Classifica Trail Aschero 2018
Sito Trail Aschero
Edizione 2016
Dal racconto dell'OrcoSmigol
La riviera ligure mi chiama per il ponte del primo maggio e guarda caso la domenica 29 aprile proprio ad una ventina di km di distanza dalla mia amata Pietra si correrà la XIV edizione del trail Aschero con partenza da una frazione di Vado ligure.
30 km 1700 d+ sono perfetti per la mia preparazione dove si inizia a pestare la nuda terra , aumentare i km e il dislivello.
Il sabato precedente sfidando la coda sull’autostrada dei fiori decido ,trascinando anche la moglie ,di ritirare pacco gara e pettorale con tentativo di puntatina a Savona.
Fin da subito si capisce che l’organizzazione e’ ruspante ma efficiente.
Pacco gara carico di birre artigianali e altri prodotti.
La Domenica mattina partenza fissata per le ore 9 si prospetta calda , senza una nuvola , il dislivello non é da sottovalutare ma la quota massima sfiora i 1000 metri.
Facce conosciute alla partenza , alla fine siamo sempre i soliti e mi piazzo nel gruppo di testa, speaker che dà la carica , musica a palla , solita ansia nello zaino e poi lo sparo.
Partenza un po’ veloce e azzardata ma non voglio imbottigliarmi alla fine dell’asfalto.
Percorso tipico della Liguria con sentieri rocciosi ma tutto sommato corribili e scorci sulla baia di Bergeggi da un lato e il Melogno dall altra.
Dislivello totale formato da strappi corti e pendenti , il più lungo un 400 metri di dislivello , anche le discese non scherzano circa 14km di cui un discesone finale da 8km .
Al 16esimo km un alpino mi fa sapere che sono ad una ventina di minuti dal primo e davanti a me ci sono due che sono cotti e che li prendo sicuramente . In effetti recupero anche più di due posizioni ,le gambe reggono , il caldo é importante e la fortuna che gran parte del percorso é immerso in faggeti con tassi di umidità tropicali ma almeno in ombra. L’ultimo strappetto si chiama Rocca dei Corvi , mi idrato al volo, alimentazione già calibrata con i gel e una barretta (mi viene la nausea al solo pensiero!) e poi tutta discesa in parte corribile.
Dietro di me una ragazza ché sarà la prima di categoria con qualche problemino di crampi, ormai ci siamo e sento lo speaker, si esce dal sentiero e discesone di asfalto nel centro del paese dove riesco ad allungare e se non fosse per il mio rumoroso affanno e fiatone avrei sorpassato e guadagnato un ‘altra posizione, cosa si fa per non vincere nulla se non l’orgoglio di sentire lo speaker pronunciare il tuo nome e la tua voglia di sprintare dopo 30KM.
19esimo assoluto , non male direi!
La differenza la fanno le signore della proloco con un terzo tempo da agriturismo con antipasto , primo e dolce .
Al tavolo mi si siede davanti una simpatica volontaria e inevitabilmente si inizia a chiacchierare al suo attivo decine di maratone e, ormai, dice lei sopra le quattro ore (vedi NY nel 2017 ) , niente male per questa bella signora che mi rivela di avere 77 anni.
La corsa fa bene, la corsa unisce, la corsa ti allunga la vita.
Siamo orchi oltre le gambe c’e’ di più!
Nessun commento:
Posta un commento