Foto Tour della Val Messa
Dal racconto dell'OrcoLuca
Bisogna dare una buona motivazione. Un' ottima motivazione per giustificare la fatica che si fa.
Va bene l'amore per la montagna, la natura ecc. Però quando ci spingiamo a camminare, correre, arrancare sudando su salite tremende, ci deve essere qualcosa di più...
La sto ancora cercando, forse ci sono vicino a scoprire cos'è, a volte ho lì pronta la spiegazione, ma all'ultimo sfugge e non la si riesce a trasformare in parole, frasi compiute, quasi mai riesco a "rendere l'idea" di quel che si prova...
Anche se, quasi sicuramente, chi corre/cammina/arrampica in montagna sa benissimo di cosa parlo...
Nello specifico il giro che ho compiuto è nato in primis seguendo la morfologia del territorio, del grande vallone in cui scorre il torrente Messa che nasce dal Civrari e si tuffa nella Dora pochi Km dopo Almese; l'idea era di salire un versante fino alla Punta della Croce, e ridiscendere dal versante opposto.
Mi sono poi scelto alcuni "passaggi obbligati", come la vetta del Rognoso, il sentiero degli Alpini, Mompellato (per prendere il pane in quel meraviglioso panificio...), la discesa da Roccasella sul sentiero "blu" che porta a Villardora e tutto dove possibile percorrere quei sentieri meno frequentati che andrebbero un po' riscoperti... e ripuliti, visto che "lasciano il segno sulla pelle".
In breve l'itinerario:
Attivo il GPS esattamente a metà del ponte sul Messa vicino alla piazza di Almese. (sarà un'idea un po' banale, ma attraverserò il messa solo una volta, all'arrivo ad Almese sullo stesso ponte...)
Seguo la sinistra idrografica, e salgo inizialmente alla borgata Gambabosco per poi prendere il sentiero di goia del Pis. Da qui poi, un bel traverso sulla ripida riva del torrente mi porta poco oltre la borgata Magnetto sulla via per Rubiana, dove salirò il sentiero delle guardie e poi la sterrata di Madonna della Bassa fino al colletto dove inizia il nuovo Sentiero degli Alpini. Percorso questo magnifico balcone fino alla frazione Acquarossa di Rubiana, si fanno poche decine di metri di asfalto in salita e dalla borgata Bertolo parte una altro bel sentiero per Mompellato.
Qui faccio la prima pausa, approfitto del forno e compro pane e focaccia.
Riparto dopo il rifornimento, e scendo un pezzo sulla strada del colle del Lys fino alla fontana, dove carico acqua e imbocco la sterrata per la frazione Suppo. Poco prima delle case un sentiero non facile da individuare (bacheca all'attacco, ma tracce di animali ti portano a ravanare, mentre bisogna salire il prato fino a trovare i segni rossi sugli alberi...) porta abbastanza rapidamente al colle della Frei, situato fra Rognoso e monte Pelà (per interdeci quello dello skilift del colle del Lys).
Qui, poco sopra un alpeggio vi è un lastricato che si dirige verso il Rognoso. Percorsi pochi metri si individua una tacca rossa su betulla. E' un sentiero poco frequentato che va ad una piccolissima falesia attrezzata sul versante sud del Rognoso (al di sopra dei ben più famosi torrioni). Qui il sentiero finisce... ed inizia un'avventurosa salita seguendo dapprima un canale erboso ripidissimo, poi una pietraia anch'essa con pendenze notevoli, dove senza grosse difficoltà si usano tutti e 4 gli arti per arrivare alla vetta.
E il tratto che sicuro da più valore a tutto il giro è la cresta del Civrari: Dapprima tracce di sentiero ancora abbastanza visibili salendo dal colletto, poi una volta in quota si procede "a vista" a volte sul filo della cresta, a volte un po' di qua e un po' di là... con cautela... magnifico!
Dopo un meritato super-panino in vetta inizio la discesa accompagnato dalle nebbie che hanno iniziato a salire dalla Valsusa. La carenza d'acqua mi obbligherà a passare da fontana Barale, da dove riprenderò a salire fino a Roccasella.
Non so bene cosa ho combinato a questo punto, ma sicuro ho sbagliato qualcosa... sono dapprima sceso, poi risalito... e infine ho trovato il sentiero che circa un mese fa avevo salito da Villardora... Ormai pochi chilometri arrivo finalmente alla piazza di Almese, dove chiudo il giro percorrendo la metà mancante del ponte sul messa... 8 ore e 15' il tempo totale. 36Km e 2700m D+
Che dire... incredibile che così vicino a casa (partendo da casa...) si possa fare un giro così vario e articolato...
Ecco, il bello sta nel vedere così tanti ambienti diversi in un unico viaggio... Dal paese di fondovalle al selvaggio ambiente di alta montagna del Civrari, dalla pista forestale, all'arrampicata sui roccioni del Rognoso, la pineta del sentiero delle guardie, e gli enormi faggi sopra borgata Suppo... e un po' di rovi e ortiche qua e là dove non passa quasi nessuno...
E ho incontrato: un capriolo che "abbaiava" in continuazione, un altro capriolo, un orbettino, la panettiera (in panetteria), 2 arrampicatori diretti alla falesia di Mompellato, un branco di una decina di camosci, il collega Gabriele che ha salito il Civrari da Celle e mi ha accompagnato in discesa, una coppia con bambino a Roccasella e un grosso rapace che poteva anche essere un'aquila. Gita a bilancio definitivo tendente al solitario /selvatico / animale... mi piace!
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