lunedì 29 luglio 2013

Escursione Parco Naturale Monte Avic (Ao) 28 Luglio 2013

Foto Escursione Parco Naturale Mont Avic

Dal racconto dell'OrcoCamola
Domenica 28/07/2013 ore 15.00

OrcoCamola: Senti due righe sulla gita di oggi le scrivi tu?
OrcoJoak: Vediamo ... veramente a casa sono un po' nelle curve
OrcoCamola: Paolo hai voglia di scrivere tu qualcosa?
OrcoPaolo: Se vogliono sapere com'è andata la gita di oggi glielo racconto di persona

Ecco fatto. Liquidato.
Effettivamente Paolo ha ragione: se volete informazioni sul Parco del Monte Avic leggetele qui www.montavic.it

Scherzi a parte sul sito sopra citato potete trovare tutti gli approfondimenti su flora, fauna, relazioni delle escursioni comprese.

Possiamo solo dirvi di andarci perchè ne vale la pena.
Saliamo su ripidi tornati per raggiungere l’abitato di Veulla di Champdepraz (1300 m -) da dove parte la nostra escursione e dove lasciamo l’auto.
Capiamo subito che ci troviamo in un ambiente molto particolare: la borgata è estremamente curata in ogni particolare: la chiesetta, i vicoli, la fontana, i prati curati e i fiori ai balconi. Un vero gioiellino.
Ma la sorpresa è solo iniziata.
Tutto il percorso è stupendo e il sentiero curatissimo ci accompagna, in un alternarsi di boschi, torrenti, cascate, laghi e alpeggi. C’è ancora una straordinaria fioritura tardiva di rododendri e fiori alpini.
L'area protetta è unica nel suo genere in particolare per le rocce montonate e la presenza del Pino Uncinato (poco diffuso altrove).
Siamo partiti con l'intento di fare un lungo giro ad anello denominato il 'Tour dei laghi di Champdepraz'  sui sentieri 5c e 6 (vedi relazione sul sito) ma il brutto tempo ci ferma al Gran Lago. Non ci fidiamo a proseguire nonostante i leggeri piovaschi si alternano a sprazzi di azzurro.
Al Gran Lago una bella scarica di grandine e poco prima un lampo ci fanno capire che continuare su pietraie più in quota non è molto salutare.
Non importa, anzi meglio così torniamo e facciamo il giro al contrario.

Dal rifugio Barbustel a salire si incontrano i 4 laghi principali che sono l'emissario uno dell'altro. Lago Bianco, Lago Nero, Lago Cornu e Gran Lago.
Quest'ultimo è il secondo lago naturale della Valle d'Aosta per estensione.
Vicino al Lago Cornu si possono vedere due pini cembri dichiarati “alberi monumentali”.
Tutto il percorso è molto vario, si passa da angoli bucolici, a paurose rocce mastodontiche.
A proposito di queste ultime abbiamo scoperta la grande roccia dalla quale fuoriescono gli orchi (valdostani).
I gestori del rifugio Barbustel sono gentilissimi e nonostante il fresco e i vestiti bagnati una birra ce la facciamo ugualmente.
Rientriamo a Veulla: il GPS indica 24,5 km.
Siamo tutti molto soddisfatti e rientriamo verso la calura della pianura con negli occhi ancora gli splendidi scorci che abbiamo potuto ammirare. Da rifare!
Durante il cammino è stato bello parlare e ridere degli impegni sportivi imminenti (Sierre-Zinal e WMG 2013).

Se non ci complicassimo la vita non saremmo Orchi. Evviva!

Gli Orchi Camola, Joack, Paolo


Nessun commento:

Posta un commento