martedì 7 gennaio 2014

Gita Rifugio Guido Rey Beaulard(To) 6 Gennaio 2014

Foto Gita Rifugio Rey

Dal racconto dell'OrcoCamola

Le festività sono giunte al termine e domani si ricomincia la vita scandita dagli orari lavorativi.
Non amo particolarmente le feste natalizie ma quest'anno sono state importanti per recuperare un po' di stanchezza. Ci sono state delle buone nevicate e vorrei chiudere questi giorni di vacanza con una gita in montagna.
Chiamo i miei soci Orchi abituali e propongo loro una gita sugli sci da fondo.
Niente ... bocciata.
Va beh ...
"Andiamo comunque a pestare un po' di neve... approfittiamo del bel tempo!".
"Rifugio Rey sopra Beaulard? ..." Ok, venduto.

A Beaulard si arriva in fretta e con il rifugio abbiamo un punto di appoggio per mangiare al caldo. Partiamo senza ciaspole ma siamo confidenti che il tracciato molto frequentato sia percorribile con gli scarponi.
Gli Orchi 730, Joack, Camola e Zoppo sono della partita. Chiamo anche OrcoDavid che si è appena organizzato con altri amici. Il caso vuole che anche lui venga a camminare nella stessa zona verso la Madonna del Cotolivier.
Alle 9.30 circa siamo a Chateau Beaular e tentiamo anche noi di dirigerci verso il Cotolivier confidenti di incontrare OrcoDavid. Ci rendiamo subito conto che la traccia poco battuta non ci permette di procedere senza ciaspole; ok puntiamo diretti al Rifugio Rey poi se vogliamo da li possiamo salire ancora.
La neve asciutta e farinosa è ancora sugli alberi: il bosco è splendido.
Siamo contenti e in meno di un'ora siamo al rifugio. Incontriamo alcuni colleghi di lavoro che salgono con gli sci e l'amico Luigi del Cai di Val della Torre che conosciamo per l'organizzazione della Maratona Alpina.
Abbiamo ancora voglia di salire e decidiamo di continuare verso San Giusto. Dopo 200 metri ci rendiamo conto che senza sci e ciaspole è impossibile continuare, si sprofonda fino alla vita. Nessun problema per non stare fermi si scatena un 'tutti contro tutti'. Basta una spintarella per trovarsi intampati fino alle orecchie.
Particolarmente agguerriti sono Orco730 e OrcoZoppo che rimedia una bacchettata sul naso (che male!).
Foto di gruppo e indietro al Rifugio dove pranziamo e ci cambiamo al calducio.
Rientriamo corricchiando e la traccia percorsa in discesa sembra una pista da bob: Paolo e Gabriella simulano le curve come se fossero sul bob. Siamo sfiniti dalle risate.
"Dai facciamo ancora qualche foto"
Mario ci spiega che l'autoscatto fatto con la macchina in mano si chiama 'selfy'.
Il pianoro finale è illuminato da una bella luce laterale e sembra quasi che nessuno di noi voglia raggiungere l'auto.
Ok allora vai di selfy ... ogni scusa è buona per far durare il più a lungo possibile un momento bello come questo.



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