Dal racconto dell'OrcoDavid
Domenica 28 luglio è in programma, alla sezione di escursionismo del CAI di Orbassano, un’uscita al Grand Queyron, un bel 3000 in Val Germanasca.
Gli iscritti non sono molto numerosi, forse l’elevato dislivello (1350 m. circa) ha spaventato un po’ la gente, o forse qualcuno è già in vacanza.
In otto ci troviamo all’appuntamento antelucano delle 6 in quel di Orbassano, tra gli Orchi presenti oltre al sottoscritto c’è Giuseppe, già compare di corsa alla Tre alpeggi e di escursione domenica scorsa alla Becca di Nona.
Come al solito il gruppetto pseudo anarchico da me guidato impone la sosta colazione in quel di Prali (sulla strada è ancora tutto chiuso) ed alle 8 siamo già sul sentiero. Si parte dalle bergerie di Bout du Col, punto di partenza di numerose gite in questa bella e appartata valle laterale della Val Chisone.
Prima della sua connotazione turistica, la valle ha conosciuto una certa ricchezza dovuta alla valorizzazione delle miniere di talco bianco e di marmo. Ad oggi il talco viene ancora estratto in una miniera di Rodoretto, mentre è aperta per i turisti la Miniera Paola con un interessante visita di conoscenza (www.scopriminiera.it).
Fino a 2000 m. circa la caldazza umida ed opprimente ci fa grondare di sudore, poi l’aria si fa via via più fresca, purtroppo anche per effetto di nebbie e nuvolaglia che ci impediranno di godere dei bei panorami che si possono ammirare dalla vetta. Poco male, la salita avviene su un sentiero che sale gradualmente, immerso in boschi prima ed in prati poi. Prati che sono rigogliosi e ricoperti di ogni sorta di fioritura alpina, nel pieno della loro bellezza.
Raggiunto il col Frappier, a quota 2890 m. spariscono i prati ed una bella e facile cresta ci porta, in 20 minuti in cima al Grand Queyron (quota 3060 m.), che divide la Val Germanasca, la Valle Argentera ed il Queyras.
Foto di rito e breve sosta per mangiare perché, strano a dirlo, ma tira una simpatica aria gelida.
Il grosso del gruppo ha poi fatto ritorno direttamente alle macchine; una minoranza di noi, spaventato dal ritorno nella fornace di pianura ha pensato invece di bighellonare ancora un po’ sui prati di media quota e poi concludere con un meritato brindisi al bar della seggiovia di Prali.
Bella giornata in angoli poco esplorati e magnifici delle nostre vallate alpine.
W Gli Orchi e W la Montagna!
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