Classifiche Ysangarda Night Trail 2019
Sito Ysangarda Night Trail
Dal racconto dell'OrcoUlrico

Meraviglioso anche l'arrivo al castello del Ricetto, con l’ultima salita anche qui piuttosto impegnativa... Le torce accese a segnare le ultime curve prima di entrare dentro le mura sono bellissime da vedere, così come è di una suggestione incredibile vedere il gonfiabile dell'arrivo colorato, in fondo alla passerella rossa che corre al centro di una via dove le case sembrano costruite da una macchina del tempo.
Uno degli arrivi che ricorderò con grande piacere. Pasta party e ristoro tutto sommato piacevoli, nonostante il gran numero di persone da sfamare, molto bella la maglia tecnica a maniche lunghe con i passi disegnati sulla schiena. Per chi volesse approfondire qualche cenno storico sul significato di Ysangarda ho trovato qualche info al link: (https://www.biellaclub.it/_curiosita/CarnevaleCandelo/). Peccato solo l'infortunio di Gabriella, per tutto il resto esperienza assolutamente da ripetere l'anno prossimo!
Dal racconto dell'OrcoBee

Così ci troviamo, 10 orchi in quel di Candelo, il pomeriggio del 19 gennaio per correre in una terra che è definita “di mezzo”, cosa c'è di meglio per una società che deve il suo nome alle saghe del fantasy?
Da queste parti pare che corrano tutti perchè ci troviamo circa 700 iscritti tra la lunga (19km) e la corta (10 km), ma forse la localizzazione geografica aiuta. Siamo nel mezzo del Piemonte, a 1 ora da Torino, poco più da Milano e non lontano da Novara, Vercelle e dalla Valle d'Aosta.
Arriviamo presto a Candelo e ne approfittiamo per studiare la logistica che prevede spogliatoi e partenza presso il bel palazzetto dello sport, fuori dal centro storico e pasta party in un salone nel centro.
Siamo nella cittadina famosa per ospitare uno dei ricetti medievali meglio conservati d'Italia.
Detto in poche parole il “ricetto” è il nucleo più interno e riparato di un insediamento medievaleEra utilizzato dalla comunità locale per resistere ad attacchi ostili anche per parecchi mesi poiché al suo interno trovavano posto magazzini e locali ove stipare beni per il sostentamento della comunità. Un riparo nel mezzo delle mura...
Per chi volesse saperne di più: Ricetto di Candelo
Noi lasciamo la visita storico culturale ad altro momento, prendiamo un caffè e ci prepariamo con calma alla corsa serale.
OrcoCamola, OrcoFabry, OrcoPablito (che potremo, d'ora in avanti anche rinominare OrcoCocis), OrcoGianni, OrcoGreg, OrcoCasper e OrcoVic decidono di correre la lunga, di 19 km mentre il sottoscritto (Orcobee), Orco730 e OrcoUlrico optano per la 10 km.
Velocemente si fanno le 17.30, scende la sera e puntuali si parte.
Pochi metri di asfalto e ci si immerge su un altipiano di brughiere, terreni non coltivati ma non completamente abbandonati. Siamo nella Baraggia una terra di mezzo che i locali chiamano “savana”.
Ormai è buio e non si riesce a distinguere granchè; complice un gruppo di musicanti locali risuonano nell'aria musiche medievali. Sarà la scarsa forma fisica e la conseguente stanchezza ma a un certo punto ho temuto di risvegliarmi in una cittadina medievale come Benigni e Troisi in “Non ci resta che piangere”.
Il dislivello è quasi nullo, due brevi salite e ridiscese nel bosco, parecchi zig zag nella savana dove ogni tanto fanno capolino le luci di Biella che si trova qualche km a est e qualche metro sotto. In questo inverno siccitoso il terreno di queste parti presenta tratti un po' fangosi, non oso immaginare come possa essere dopo qualche giorno di pioggia.

Non ho idea del tempo impiegato,l'organizzazione è alla buona, si annota su un pezzo di carta il pettorale e ci farà sapere.
Dopo un thè caldo mi incammino verso il palazzetto. Benchè la cittadina sia piccola, raggiungere gli spogliatoi non è così immediato; vago un po' per Candelo e incontro Orco730 acciaccata e giustamente amareggiata per un infortunio che le è capitato a metà gara. Per tutto il percorso si sono visti volontari ed è parsa una buona organizzazione cosa che è un po' mancata nella segnaletica e nell'assistenza post-gara.
Dopo poco arrivano gli Orcacci della lunga, dopo esserci docciati e cambiati ci incamminiamo verso il salone dove c'è il pasta party e dove concludiamo la serata assistendo alle premiazioni urlate e “cantate” da uno speaker non propriamente portato per la musica...Il mitico OrcoGianni riesce anche a riportarsi a casa un premio messo in palio alla riffa finale. Tutto è quindi compiuto, possiamo tornare dalle terre di mezzo soddisfatti e pronti per nuove scorribande!
W gli Orchi!
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