Sito Asinara Ultra Trail
Dal racconto dell'OrcoYogini

Era il modo migliore per coniugare le vacanze con una gara in un luogo incantevole e decisamente selvaggio.
Dopo aver dormito a Stintino, alle 4 prendiamo il traghetto con gli organizzatori e gli altri partecipanti della gara più lunga (solo in 19, di cui 7 donne, mentre il numero maggiore si distribuiva per le distanze più corte). Partenza prevista alle 5 da quello che era il carcere di massima sicurezza di Fornelli, ma posticipata alle 6 per poter usufruire solo delle luci dell'alba, evitando così l'utilizzo della frontale.
I primi chilometri sono molto veloci, già immersi nella fauna locale: asini, cavalli, capre, mufloni, persino due cinghiali.

Dopo 20 km ecco i primi dislivelli, ma fino al 50° km circa, al Faro di Punta dello Scorno, il punto più a nord dell'isola, il percorso è ancora scorrevole, non troppo complicato, su carrarecce che lambiscono calette meravigliose. Di qui si sale verso la vetta dell'isola.

da inventarsi tra le rocce di granito di varie dimensioni, erose dalle intemperie, con la difficoltà di trovare le fettucce in mezzo alla vegetazione sempre folta.
Questo terreno prosegue quasi fino alla fine, a parte un breve tratto di raccordo nell'unica strada percorribile da mezzi motorizzati, compreso un vero muro verticale affacciato sul mare, a prova di vertigini.
Fortunatamente la giornata è stata non troppo soleggiata e calda, mitigando in questo modo le già tante difficoltà. La felicità del mio arrivo, dopo oltre 13 ore di fatiche, è stata completata dal mio 3° posto, unito alla vittoria di Stefano.
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