martedì 29 dicembre 2015

Raid Punta Quinzeina Frassinetto(To) 27 Dicembre 2015

Foto Punta Quinzeina 2015

Dal racconto dell'OrcoBee

Ammetto che una tra le caratteristiche che più mi aveva convinto ad iscrivermi agli Orchi era la  grandissima varietà di attività praticate  da chi narrava le proprie gesta sul blog. Non avrei mai pensato però di trovarmi, nel corso di un uscita con gli Orchi,  imbracato come un salame a volare appeso a un filo.
Ma andiamo con ordine. Viste le giornate di festa si decide di sconfinare dai soliti posti e ci si dirige verso la Valle Sacra, appena sopra Cuorgnè, con l’idea di salire alla Quinzeina e poi fare la bella cresta che conduce alla Verzel. I presenti di oggi sono, oltre al sottoscritto, gli Orchi Camola, Mamy, Greg e 730 e Ciccillo.

Si tratta del profilo di cresta chiamato della “Bella Dormiente”. Il nome si capisce bene se si percorre l’autostrada per  Aosta, La montagna disegna infatti un profilo di una donna supina il cui capo è formato dai fianchi della Quinzeina ed i piedi sono rappresentati dalla punta Verzel. Da un paio d’anni questa cresta è anche il luogo dove si svolge una bella gara chiamata appunto belladormiente skyrace
Arriviamo con le macchine  a Santa Elisabetta, alla base della Quinzeina, montagna dai fianchi erbosi e da cui si gode una vista impareggiabile sulla pianura torinese e su un ampio ventaglio di cime di Piemonte e Valle d’Aosta. Il versante di salita è tutto al sole;  ci bastano pochi passi per capire che sarà un’uscita “storica”. In un amen, via le maglie termiche ed i pile, tutti in maniche corte e tutti a maledire di non poter sfoggiare i pantaloncini, in un contesto colorato di giallo ocra dell’erba secca sotto i nostri piedi e del blu cobalto del cielo sulla nostra testa; tutto bene, non fosse che il calendario dice che siamo al 27 di dicembre!!
E’ inquietante pensare che quest’anno la gara citata in precedenza, programmata per metà ottobre  è stata annullata per presenza eccessiva di neve sul percorso. In poco più di un ora siamo alla prima Quinzeina, chiamata di Santa Elisabetta. Giusto il  tempo per due foto veloci e poi per cresta arriviamo  alla punta vera e propria. Qui con calma decidiamo di mangiare qualcosa e di goderci questo sole e questi tepori.
Per scendere decidiamo di cambiare meta. Non fidandoci troppo di creste rese insidiose dalla viscida erba olina decidiamo di chiudere l’anello scendendo in direzione Frassinetto, bel paese appoggiato sopra un costone solatio sopra Cuorgnè.
 Scendiamo velocemente su sentieri arsi dal sole e dopo un boschetto di betulle ci imbattiamo in una pensilina di legno da cui parte un cavo che attraversa un vallone secondario per arrivare ad un identica costruzione a Frassinetto. E’ la stazione di partenza di arcansel  (http://arcansel.it/) , la recente novità di queste parti di cui qualcuno aveva sentito parlare.
In parole povere, dal paese compri il biglietto, ti portano fino a qui, ti imbracano, ti fanno indossare un casco, ti fissano a un cavo sospeso e poi giù, “a testa prima” (cit. OrcoMamy) ad assaporare le brezza di un volo per 80 secondi circa.
Arrivati a piedi alla stazione di partenza  la nostra mente malata è ovviamente stimolata dal provare l’esperienza. Chiediamo al cortese personale presente se si può fare acquistando il biglietto all’arrivo. Certo che si ci rispondono!. Si  offrono anche di recapitarci gli zaini all’arrivo, che non possono essere tenuti con sé in volo.
Pronti via, in poco tempo ci troviamo impacchettati in una specie guscio e provvisti di casco ed occhialoni, poi appesi tramite carrucola al filo e prima di poter cambiare idea sparati in discesa lungo il cavo.
Che adrenalina!, l’aria sulla faccia e l’emozione del volo sono difficili da descrivere…gli 80 secondi passano in fretta, sono già in prossimità dell’arrivo dove il personale addetto all’”atterraggio” mi fa cenno di allargare le braccia per frenare la velocità del volo.
Arrivati! Per ingannare l’attesa dei “bagagli” beviamo qualcosa e scatta una sfida incrociata a calciobalilla (che per la cronaca vede assoluti dominatori il duo Orcobee e OrcoGreg).
Sono le due del pomeriggio, si riparte, ci attendono gli ultimi sei km  e 200 metri di dislivello di sentiero per tornare a Santa Elisabetta dove abbiamo le macchine. E’ una di quelle giornate che ti dispiace debbano finire tanto sono perfette. Arriviamo alle macchine alle 15:30, il sole scalda ancora. Un sorso di tè ed una fetta di panettone (per non perdere l’abitudine di questi giorni…) e siamo pronti per tornare alla pianura, nera di micropolveri ed altre amenità.
Bella giornata passata a correre, scherzare e…volare.
Alla prossima! W la montagna, W gli Orchi

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