domenica 20 gennaio 2019

Ysangarda Night Trail Candelo(Bi) 19 Gennaio 2019

Foto Ysangarda Night Trail 2019
Classifiche Ysangarda Night Trail 2019
Sito Ysangarda Night Trail


Dal racconto dell'OrcoUlrico

Si parte con due macchine alla volta di Candelo, dove una palestra polifunzionale ci attende con spogliatoi sufficientemente ampi da contenere, a turno, il numero insospettabile degli iscritti a questo trail serale (si narra che siamo circa 800 e non stentiamo a crederlo quando vediamo il parcheggio riempirsi di macchine, ma anche di un paio di pullman che scaricano atleti e borse colorate...). La partenza arriva veloce e abbastanza puntuale, alle 17.30 prende il via la 19 km e, a distanza di poco più di 4 minuti, partiamo anche noi che ci accontentiamo della 10; è molto bello essere in mezzo a tutte le luci che disegnano quasi un fiume illuminato sulla strada. Per i primi 2 km si corre in pianura, quasi in leggera discesa, ma il gruppo si sgrana abbastanza presto non appena si imbocca il sentiero che all'inizio rimane largo. Poco prima del terzo km vediamo il serpentone di luci della coda della 19 km che si inerpica a "S" su una salita corta ma piuttosto impegnativa. Divertente, in salita, superare la "scopa" della 19 che per l'occasione aveva montato uno scopettino illuminato sullo zaino! Poco dopo la fine della salita le strade dei due percorsi si dividono, a destra i competitivi (mi racconteranno poi che il percorso in cima era decisamente vallonato e corribile) mentre il gruppo della dieci volta a sinistra per rientrare verso il centro abitato, con una carrareccia che rimane larga, prima di ributtarci in discesa in un sentiero stretto dove superare è pericoloso, come ci racconterà poi Gabriella... Avrei voluto avere una telecamera per riprendere gli amici volontari che suonavano i tamburi nel buio nei pressi del bivio... una sensazione fortissima di essere ripiombati nel medioevo con musiche davvero evocative!

Meraviglioso anche l'arrivo al castello del Ricetto, con l’ultima salita anche qui piuttosto impegnativa... Le torce accese a segnare le ultime curve prima di entrare dentro le mura sono bellissime da vedere, così come è di una suggestione incredibile vedere il gonfiabile dell'arrivo colorato, in fondo alla passerella rossa che corre al centro di una via dove le case sembrano costruite da una macchina del tempo.
Uno degli arrivi che ricorderò con grande piacere. Pasta party e ristoro tutto sommato piacevoli, nonostante il gran numero di persone da sfamare, molto bella la maglia tecnica a maniche lunghe con i passi disegnati sulla schiena. Per chi volesse approfondire qualche cenno storico sul significato di Ysangarda ho trovato qualche info al link: (https://www.biellaclub.it/_curiosita/CarnevaleCandelo/). Peccato solo l'infortunio di Gabriella, per tutto il resto esperienza assolutamente da ripetere l'anno prossimo!

Dal racconto dell'OrcoBee

Mossi dall'idea di provare a proporre qualche novità nel calendario trail degli Orchi e vista la scarsa offerta nel periodo invernale, proponiamo ai soci di migrare nel biellese per correre l'Ysangarda Night Trail che si corre in un tardo pomeriggio di un sabato nel bel mezzo dell'inverno.
Così ci troviamo, 10 orchi in quel di Candelo, il  pomeriggio del 19 gennaio per correre in una terra che è definita “di mezzo”, cosa c'è di meglio per una società che deve il suo nome alle saghe del fantasy?
Da queste parti pare che corrano tutti perchè ci troviamo circa 700 iscritti tra la lunga (19km) e la corta (10 km), ma forse la localizzazione geografica aiuta. Siamo nel mezzo del Piemonte, a 1 ora da Torino, poco più da Milano e non lontano da Novara, Vercelle e dalla Valle d'Aosta.
Arriviamo presto a Candelo e ne approfittiamo per studiare la logistica che prevede spogliatoi e partenza presso il bel palazzetto dello sport, fuori dal centro storico e pasta party in un salone nel centro.
Siamo nella cittadina famosa per ospitare uno dei ricetti medievali meglio conservati d'Italia.
Detto in poche parole il “ricetto” è il nucleo più interno e riparato di un insediamento medievaleEra utilizzato dalla comunità locale per resistere ad attacchi ostili anche per parecchi mesi poiché al suo interno trovavano posto magazzini e locali ove stipare beni per il sostentamento della comunità. Un riparo nel mezzo delle mura...
Per chi volesse saperne di più: Ricetto di Candelo
Noi lasciamo la visita storico culturale ad altro momento,  prendiamo un caffè  e ci prepariamo con calma alla corsa serale.
OrcoCamola, OrcoFabry, OrcoPablito (che potremo, d'ora in avanti anche rinominare OrcoCocis), OrcoGianni, OrcoGreg, OrcoCasper  e OrcoVic decidono di correre la lunga, di 19 km mentre il sottoscritto (Orcobee), Orco730 e OrcoUlrico optano per la 10 km.
Velocemente si fanno le 17.30, scende la sera e puntuali si parte.
Pochi metri di asfalto e ci si immerge  su un altipiano di brughiere, terreni non coltivati ma non completamente abbandonati. Siamo nella Baraggia una terra di mezzo che i locali chiamano “savana”.
Ormai è buio e non si riesce a distinguere granchè; complice un gruppo di musicanti locali risuonano nell'aria musiche medievali. Sarà la scarsa forma fisica e la conseguente stanchezza ma a un certo punto ho temuto di risvegliarmi in una cittadina medievale come Benigni e Troisi in “Non ci resta che piangere”.
Il dislivello è quasi nullo, due brevi salite e ridiscese nel bosco, parecchi zig zag nella savana dove ogni tanto fanno capolino le luci di Biella che si trova  qualche km a est e qualche metro sotto. In questo inverno siccitoso il terreno di queste parti presenta tratti un po' fangosi, non oso immaginare come possa essere dopo qualche giorno di pioggia.
L'ultimo km è sicuramente il migliore di tutti. Ci avviciniamo con calma al ricetto illuminato e poi finalmente ci inerpichiamo su due secche rampe per raggiungerlo e correre qualche centinaio di metri sull'acciottolato fino all'arrivo, posizionato nel mezzo della fortificazione.
Non ho idea del  tempo impiegato,l'organizzazione è alla buona, si annota su un pezzo di carta il pettorale e ci farà sapere.
Dopo un thè caldo mi incammino verso il palazzetto. Benchè la cittadina sia piccola, raggiungere gli spogliatoi non è così immediato; vago un po' per Candelo e incontro Orco730 acciaccata e giustamente amareggiata per un infortunio che le è capitato a metà gara. Per tutto il percorso si sono  visti volontari ed è parsa una buona organizzazione cosa che è un po' mancata nella segnaletica e nell'assistenza post-gara.
Dopo  poco arrivano gli Orcacci della lunga, dopo esserci docciati e cambiati ci incamminiamo verso il salone dove c'è il pasta party e dove concludiamo la serata assistendo alle premiazioni urlate e “cantate” da uno speaker non propriamente portato per la musica...Il mitico OrcoGianni riesce anche a riportarsi a casa un premio messo in palio alla riffa finale. Tutto è quindi compiuto, possiamo tornare dalle terre di mezzo soddisfatti e pronti per nuove scorribande!
W gli Orchi!

Nessun commento:

Posta un commento