lunedì 28 dicembre 2015

Tour della Val Maira (Cn) 28-30 Dicembre 2015

Foto Tour della Val Maira 2015

Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga
 A distanza di due anni esatti ritorniamo in Val Maira per la classica route di scialpinismo di fine anno.  Eravamo allora nella vallone di Unerzio, laterale destra orografica  da  Ponte Maira, e precisamente con base al rifugio Viviere a quota 1709 metri, proprio  sopra Chialvetta.
Quest’anno piccolo spostamento  nel vallone  Marmore ,altra Valle laterale destra,  che si stacca dal solco principale della Maira nei pressi di Ponte Marmore.
Si tratta infatti di un enorme vallone solcato dal Torrente Marmore, che  dopo circa 5 km  raggiunge su una strada   scoscesa e strettissima il paese di Marmora a quota 1230 metri dove la valle  si divide in due rami secondari.  A sinistra risale  lungamente  in direzione Sud verso il colle del Mulo, a destra verso Canosio e a seguire il villaggio di Preit ed il passo della Gardetta. Stavolta abbiamo prenotato in una locanda nella frazione Vernetti di Marmora. La borgata, sede di comune, ha subito un profonda ristrutturazione ed in essa è stato ricreato  in una numerosa serie di abitazioni rurali addossate l’una all’altra  questo alberghetto diffuso, sapientemente  realizzato in pietra e legno, in un incantevole scenario  alpino, frequentato da numerose comitive di  appassionati di montagna.
Per fama e conoscenza la Val Maira è la patria indiscussa dello scialpinismo  con centinaia di gite proposte nella storica guida occitana e nella cartina Chaminar  en val Maira, dalle grandi classiche tipo Oronaye, Autovallonasso e Oserot alle straconosciute  Midia, Estellette o Boscasso.
Ma adesso la neve langue tristemente, a sud il livello è posizionato a circa 2600 metri, verso Nord a circa 2200. Ma tutto è assolutamente non sciabile anche a quote elevate. Solo strisce e colate  terribili di ghiaccio verde. Un inverno come non si era mai visto anche a mia memoria che purtroppo comincia ad allungarsi indietro nel tempo.
Naturalmente eravamo perfettamente a conoscenza della situazione ma con mio fratello Roberto ed Ugo su decide di partire ugualmente. L’ambiente con o senza neve è sempre affascinante ed esistono anche un mare di gite escursionistiche. Marmora è un paese affascinante, che ha conosciuto un periodo certamente prosperoso nel tempo passato. Il nome deriva dall’estrazione e lavorazione delle pietre da costruzione, sin dai tempi della dominazione del marchesato di Busca, poi di Saluzzo ed infine dei Savoia.
 Era un Comune prosperoso e popoloso sin dall’età medioevale  e Ancora negli anni 50 godeva di una certa prosperità; attualmente  vive principalmente  sulla attività turistica che si  sta rivitalizzando notevolmente con la riscoperta delle valli e borgate da parte del turismo locale e soprattutto dal Nord Europa alla ricerca di itinerari  affascinanti e di ottima ristorazione.
Il primo giorno si punta direttamente  a Preit, a quota 1541,  con meta il sentiero  escursionistico TRM, ovvero il Tour della Rocca Meja. Si risale la strada carrareccia di fondo valle, interdetta al traffico anche se senza neve, fino alle Grance Selvest., per poi deviare verso Nord ed aggirare il monte Bert: ma l’ora tarda  ci fa ripiegare su una variante  più breve del Tour che ci permette di raggiungere il Lago Nero a quota 2240 e il soprastante colletto. Ma siamo a Nord e cominciamo ad entrare nel regno della neve. Lasciamo pertanto Rocca Meje alla nostra sinistra per scendere più rapidamente verso la Valle principale del Preit e la sottostante strada  di fondo valle. La parte alta presenta grandi colature di ghiaccio che ci obbligano a varie diversioni. Impossibile usare i ramponi data la discontinuità del percorso e pertanto occorre prestare molta attenzione. Peccato non aver potuto percorrere per mancanza di tempo e condizioni della montagna  tutto il periplo della Meje attraverso il Passo della Valletta, il colle del Mulo ed il Colle del Preit. Merita senz’altro una gita completa di un intero giorno.
Il secondo giorno, viste le condizioni della montagna con la impraticabilità dei versanti Nord, si decide di spostarsi fino alla testata della valle principale, al paese di Chiappera, dove lasciamo l’auto al Campo Base. Zona conosciutissima dagli alpinisti liguri e piemontesi per le pareti soleggiate del gruppo Provenzale Castello e le innumerevoli vie di arrampicata. Credo che non esista alpinista di medio e buon livello che non abbia percorso almeno una via classica di arrampicata sulla Torre Castello, sulla vicina Rocca, e sulla Provenzale.
Quest’ultima poi presenta  sulla cresta Sud una facile via normale  di salita con passi di 1° e 2° grado, in grado di accontentare anche i neofiti. Oggi però  puntiamo al giro escursionistico del gruppo, con partenza dalla Chiappera e risalita fino al colle  Greguri a quota 2309, proprio sotto le grandi pareti calcaree della Provenzale. Siamo in pieno Sud, praticamente in  condizioni autunnali senza tracce di neve. Per soddisfare la voglia di cime puntiamo sul sentiero della GTA  fino al monte Eighier, quota 2556, tra  rovine dei baraccamenti militari e vari  Bunker. Sole, temperatura mite consigliano una sosta prolungata  con panorama mozzafiato sull’intera vallata e naturalmente sul vicino Monviso. La discesa ci permette con un lungo giro di contornare il gruppo Castello e ritornare a Chiappera attraverso la Valle Maurin.
Il terzo giorno ritorno sui nostri passi fino a Chiappera  per puntare attraverso la Valle dell’Autaret fino al Monte Bellino. Una buona strada bianca permette di arrivare con l’auto fino alla quota 2000 delle Grange Collet. Parcheggio in pieno prato, freddo intenso e partenza veloce verso il Monte Bellino. Altro percorso della GTA che  collega la Chiappera alla valle di Bellino. La prima metà si svolge interamente nel grande vallone  quasi pianeggiante dell’Autaret tra prati a pascoli e grange disseminate ovunque,  per poi risalire velocemente al Colle di Bellino a quota 2813 m.
Finalmente al Colle la sospirata neve, ma siamo in pieno Sud e si cammina agevolmente su ripidi nevai fino a raggiungere la Cima di Bellino a quota 2937. Anche oggi  sole ma con temperatura decisamente inferiori. A nord si apre tutta la valle di Traversiera  che risale  con lungo spostamento da Acceglio per mezzo di una  strada militare, fino sotto il Bellino ed il vicino rifugio Carmagnola.
Eccezionale gita questa  di Mountain bike da Acceglio al Bellino e discesa per il Maurin fino a Chiappera per grandi appassionati!
Tre giorni di facile escursionismo in un meraviglioso ambiente alpino!

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