Edizione 2013 OrcoPinor e OgreDoctor
Dal racconto dell'OrcoPolare (ovvero le travesie di due Orchi in bdc)
Decidiamo in settimana di macinare un po’ di km in BDC. Optiamo per un giro classico ambito da molti ciclisti locali : il tour del Sestriere. Intendiamo condividere da subito le gioie ed i dolori di questa avventura con i nostri amici Orchi e vista la forte adesione ed interesse scaturito dall’iniziativa ci ritroviamo io e l’OrcoNevruz la mattina alle 8.00 davanti casa mia …. Il meteo promette caldo afoso e non si smentisce, ma lucidi e riposati raggiungiamo rapidamente la cittadina di Susa dove ci concediamo una breve pausa caffè e doverosa foto di rito scattata da una gentile coppia di turisti d’oltralpe. Ed ecco che si presenta la prima bella salita di Gravere che percorriamo con discreta scioltezza, attraversiamo l’abitato di Chiomonte, regno del No Tav, per poi scorgere da li a poco in lontananza il maestoso forte di Exilles. “Siamo già qua” mi viene da pensare a pochi km da Salbertrand, così ancora di buona lena proseguiamo verso Oulx.
La processione di moto, che ci accompagna a partire da Susa, ci dà a tratti la sensazione di essere al Mugello… i più sfrecciamo a velocità folli e nelle gallerie il rimbombante frastuono ti fa salire il cuore in gola. Raggiungiamo Oulx, mancano 9 km a Cesana dove abbiamo programmato di fare una sosta rifocillante e rifornimento di acqua.
Ci fermiamo così alla fontana vicino al Comune e cerchiamo un po’ di forze in biscotti pavesini e barrette decathlon che ci consentano di poter affrontare gli ultimi km che ci separano dal Sestriere. Abbiamo percorso 73 km, quando in nostri contakm segneranno 85, saremo arrivati a destinazione ! Ed ecco che inforchiamo le bici per le corna, i primi 3 km si presentano parecchio duri viste le discrete pendenze ed il caldo a tratti asfissiante, poi la strada spiana un po’ (molto poco) e si intravvede da lontano la bianca torre simbolo del Sestriere. Il paesaggio attorno a noi è favoloso, il contrasto tra il verde accesso di boschi e pascoli con le cime delle montagne più alte ancora innevate, permette di svagare e di pensare meno alla salita che ora si fa di nuovo impegnativa, ma ecco che al km 82 arriva la sorpresa.
Il mio quadricipite mediale destro inizia a saltellare in un doloroso ed inaspettato ballo tribale che mi costringe a scendere dalla sella ed a letteralmente buttarmi a bordo strada, crampi …. Qui inizia il calvario, i 3 km più lunghi della mia vita; sono in debito di sali e di qualsiasi elemento che ti dia energia ed in più inviperito dalla spiacevole circostanza che implica che anche l’OrcoNevruz deve rallentare più volte la sua andatura per aspettarmi … con molta fatica e dolore raggiungo il Sestriere ma purtroppo la mia condizione fisica e mentale non mi consente di assaporare a pieno la gioia di aver portato a termine l’impresa e di trovarmi in bicicletta a 2.035 mt s.l.m. Mangio a fatica un panino, cosa che invece il Nevruz si scassa in tempo zero !
La birra che prendiamo nel vicino bar, invece, scorre giù molto meglio e ristabilisce, almeno sembra, un po’ di equilibrio nel mio corpo . Restiamo stupidi dal poco movimento di persone e mezzi al Sestriere, per alcuni versi ci da quasi l’impressione di trovarci in un paese spopolato, ma non era uno dei posti più Inn del Piemonte ? E tutte le infrastrutture create per i giochi Olimpici che quasi cadono a pezzi… cosa succede, non se ne fa più nulla ? Incredibile.
Ripartiamo, optando di scende da Pinerolo. Facciamo un po’ gli ”asini“ in discesa, facendo il possibile per evitare le diverse buche che si incontrano sul manto stradale, ma inevitabilmente una la prendiamo in pieno e dopo qualche km mi accorgerò di averci pure lasciato il contakm ( si è staccato dal supporto !! e la sfiga continua … ). Scendiamo veloci verso il paesino di Usseaux dove si trovano le indicazioni per Pian dell’Alpe e Colle delle Finestre, località a noi felicemente note.
Attraversiamo da li in poi diverse località e borgate dai nomi vagamente francofoni; siamo in piena Occitania.
Raggiungiamo Fenestrelle con la sua bella fortezza a scaloni dove si disputa ogni anno la famosa gara dei 4000 scalini e stringendo i denti ansiosi di berci una bella birra fresca a Pinerolo, cerchiamo di non pensare alla stanchezza che sta affiorando e voliamo più veloci del vento. Comune desiderio e pensiero, vedendo il fiume sulla nostra destra (forse la Lemina), sarebbe stato quello di metterci dentro il deretano nel tentativo di raffreddare ammennicoli & Co., ma il guardrail è troppo alto da saltare … Raggiungiamo finalmente Pinerolo ed incappiamo in un bel pub poco dopo al Caffè Galup, sotto al porticato, dove ci scassiamo 2 belle medie rosse, anzi 4 … , mentre alcuni passanti osservano interessati le nostre splendide bici da corsa ( un anziano, rivolgendosi alla moglie : “ aiè il merca d’le pules ?“ ).
Risaliamo in sella desiderosi di raggiungere casa in quanto iniziamo ad averne i cabasisi pieni. Così il Nevruz fa strada verso Piossasco tirando una media prossima ai 42 km/h per qualche km, ma ecco che, ritornano i crampi …. OrcoFaus sono rovinato ! Rallento drasticamente la velocità nella speranza di alleviare il dolore ma i benefici sono molto contenuti, quasi nulli. Siamo costretti a fermarci di nuovo. Sosta di qualche minuto, quasi inutile, e ripartiamo di nuovo. Percorriamo 2/3 km e vengo assalito da un bruttissimo presentimento, come mai sono così leggero ? Ho lasciato lo zaino a terra nell’ultimo posto in cui si siamo fermati, ca…….o !!!
Torniamo in dietro in fretta e furia (poca furia)… c’è ancora, per fortuna … (già immaginavo mia moglie che mi cazziava come un bambino monello… ). Ritorniamo di nuovo verso Bruino, poi Rivalta e Rivoli, non ho più contato le volte che mi sono fermato con crampi e formicolii vari e non so’ neppure quanti Santi e Divinità devo aver scomodato in questi interminabili momenti … ma alla fine ecco apparire il cartello Caselette … è finita ! Grazie OrcoNevruz di avermi sopportato !
Circa 12 h di sella ( i deretani sentitamente ringraziano ) e circa 190 km percorsi .
W gli Orchi !!
Complimenti ragazzi per il bellissimo giro, nonostante il tremendo caldo ed i crampi!
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