martedì 29 settembre 2020

Cicloviaggio nelle Regioni del Centro Italia: Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo 23-29 Agosto 2020

 Dal racconto dell'OrcoCamola

Ciclisti: 
Gabriella, Giuseppe, David, Andrea in arte Orco730, OrcoGreg, OrcoBee, OrcoCamola

Le tappe:
Primo giorno: Ancona - Staffolo - Genga Km 94,5 D+ 1.910 
Secondo giorno: Genga - Fabriano - Sassoferrato - Gubbio Km: 76,3 D+ 1.150
Terzo giorno: Gubbio - Assisi - Spello - Foligno Km:92 D+ 1.070
Quarto giorno:Foligno - Spoleto - Marmore Km: 89,2 D+ 1.090
Quinto giorno: Rieti - Antrodoco - L’Aquila Km: 65 D+960
TOTALE Km: 417 D+: 6.180

Chi fosse interessato abbiamo a disposizione le tracce gps.

Di seguito il racconto quella quinta ed ultima tappa del viaggio.
Rieti – Antrodoco - L'Aquila
Rieti, ore 7. Salutiamo il Sig. Francesco che ci ha ospitato nel suo B&B e, recuperate le bici dalla vecchia cantina stracolma di roba, partiamo per l'Aquila ultima tappa del nostro viaggio.
La mattina è fresca e viaggiare in bicicletta è piacevole; nonostante la stanchezza accumulata nelle precedenti giornate, mi rattrista un po’ pensare che questa sia l'ultima tappa.
Appena usciti dalla città, per evitare un tratto di superstrada, siamo costretti a percorrere uno sterrato molto sconnesso che sembra finire nel nulla. Fortunatamente le indicazioni di un abitante locale ci rassicurano che a breve troveremo la statale. Così è.       
Stiamo percorrendo la SS4 l'Antica Via Salaria che collega Roma al Mare Adriatico. Come spesso accade facciamo una deviazione questa volta per vedere il lago Paterno situato nel territorio del comune di Castel Sant'Angelo. Il luogo è incantevole ed il lago di origine carsica è balneabile. La voglia di fare il bagno è tanta ed io e Greg non ci pensiamo due volte. I vari  pennuti presenti sulla riva  sembrano non gradire la presenza in acqua di due orchi.
Facciamo quattro chiacchiere con i bagnanti presenti che, incuriositi dalle biciclette, ci chiedono di dove siamo e dove siamo diretti. Anche questa volta riceviamo consigli su cosa vedere, dove alloggiare e dove mangiare. Il caldo è sempre in agguato e non ci conviene indugiare troppo.
Verso le 11 raggiungiamo il comune di Antrodoco (che significa 'in mezzo ai monti') dove acquistiamo le provviste per il pranzo. Da qui la Salaria continua verso Amatrice e Norcia ma noi puntiamo ad Est sulla SS17 percorrendo i 14 km (di salita) nella splendida Valle di Corno fino a raggiungere il Valico di Sella di Corno a 1000 slm, confine tra Lazio e Abruzzo. L'area attrezzata del colle è il luogo ideale per pranzare e abbioccarsi all'ombra. 
Per concludere la tappa mancano solo 22 km di cui 10 tutti in discesa.
Nonostante i cantieri, le strade dissestate, il traffico, la salita finale raggiungiamo il Centro Storico di dell'Aquila senza intoppi. Siamo in Piazza Duomo e subito ci salta all'occhio la facciata della chiesa di Santa Maria del Suffragio uno dei beni artistici più importanti, emblema del sisma che nel 2009 ha distrutto la città. Ci pervade una certa soddisfazione.
Non eravamo assolutamente certi di farcela non tanto per l'impegno fisico quanto per la complessità del percorso e le molteplici variabili da considerare in un territorio a noi estraneo. 
La città è piena di turisti e con grande interesse osserviamo i complessi interventi per il recupero degli edifici storici. Un'opera monumentale.
Il 28-29 Agosto sono per L'Aquila i giorni della 'Perdonanza Celestiniana', si tratta di una festa storico-religiosa che si tiene annualmente con un programma ricco di eventi teatrali, musicali e religiosi. Infatti la sera stessa assistiamo in Piazza duomo un concerto di gruppi locali e artisti italiani. In particolare, il testo di una cover, attira la mia attenzione: Il Negozio di Antiquariato di Nicolò Fabi.
L'autore usa la metafora del negozio di antiquariato impossibile da trovare nelle vie del centro, dove tutto è omologato e tutti vanno di fretta.
'Per ogni cosa c'è un posto ma quello della meraviglia è solo un po' più nascosto'.
'Il tesoro è alla fine dell'arcobaleno che trovarlo vicino nel proprio letto piace molto di meno'. Muoversi in bicicletta ha in sé questo approccio e mi piace pensare a questo viaggio nello stesso modo.  Grazie quindi ai miei  compagni di viaggio per avermi regalato l’ennesima avventura cicloturistica che quest’anno ci ha portato alla scoperta delle meraviglie del Centro Italia. 


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