lunedì 30 maggio 2016

Trail del Monte Soglio Forno Canavese(To) 28 Maggio 2016

Classifica Trail Monte Soglio 2016
Sito Trail del Monte Soglio

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Edizione 2012
Edizione 2011
Edizione 2010

Dal racconto dell'OrcoNauta


Partenza ore 6 in una mattinata dal cielo velato e temperature che fanno presumere una giornata caldo/umida.
Al via i circa 200 concorrenti pronti ad affrontare la lunga fatica, ognuno con le proprie aspettative.
Personalmente, oltre un po’di normale tensione, mi sento bene e 3,2,1 e si parte.
La prima parte, salita verso il Mulino val poi Santuario del Milani al 10 km e primo rifornimento tutti abbastanza corribili.
Verso il tredicesimo chilometro la prima vera salita impegnativa Al monte Canauta’. Passato il monte si scende, e fino al trentesimo chilometro, si  attraversano dei bellissimi boschi di faggio in un percorso decisamente veloce e chi più ne ha più ne metta.
Fino a qui tutto bene, ma la parte più impegnativa deve ancora cominciare e in effetti e da qui che comincia la prima salita “vera” che porta in località Nero di Alpette dove si trova il terzo e sempre ben fornito punto di ristoro.
Dopo il breve stop subito un bel ”muro” di circa 200 metri di dislivello ed è anche la parte che introduce alla salita che porterà alla vetta del Monte Soglio.
Purtroppo su questa salita sono entrato in una profonda crisi psico/fisica (immagino che qualcuno sappia di cosa si tratta) che mi ha accompagnato fino alla vetta del Soglio.
Ho dovuto stringere i denti e scacciare diversi cattivi pensieri, ma fa parte del gioco, non è vero?
Dopo la vetta, dove il tempo è cambiato, con nuvoloni che annunciavano l’arrivo di una perturbazione, fresco e qualche goccia di pioggia, si cominciava un tratto decisamente tecnico che si sviluppava su un sentiero tra erba rocce rododendri e saliscendi a volte discretamente esposti.
Dopo questo passaggio ho cominciato a superare un po la crisi ed ecco che comincia la lunga discesa verso piano Audi, inizialmente molto tecnica e via via più corribile.
Arrivati a Piano Audi sono passati 54 km ci attende un ultimo ristoro per riorganizzare le energie rimaste per gli ultimi 12 km con un’ultima salita impegnativa e la discesa finale che porta nel centro del paese e finalmente al sospirato arrivo.
E’ fatta.
Il percorso è molto vario tra boschi splendidi boschi di faggio, pascoli, torrenti prati tempestati di narcisi e paesaggi di alta montagna.
L’organizzazione l’ho trovata impeccabile e il percorso molto ben segnalato e assistito ed io sono stracontento di avere concluso questa gara EVVIVA.
E bravi tutti dai primi agli ultimi.

dal racconto dell'OrcoMami
Sentieri – musica – birra!!  Questo  era   la promessa   che  si  leggeva  sulla  pagina  del  sito  della  gara e  quindi non potevano mancare  cinque degni  rappresentanti  degli  Orchi!
Orcomami, OrcoSherpamazzinga, OrcoFabry, OrcoRiccardo e OrcoNauta chi per la musica, chi per la birra e chi per i sentieri… si son presentati  al  cancello  di partenza.
Corposo  il GIR  LUNG”   con i  suoi 66 km  e  3600mt  di disl ma  non   meno interessante  il “Gir  Curt”,
ci hanno  visto impegnati  a difendere ,si fa per dire, i colori  sociali.
Come  già in altre edizioni, l'organizzazione  assolutamente  all’altezza  ha  gestito bene le  varie  gare in programma  con oltre 700 concorrenti  partecipanti.
Una  partenza  decisamente antelucana (  6 del mattino) ci ha  costretti  ad una bella  levataccia  per essere presenti  alle 5,30 al briefing.
Il meteo  come  da  previsioni  ha  tenuto per la  durata  della gara. Ha iniziato  a piovere  solo   sul  finire  delle 15,30. Un caldo  anomalo ci  ha  accolti  al momento della partenza con una  umidità degna  di  una  estate torrida.
Bellissimi  i  sentieri,ottima la  tracciatura  e balisage.
Che  dire : io non ho  concluso la gara perché  fermato  al  cancelletto  dei 32 km per  essere giunto 20 minuti in ritardo. Il rammarico  c’è sempre  ma  questa  volta direi   ugualmente contento perché operato  al  ginocchio l’8 marzo 2016 ero  gia’ li a  cercar  battaglia  e  a testare il povero ginocchio che  ha  dato ottimi risultati  in termini di ripresa.Certo  ho perso la forma  a la velocita’ ma complice  anche l’eta. A va' bin  li stes !
OrcoRiccardo giovane  e veloce  chiudeva  con largo  anticipo  sul tempo massimo.
OrcoSherpaMazzinga concludeva invece  brillantemente il Gir  curt” e  orgoglioso  con la medaglia  al petto si aggirava  nella palestra  alla ricerca  delle  docce.
OrcoNauta e OrcoFabry incredibilmente sotto le 11h.
In  questo  caso  pochi  ma  buoni ,ma  gli  orchi  ci son sempre !!
Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga

Trail da grandi numeri questo del 2016, con un parterre di circa 700 atleti abbastanza equamente divisi tra i tre percorsi  ufficiali.
Ormai si tratta di un fenomeno decisamente molto atteso nel panorama dei trail nazionali, con una folta partecipazione di atleti da svariate regioni Italiane e   anche forestieri.
Non a caso il vincitore del percorso principale  risulta un tedesco dal nome  abbastanza difficile, Hugensmith che  chiude in 6 h e 46’, lasciando a secco. i pur bravi atleti italiani, non ultimo Fornoni ritirato.
Anche la nostra grande Miravalle  non riesce a vincere  con un tempo invero ottimo di  8h 31’ dietro una scatenata Follador  accreditata  al traguardo in 8h 16’.
Certo bastava vedere passare  questa  ragazza al controllo di  Pian Audi, 13 km prima dell’arrivo, per comprendere la grinta e la voglia di vincere impressa  sul suo viso.
Quest’anno  troviamo  tre percorsi  abbastanza bilanciati, con un gir lung da 66 km e 3600 m D+ che finalmente riesce ad arrivare  alla punta del Soglio, anche se il maltempo fino all’ultimo momento ha fatto sospirare. Tutto il soccorso Alpino era schierato sulla traccia  di cresta che dalla cima del Soglio per circa 6 km  porta fino al rif Peretti Griva. Circa 200 atleti alla partenza antelucana delle 6 del mattino.

Il Gir Curt, solo di nome, ci accompagna invece su un percorso abbastanza inedito,  di una lunghezza dichiarata di 35 km ed un D+ di circa 2000. In questo caso troviamo circa 280 atleti schierati alle 9,0 del mattino sotto il gonfiabile della partenza.
Novità invece il Gir Vulei di circa 17 km per  i neofiti  e per coloro che voglio avvicinarsi al trail, molto veloce e con dislivello ridotto a  900 m, con partenza pomeridiana alle ore 16,0 in odore di pioggia.
Comunque per tutti, i primi 11 km fino la santuario dei Milani, classico punto di ristoro,  sono un calvario  per la forte umidità del bosco.
In sordina la partecipazione dei compagni Orchi trailers, quasi passata sotto silenzio, ma la classifica  non mente:
3 Orchi sul gir Curt, Brunatto con 4h e 50’, Mazzino con 5h e 46’ e Dionisi con 6h 58’.
Sul gir Lung troviamo alla chetichella 4 Orchi: Roggero Luca ottimo 60° con 10h, 36’   Tasso con 12h e 55’ e Stola , grande architetto Canavesano, con 13h e 53’. Si arrende per  problematiche fisiche il nostro  Mamini in preparazione al Tor.
Penso comunque che la gara più azzeccata sia stata certamente il gir Curt, in quanto riesce a concentrare su una distanza ormai classica  per un trail di circa 35 km, una traversata di bassa valle tra  i boschi e le borgate della zona, con un entusiasmante  cavalcata sotto le pendici del Soglio verso  Canauta .
Difatti, lasciato il santuario dei Milani in 1,30’ si prosegue  in piano su una lunga sterrata  fino alla Grance Ves, perfettamente corribile  dove finalmente  si comincia salire sul serio su un sentiero tecnico, decisamente più adatto ai muntagnin. L’ambiente a questo punto è prettamente alpino, con grandi pendii  erbosi sotto il Soglio, passando per Canauta  e fino a raggiungere il 2° ristoro dell’Alp del Cunt a 1550 m. Si riprende fiato perché occorre ancora raggiungere la cresta spartiacque  al pian dei Bensi a 1680 m, tetto del nostro giro.
Una lunghissima discesa per il sentiero  di Mort ci accompagna velocemente  800 metri più in basso fino a raggiungere le prime borgate di Pian Audi ed il bivio di paese dove è posto il 3° ristoro.
Siamo al 22° km. Si rifiata ma soprattutto mi devo imporre  un momento di Streching per allungare la muscolatura delle gambe ancora  imballata dopo il trail della scorsa settimana al Viso; due trail a distanza di una settimana  sono decisamente impegnativi per un vecchietto e conviene   fare  ginnastica onde evitare pericolose  contratture muscolari!

Comunque la salita al Colle del Bandito è decisamente lunga, perché a differenza di anni passati, si procede con un lungo traverso in falso piano  fino alla località Trinità per poi finalmente salire  ai 1000 metri esatti del colle, dopo 27 km.
Vedo passare la Miravalle ed ecco la strada sterrata  della Madonna della Neve e velocemente a seguire di nuovo il Mulino Val, in vista dell’arrivo su Forno, dopo 35 km.
Gli arrivi tra Gir Lung e Gir Curt si susseguono  rapidamente al centro sportivo.

Una grande organizzazione sorregge praticamente tutta una giornata febbrile, iniziata alle 6,0 del mattino per chiudere con gli ultimi arrivi  verso le 20,00. E a ritmo continuo anche la cucina ci prepara degli ottimi agnolotti!

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