Sito AronaMen
Edizione 2015
Dal racconto dell'OrcoGriso
A poco più di un anno dall’esordio nel mondo del triathlon, eccomi ad Arona alla partenza della mia seconda gara su distanza mezzo ironman. L’Aronamen è una gara piuttosto conosciuta, solo gli starters uomini sono 425, più le donne e le staffette. L’organizzazione è comunque ottima e non si percepisce mai un senso di sovraffollamento. La sera prima della gara ha piovuto, le temperature si sono abbassate, ma le previsioni per la giornata sono buone, quindi le condizioni per gareggiare sono ideali.
Parto nella seconda batteria uomini, tra i neofiti come me, circa 250 concorrenti, alle 6.55 del mattino. Sono un nuotatore piuttosto discreto e solitamente parto tra le prime file e ci rimango per tutta la frazione, ma questa volta non ingrano bene la partenza, le braccia sono pesanti, i movimenti poco fluidi, e parecchi avversari mi passano sopra tra gomitate e calci. I giri di nuoto da fare sono 2, con uscita all’australiana (tra un giro e l’altro si esce dall’acqua, si fa qualche metro di corsa e si rientra per iniziare il secondo giro). Rientrato in acqua qualcosa si sblocca: ho ancora tutte le energie, le braccia iniziano a remare come si deve, gran parte degli avversari probabilmente sono partiti troppo forte…recupero posizioni durante tutto il secondo giro, sorpassando anche qualcuno della prima batteria, partiti 5 minuti prima, ed esco dall’acqua tra i primi 20 della mia batteria.
Tra l’acqua e la zona cambio con la bici ci sono circa 500 metri da percorrere, una distanza più lunga del solito. Tolta muta, cuffia e occhialini, prendo la bici e si inizia la frazione ciclistica, conosciuta per essere particolarmente impegnativa in questa gara. Qualche crampo nei primi km per il cambio di movimento, anche qua le sensazioni iniziali non sono delle migliori…inizio a percorrere i primi 35km, che sono in piano con qualche lieve saliscendi, un po’ demoralizzato. Ma il morale mi sale quando guardo il contachilometri: nonostante la sensazione di gambe pesanti, i primi 35km sono finiti in meno di un’ora, con una media dei 37km/h! Adesso inizia la lunga e dura salita, che mi ricorda un po’ un colle Braida da Avigliana leggermente allungato: un primo strappo di 6km con 500m di
dislivello, un paio di km di discesa veloce, e di nuovo salita per altri 650 metri fino alla vetta. Iniziando la salita mi prende un po’ il timore di aver tirato troppo in pianura, avrò ancora le gambe per salire? Le paure fortunatamente svaniscono subito: i mesi di allenamenti in salita stanno dando i loro frutti, mi sento leggero, agile, il respiro regolare; supero decine di avversari, prima volta che succede, di solito in bici ho sempre perso posizioni! Arrivato a metà della salita mi sento ancora bene, decido di assecondare le mie sensazioni e aumento ancora un po’ l’andatura fino alla fine della salita al 67° km, guadagnando ancora qualche posizione. Ultimi chilometri di discesa fino alla zona cambio, in cui riesco anche a godermi il bel panorama sul lago Maggiore, ed eccomi pronto ad iniziare la mezza maratona.
La frazione di bici è andata fin troppo bene, 32km/h di media, mai andato così forte in bici…avrò ancora le energie per correre ad un ritmo decente?
Come spesso faccio, parto correndo senza guardare il GPS, regolandomi solo con le mie sensazioni. Mi sembra di andare bene, mi sento leggero ed elastico. Al terzochilometro do una sbirciata al mio passo: ho corso 3km sotto ai 4:10/km, un pò troppo forte rispetto ai programmi; rallento leggermente anche se mi sembra di averne di più, ma so per esperienza che la mezza maratona diventa lunga nel mezzo ironman.
Il percorso è un giro di 5,1 km da ripete per 4 volte; un po’ ripetitivo ma comunque piacevole, costeggiando il lago ed entrando per il giro di boa nella piazza centrale del paese, piena di gente a fare il tifo. Il caldo inizia a farsi sentire ma le docce lungo il percorso e le spugne distribuite negli abbondanti punti ristoro aiutano a mantenersi freschi. Riesco a mantenere un’andatura costante per quasi tutta la frazione, finendo i 20,5 km della frazione in 1h 29’. Con mio grande stupore sono tra i primi 50 in classifica (49°), superando con ampio margine il mio personale obiettivo di chiudere in meno di 5h (4h40’59”). Sono addirittura davanti alla prima delle donne elite di oltre 2 minuti.
Chi fa sport di endurance sa bene che ci sono le giornate si e quelle no…oggi per me è stata una giornata perfetta, riuscendo a dare il massimo a livello fisico senza massacrarmi e soprattutto divertendomi lungo il percorso!
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