Dal racconto dell'OrcoIng (indomabile)
Sempre più difficile trovare gite belle con queste pazzesche
condizioni meteo e nivose. Meno male che Gulliver ci aiuta.
Ieri è nevicato intensamente in pianura nel basso Piemonte,
ma in quota praticamente non risulta
traccia di neve fresca, forse qualche centimetro nelle zone interne delle
vallate.
Le temperature si stanno alzando notevolmente. Il mattino ci
vede verso le ore 9,30 nel parcheggio di Limonetto a quota 1400, partenza del
carosello impianti.
Giornata magnifica, neve abbondante quasi ovunque sopra i
1400 mt e moltissimi sciatori in pista. Ma si intravedono anche parecchi sci
alpinisti, sintomo che la zona è interessante per le molte gite che offre.
Risaliamo per circa 700 metri le piste tenendoci sul bordo
dove convenientemente è stata tracciata una
zona per camminatori , ciaspole, sci alpinisti etc., e si abbandona
quindi il tracciato principale per portarsi verso il fondo della valle, dove
presto si attraversa il torrente Vermenagna.
A questo punto sopra di noi si erge tutta la
bastionata-costiera del monte Creusa, mentre alla sinistra si alza ripido il
Ciamossera e in secondo piano la Rocca d’Abisso, la montagna principe della
zona. E’ praticamente tutto un brulicare
di sciatori che si inerpicano verso tutte le cime della zona.
Nostra
meta sarà la Creusa
Orientrale 2450 slm , ragion per cui dopo circa 200 metri di risalita
su una bella pista tracciata, quasi sotto la Creusa Occidentale ,
traversiamo a dx su pendii abbastanza ripidi ma oggi sicuri. Tutta la rocce
superiori stanno affiorando formando un
solido e tranquillizzante ancoraggio per
gli accumuli nevosi. Comunque in questi traversi è sempre meglio essere veloci
onde diminuire il rischio. Finalmente raggiungiamo la traccia che dal basso
risale con pendenza decisa verso la
Sommità.
Arriviamo in vetta dopo circa 2h 45’ . In salita ha fatto un
caldo feroce tale da procedere in maglietta, in cima un vento freddo ci ricorda
che nonostante tutto siamo in pieno Gennaio.
L’esposizione è quasi completamente verso Sud
La discesa sui pendii
verso il fondo valle con pendenze sostenute quasi fino in fondo, da
meritare insomma la scala di difficoltà
BS. Oggi però la neve ci permette tutti gli errori.
In alto troviamo uno strato di neve fresca leggermente
coesiva per la forte insolazione, che ci accompagna fin quasi verso la metà
della discesa, anzi bisogna evitare alcune esposizioni, tipo Sud-est dove si riscontra
anche crosta debole e non portante. Ma dalla seconda metà fin quasi al fondo
vallivo la neve e quasi trasformata, fatta eccezione per il la parte
finale già in ombra e quindi decisamente
crosta –dura.
In meno di un’ora comunque si raggiunge la pista degli
impianti ed il parcheggio con la solita
bolgia.
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