F.
Kennedy in Berlino.
Questa martoriata
città uscita distrutta da una terribile guerra, pur nella sua qualità di città franca, era
stata inglobata dalla Unione Sovietica nel novero dei suoi
possedimenti della Germania dell’Est.
Risale infatti al 1961 la costruzione del muro che recintava
materialmente tutta la
parte Ovest di Berlino , tanto da realizzare una vera enclave
chiusa su tutti i lati in territorio
Comunista.
Inizia allora il
famoso ponte aereo organizzato dagli Alleati per rifornire nel lungo inverno
Berlino Ovest, e proprio il 26 Giugno 1963 il Presidente Americano Kennedy si reca in visita nella Città per ringraziare
i suoi abitanti della gloriosa resistenza
opposta all’isolamento.
La stampa attuale cita il ricordo di quegli avvenimenti e
soprattutto mediante un’intervista dell’addetto dell’ambasciata Americana in
Germania, viene rievocata il discorso che
Kennedy fece ai Berlinesi e la genesi della sua arringa.
Inizialmente si racconta
che doveva iniziare con una frase di Martin Lutero :
“ Sono qui, sto qui e non potrebbe essere altrimenti” ma
visto che Kennedy rappresentava il primo vero Presidente
Cattolico, Egli ripiega
saggiamente su un concetto molto meno protestante ma sicuramente più
incisivo:
“Sono un Berlinese!”
La frase, in quel contesto da guerra fredda, trasmise a
quella città travagliata un enorme
impulso ed un riscatto dell’orgoglio di essere berlinese al centro degli aiuti
da parte di tutta la Comunità occidentale.
Essa ebbe un enorme effetto mediatico e viene ricordata
ancora oggi come un modello di appartenenza.
Lo stesso modello di appartenenza dimostrato in questa bella
giornata di sport da tutti i nostri soci
e simpatizzanti nel Trail Autogestito
del tour dell’Orsiera.
Lascio il racconto della gita all’OrcoPinoR che tanto si
è speso per l’organizzazione del trail, mi piace solo ricordare in questo
frangente lo spirito di amicizia dimostrato da tutti i partecipanti.
Una vera festa di sport, di gruppo e soprattutto di fatica
in un trail di una ventina di Km e con un notevole dislivello attraversi il
massiccio dell’Orsiera fino agli alti colli del Sabbione e del Malanotte.
In questo frangente, presente anche lo stesso Miletto del
Parco Orsiera Rocciavrè, mi è ritornato in mente il 1° trail dell’Orsiera
organizzato nel parco circa 13-14 anni orsono attraverso i 5 colli, forse uno
dei primi grandi trail su una distanza di circa 25 km e su un percorso
decisamente accidentato.
Oggi invece lo scopo è di trascorrere una giornata in
amicizia tra di noi, grandi e piccini,
velocisti e lumaconi, scalatori o discesisti.
Il colle del Sabbione ci ha visto riuniti affrontare la bellissima
traversata in quota al vicino colle della Malanotte, ma ha visto soprattutto
la felicità di Loris, di Gabriella, di
Paolo, del nostro Doc, della abnegazione di Andrea e quella di Enrico alle
prese con una parallela banda di Orchetti.
Beh, direi che anche noi potremmo fare nostra la celebre
frase di J.F.K con una più spontanea e
gradita :” anch’Io Sono un Orco” !
Ed il compendio di tutto ciò è stato infatti ritrovarsi , a tavola in riva al Paradiso
delle Rane dopo non poche peripezie e
soprattutto dopo essere stati sparsi per
tutta la valle del Gravio, con una
incredibile squadra di Bambini ognuno rigorosamente con la sua maglia da
Orchetto, a raccontarci delle nostre disavventure ed incredibilmente tutti
insieme.
Spirito di gruppo, di appartenenza ma soprattutto di
amicizia e di stima reciproca che ci ha fatto percorrere questi sentieri
appannaggio fino a qualche anno orsono di pochi
escursionisti.
Direi che tutto sommato abbiamo lasciato un tangibile segno della
finalità degli Orchi trailers ASD
Intesa come “Pratica dello sport in ambiente naturale con
particolare attenzione al podismo in tutte le sue forme ed espressioni”
Grazie a tutti per la bella giornata.
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