Sito Emilia Gravel Tour
Dal racconto dell'OrcoMamy
Tutto nasce quando la Regione Piemonte mi comunica tramite sms che la seconda dose del vaccino Covid è stata fissata per il 3 GIUGNO 2021 ORE 14,59 !!
NOOOOO!!
Con la passione della avventura in bici off road mi ero iscritto da oltre 10 mesi all'edizione 2021 del Tuscany trail in Toscana, un viaggio di 450km attraverso le mitiche strade bianche della Toscana che con partenza il 30 maggio si conclude con la fine della prima settimana di giugno.
E quindi.. BINGO !! SALTA TUTTO !!
Non mi perdo d'animo e subito tiro fuori dal cassetto un programmino che li' giaceva: L'EMILIA GRAVEL TOUR
NOOOOO!!
Con la passione della avventura in bici off road mi ero iscritto da oltre 10 mesi all'edizione 2021 del Tuscany trail in Toscana, un viaggio di 450km attraverso le mitiche strade bianche della Toscana che con partenza il 30 maggio si conclude con la fine della prima settimana di giugno.
E quindi.. BINGO !! SALTA TUTTO !!
Non mi perdo d'animo e subito tiro fuori dal cassetto un programmino che li' giaceva: L'EMILIA GRAVEL TOUR
Si tratta di un percorso ad anello di km 360/380 km ,con oltre 3000 mt disl+,con partenza da Piacenza ed arrivo a Piacenza percorrendo prima le sponde argillose del fiume Po e poi le amene e ripide colline dell'Appennino Tosco-Emiliano.
L' 80% del terreno ciclabile è sterrato come piace a me fuori da strade trafficate e dall'asfalto che io aborro.
Sono le 10 del venerdi 28 maggio io ed il mio fido socio Alfredo lasciamo Piacenza pedalando sulla pista ciclabile che ci porta verso l'avventura.
Prima e la seconda giornata :
Sono due tappe di assoluta pianura( 230 mt di disl+ sic!) costeggiando sempre il ns grande e maestoso fiume Po. Gli sterrati corrono a perdita d'occhio tra i campi di papaveri rossissimi che si alternano con altri di colza e di girasoli. Il profumo dell'estate si fa gia' sentire in queste terre di pianura ma il clima è ancora sopportabile e ci trastulliamo in assetto cicloturistico estivo.
Passiamo l'Oasi di Pinedo, poi Castelvetro piacentino, poi ancora eccoci nell'isola fluviale Giarola, eppoi...il Polesine parmense ! Siamo in un ambiente che mai avremmo pensato di incontrare : spiagge bianchissime lambiscono il fiume e nelle anse si assapora quasi un clima balneare.
Casotti adibiti alla pesca fluviale, baretti, sovente ancora chiusi ,si adagiano sotto alberi di salice piangente oziosi sulla riva del Po . Davvero un tuffo in ambiente marinaro non immaginabile.
Le giornate finiscono all'imbrunire quando ahime' i moschini e le zanzare escono allo scoperto e son....seccature.
Sono due tappe di assoluta pianura( 230 mt di disl+ sic!) costeggiando sempre il ns grande e maestoso fiume Po. Gli sterrati corrono a perdita d'occhio tra i campi di papaveri rossissimi che si alternano con altri di colza e di girasoli. Il profumo dell'estate si fa gia' sentire in queste terre di pianura ma il clima è ancora sopportabile e ci trastulliamo in assetto cicloturistico estivo.
Passiamo l'Oasi di Pinedo, poi Castelvetro piacentino, poi ancora eccoci nell'isola fluviale Giarola, eppoi...il Polesine parmense ! Siamo in un ambiente che mai avremmo pensato di incontrare : spiagge bianchissime lambiscono il fiume e nelle anse si assapora quasi un clima balneare.
Casotti adibiti alla pesca fluviale, baretti, sovente ancora chiusi ,si adagiano sotto alberi di salice piangente oziosi sulla riva del Po . Davvero un tuffo in ambiente marinaro non immaginabile.
Le giornate finiscono all'imbrunire quando ahime' i moschini e le zanzare escono allo scoperto e son....seccature.
Sostiamo a Zibello, famoso centro rurale per la produzione di culatello, e non possiamo che fermarci ad assaggiare questa leccornia !
Oltre 200km nei primi due gg sono macinati percorrendo i cosiddetti “ argini” ovvero terrapieni rialzati a difesa del territorio in caso di esondazione del Po .Su questi argini sono disegnante le strade bianche, i tratturi, a volte solo i sentieri e su di essi pedaliamo . A volte i km corrono veloci se il fondo è di terra battuta o di brecciolino compatto, altre volte non riusciamo a percorrere piu' di 7/8 km in un ora quando il fondo è costituito da prato e non sempre tagliato. Ma tant' é : la traccia gpx passa di li' ed allora si prosegue senza indugio !
Oltre 200km nei primi due gg sono macinati percorrendo i cosiddetti “ argini” ovvero terrapieni rialzati a difesa del territorio in caso di esondazione del Po .Su questi argini sono disegnante le strade bianche, i tratturi, a volte solo i sentieri e su di essi pedaliamo . A volte i km corrono veloci se il fondo è di terra battuta o di brecciolino compatto, altre volte non riusciamo a percorrere piu' di 7/8 km in un ora quando il fondo è costituito da prato e non sempre tagliato. Ma tant' é : la traccia gpx passa di li' ed allora si prosegue senza indugio !
Il terzo e quarto giorno
Siamo oramai in Emila e il gioco cambia.
Abbandonate le comode carrarecce pianeggianti in ambiente golenale ,siamo ora all'assalto dell'appennino Tosco-Emiliano.
Passato il ponte sul fiume Torrente Parma a Langhirano ,iniziano piu di 160 km di mulattiere ,tratturi, single trek, pratoni infiniti che mettono a dura prova le nostre gambe . Piu di 2000mt dil+ ci aspettano e con pazienza e passione iniziamo le salite.
Dobbiamo salire sul crinale appenninico e poi cavalcarlo con infiniti sali e scendi con paesaggi mozzafiato per due giorni interi. Iniziamo lambendo a 750 mt di quota il MONTE MILANO,
per poi scendere su Calestano, paesino adagiato su una piccola radura in riva al torrente Baganza.
E poi via sempre più su pedalando su ripidi sterrati che ci portano in vista del Passo della Cisa.
Non lo valichiamo ma scendiamo come si dice “ con una fucilata” fino al paese di Cazzola ,che sembra ancora immerso nel Medio Evo. Attraversiamo poi il fiume Taro per giungere stanchi a Varano de' Melegari ,dove pernottiamo in un accogliente b&b.
Siamo oramai in Emila e il gioco cambia.
Abbandonate le comode carrarecce pianeggianti in ambiente golenale ,siamo ora all'assalto dell'appennino Tosco-Emiliano.
Passato il ponte sul fiume Torrente Parma a Langhirano ,iniziano piu di 160 km di mulattiere ,tratturi, single trek, pratoni infiniti che mettono a dura prova le nostre gambe . Piu di 2000mt dil+ ci aspettano e con pazienza e passione iniziamo le salite.
Dobbiamo salire sul crinale appenninico e poi cavalcarlo con infiniti sali e scendi con paesaggi mozzafiato per due giorni interi. Iniziamo lambendo a 750 mt di quota il MONTE MILANO,
per poi scendere su Calestano, paesino adagiato su una piccola radura in riva al torrente Baganza.
E poi via sempre più su pedalando su ripidi sterrati che ci portano in vista del Passo della Cisa.
Non lo valichiamo ma scendiamo come si dice “ con una fucilata” fino al paese di Cazzola ,che sembra ancora immerso nel Medio Evo. Attraversiamo poi il fiume Taro per giungere stanchi a Varano de' Melegari ,dove pernottiamo in un accogliente b&b.
L'ultimo giorno si parte di buon ora ed è subito salita per 600mt disl+ su una carrareccia a volte sgangherata a volte ciclabile che cmp ci accompagna nell'ultima giornata di crinali.
.Passiamo in zone assolutamente non antropizzate,valloni deserti e verdissimi che ci accompagnano fin in vista di Pellegrino Parmense. Di qui solo più un lunga ,bella ,sinuosa discesa su sterrati da percorrere con dovizia per “mettere le ruote” nel posto giusto ed evitare cadute che con le nostre bici cariche ( 21 kg)non sarebbero proprio consigliate.
La discesa termina a Salsomaggiore Terme dove ci concediamo una sosta .
.Passiamo in zone assolutamente non antropizzate,valloni deserti e verdissimi che ci accompagnano fin in vista di Pellegrino Parmense. Di qui solo più un lunga ,bella ,sinuosa discesa su sterrati da percorrere con dovizia per “mettere le ruote” nel posto giusto ed evitare cadute che con le nostre bici cariche ( 21 kg)non sarebbero proprio consigliate.
La discesa termina a Salsomaggiore Terme dove ci concediamo una sosta .
Poi solo più km nuovamente di sterrati verso Fidenza, e poi girovagando tra le cascine del piacentino ,eccoci a chiudere l'anello a Piacenza.
Anche questa piccola avventura la archiviamo ,felici.
Oltre 34 ore di bici ,tanti km , oltre 3000mt di disl+, ottimo prosciutto, super culatello ,grana a gogo' sono i colori di questa tavolozza di emozioni di 4 giorni.
Ma ci son anche gli imprevisti: il taglio netto di un copertone, la rottura di ambedue le scarpe da bike,un errore nella prenotazione di un b&b, e per finire qualche fuga rincorsi da cani.... ,
beh ...li definiamo il pepe sull'avventura.
Li definiamo ora a tavolino ma sul terreno di gioco, proprio no...
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