Sito Maratona di Roma
Edizione 2015 (OrcoSmigol)
Dal racconto dell'OrcoPolare
Partenza sabato 7 aprile con Frecciarossa alla volta di Roma.
Viaggio perfetto sia in termini di confort che di puntualità ( in 4h40 sei a destinazione …)
La prima impressione scendendo dal treno è di essere approdati in una città dove già si respira atmosfera estiva, temperature prossime ai 20°C che arriveranno fino a 23/24 nella giornata di domenica.
Nulla a che vedere con i 12/15°C che in questo periodo siamo abituati a confrontarci nella nostra valle.
Partenza in 4 waves . Primo sparo 8.35 top runners, 2° sparo 8.40 e a distanza di 5 min le altre 2 wawes
Circa 14000 i partenti dal Viale dei Fori Imperiali a lato del Colosseo ed a poche centinai di metri da Piazza Venezia.
Aprono l’evento Virginia Raggi e il presidente della regione Lazio, Zingaretti.
Un noto tenore romano canta l’inno di Mameli.
Si parte !
Non so se per effetto del caldo o per quale altro motivo ma questa Maratona diventerà un calvario.
Già dai primi km mi accorgo di non avere spinta sulle gambe, di non riuscire a tenere il passo dei pacer delle 3:30 (obiettivo che mi ero prefissato). Cerco comunque di seguirli e più o meno reggo fino al 21°
Poi inizia il dramma, rallento sensibilmente la cadenza fino a dover addirittura camminare a partire dal 28° km. Da lì in poi sempre in calo nonostante i vari abbeveraggi ai numerosi ristori e trangugiamenti di gel che avevo al seguito.
Sicuramente la temperatura non ha aiutato, si legge sulle cronache odierne di 200 interventi a soccorso di podisti disidratati e oltre 2000 ritirati; 3 maratoneti finiscono anche in ospedale
Sicuramente il percorso è uno dei più suggestivi che si possa immaginare : Fori Imperiali, piazza Venezia, Piazza S. Pietro, Piazza Navona, Piazza di Spagna. Lungo il percorso si possono ammirare (per chi ha lucidità mentale per farlo), 500 siti di interesse storico, architettonico ed archeologico.
Tutto questo in qualche maniera mi distrae dalla corsa ormai compromessa, e mi permette in qualche maniera di arrivare all’arrivo e di farmi inforcare al collo la tanto sofferta medaglia commemorativa.
Pazienza, doveva andare così. Ci sarà modo di riscattarsi !
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