Sito ValSusa Trail
Sito Gli Orchi Asd
Dal racconto dell'orcoIng
Nel prossimo mese di Novembre prenderà il via Il nuovissimo
ValSusaTrail, creatura di Abate Gabriele con l'aiuto del suo vate Daniele Miletto allenatore della società podistica Gio' 22 Rivera pluridecorata squadra di corsa in montagna della Valle di Susa.
Quale migliore occasione l’invito di Miletto stesso agli
Orchi trailers ad una prova del percorso.
La partecipazione non è molto folta, visto il periodo denso
di avvenimenti di alto livello; il Trail
del Queyras, una più nostrana e
casareccia Biella - Monte Camino
dell’amico Mau Scilla, con l’aggiunta di
un pizzico di sana attività
semialpinistica, distraggono numerosi Trailers dalla partecipazione a questa prova puramente conoscitiva.
4 Orchi, invero un po’ acciaccati, si ritrovano verso le 8
del mattino in una sonnolenta Chiusa San Michele. Tipico paese della bassa
valle, abbarbicato alle pendici del Monte Pirchiriano e della Sacra
omonima, quasi a volersi difendere dalle
orde barbariche in discesa dalla vicina
Gallia e dal territorio degli Escartons.
Di barbari neanche l’ombra e se per questo neanche l’ombra
di un bar per degli assonnati podisti di
bassa quota.
Ma l’invasione è nell’aria e soprattutto sulle finestre.
Probabilmente Buzzati non avrebbe saputo rendere meglio
l’attesa dei Tartari nella sua Fortezza
Bastiani da parte del giovane Tenente Drogo.
Ovunque qui si teme l’invasione della Talpa Carolina ( o
forse Valentina?) che sbucando notte tempo dalle viscere del Sacro Monte
potrebbe arrecare rovinose incursioni
di manipoli di turisti francesi o di
frettolosi viaggiatori Business class
del nemico TGV.
Ma come nel Deserto di Buzzati la Fortezza Chiusana , svuotata di
importanza strategica difensiva, è rimasta solo una enclave arroccata contro la
Poderosa e Millenaria sacra.
In 8 trailers, 4 Degli Orchi e 4 del Giò Rivera , comunque
percorriamo tutta la pista ciclabile che in breve tempo ci porta al vicino gemello di Sant’Ambrogio,
dove per l’antica mulattiera sapientemente lastricata nel corso dei secoli
raggiungiamo velocemente, anche se con qualche affanno, la frazione di san
Pietro e il vicino colle della Sacra di san Michele.
Giro d’obbligo della punta della croce, sotto lo sguardo di
stupiti Boy Scout, e prossima sede del
primo ristoro della corsa, e ritorno al
colle stradale.
Discesa per il sentiero di ritorno per Chiusa San Michele
fino al bivio per la
frazione Basinatto.
A questo punto il percorso del giro lungo e quello breve si
dividono.
La frazione corta discende rapidamente fino in quel di
Chiusa, la lunga prosegue instancabilmente per Basinatto e le successive
frazioni di Bennatto e Folatone.
Il percorso lungo è un impareggiabile viaggio a mezza costa
sulla bassa valle con un panorama
indimenticabile su tutta la
catena del Civrari, Grifone e Lunella
fino a sua Maestà il Rocciamelone che sta perdendo rapidamente la sua bianca
livrea invernale.
Perfetto terreno da trail, quasi interamente corribile,
alla scoperta delle sue dimenticate frazioni da rivalutare e da bere, vista la
presenza di numerose fontane.
Solo in 2/3 affrontano l’intero percorso, gli altri più timorosamente si lasciano attrarre dalla
bellissima faggeta della parte alta
della sacra e dal perfetto sentiero di discesa tra le varie cappellette votive.
In particolare l’Arcangelo Gabriele ci ammonisce di respingere il Diavolo
tentatore dei trailers, consigliandoci, in caso di stanchezza, di raggiungere il paese sottostante.
Ancora un rapido giro sotto la Sacra e la bella
ferrata, meta oggi di numerosi
escursionisti e rapido rientro in Chiusa e la sua Chiesa , giusto in
tempo per partecipare alla funzione
Domenicale della sacra Messa cantata per risollevare lo spirito e la mente,
dopo il corpo.
Comincia la processione per le vie del paese, al seguito di
una coreografica banda musicale.
Ma è giusto l’ora di tornare anche se invero con grande
nostalgia delle ormai perse tradizioni della vita di paese.
Un ritorno al futuro per noi cittadini, ma soprattutto un
ritorno al futuro per la prossima, bellissima corsa Novembrina.
Anche i cartelli già predisposti sul percorso in modo
discreto, su supporto ligneo e lettere colore verde, rivelano un profondo
rispetto per l’ambiente.
Trail lungo, trail corto, non importa. L’importante è
esserci!
Giro molto sotto alla Sacra. Ci sono tanti sentieri bellissimi, peccato che quelli tracciati di giallo sono ormai abbandonati.
RispondiEliminaCe n'è uno che collega la mulattiera che sale da Chiusa alla Sacra con la frazione San Pietro di Sant'Ambrogio, passando per il Saut du Cin, cengia attraversata dalla ferrata Carlo Giorda.
Peccato che stia franando...
Comunque non posso essere che contento per questa iniziativa che valorizza i sentieri di queste splendize zone!
@Adriano
EliminaI Luoghi sono carichi di Storia:
-La Sacra di S.Michele
-Le chiuse di S.Michele
A novembre fare la gara http://www.valsusatrail.it/
sarà divertente.