Dal racconto dell'OrcoPinoR
La notte, non ha portato consiglio ma un incubo. Nel sogno qualche buontempone ha deciso di miniaturizzare la bici da corsa, incidentata il 4 Luglio 2020, e di appenderla in qualche Morfeiana parete . Secondo Freud avrei dovuto analizzare il sogno, sviscerarlo e alfine restare a casa.
La notte, non ha portato consiglio ma un incubo. Nel sogno qualche buontempone ha deciso di miniaturizzare la bici da corsa, incidentata il 4 Luglio 2020, e di appenderla in qualche Morfeiana parete . Secondo Freud avrei dovuto analizzare il sogno, sviscerarlo e alfine restare a casa.
Ed invece no, oggi la scimmia se ne frega di Freud e decide di portarmi al Rifugio La Riposa a quota 2250, alle pendici del Rocciamelone. Il monte dei monti, creduto dai romani la vetta più alta delle Alpi. Svetta dritto sulla Valle di Susa con i suoi 3538 Slm.
I numeri:
- Partenza da Alpignano 350Slm 10.30 (un pò tardi)
- Tragitto verso Susa 500 Slm, dalla ciclostrada del Diacono Martino.
- Arrivo al Rifugio "La Riposa" ore 14.30
- Rientro ad Alpignano ore 17.30
Partenza tardi da casa, alle 10.30. Ma si rivelerà una partenza col botto. Eolo spinge forte da Est ad Ovest e nel trasferimento verso Susa l'ho alle spalle. Pedalo facile senza fatica, una vera goduria.
A Susa 500 Slm, inizia la salita di 1750D+. L'incendio del 2017 ha rovinato in parte l'asfalto da quota 1000 a quota 1500. Praticamente lo ha cotto. Si sommano i lavori dei boscaioli che stanno pulendo il bosco dagli alberi morti. Insomma da quota 1000 a 1500 slm occorre molta pazienza in salita e molto occhio in discesa.
Salgo tranquillo e regolare, cosciente che occorrerà affrontare ancora il ritorno. Le prime rampe con temperature intorno ai 30 gradi. Veloce il meteo, repentino, cambia. Il sole scompare e le temperature da quota 1600 Slm precipitano in fretta. Dalla località il Trucco 1750 Slm, inizia lo splendido sterrato che in 5km porta al rifugio "La Riposa".
A Susa 500 Slm, inizia la salita di 1750D+. L'incendio del 2017 ha rovinato in parte l'asfalto da quota 1000 a quota 1500. Praticamente lo ha cotto. Si sommano i lavori dei boscaioli che stanno pulendo il bosco dagli alberi morti. Insomma da quota 1000 a 1500 slm occorre molta pazienza in salita e molto occhio in discesa.
Salgo tranquillo e regolare, cosciente che occorrerà affrontare ancora il ritorno. Le prime rampe con temperature intorno ai 30 gradi. Veloce il meteo, repentino, cambia. Il sole scompare e le temperature da quota 1600 Slm precipitano in fretta. Dalla località il Trucco 1750 Slm, inizia lo splendido sterrato che in 5km porta al rifugio "La Riposa".
Una coccinella mi si posa sul manubrio e non mi lascia più. La fortuna è dalla mia, oggi si arriva alla meta prefissata.
Nessuno forma di vita ai vari agriturismi "la Darbunera" e "Costa Rossa". Nessuno che sale, nessuno che scende. Confido sulle camere d'aria Aerothan della Scwalbe che dicono imbucabili. Le coperture Vittoria Zaffiro-Pro 700x32 fanno il loro "sporco" mestiere.
Arrivo al Rifugio non troppo tirato. Temperatura sui 9° gradi. La discesa con i mezziguanti ed un giacchino ino ino saranno cavoli miei.
Discesa sullo sterrato magnifica, tenuto conto che le bici Gravel non hanno nessuna ammortizzazione. Il giacchino tiene, le mani invece sono anchilosate sui freni che ancora un po' prendono fuoco.
Arrivo a Susa infreddolito ma non troppo, tant'è che ordino un bel gelato per affrontare il ritorno a casa. Inizia a piovigginare per cui bando alle chiacchere, si fugge veloce.
Sorpresa, già Susa mi accordo che Eolo ha cambiato direzione, adesso spira da Ovest ad Est. Quindi ho nuovamente il vento alle spalle. Una fortuna così non mi capiterà più.
Grazie Eolo, grazie Coccinella, grazie Rocciamelone. Caro Freud dovevi cambiare mestiere.
Nessuno forma di vita ai vari agriturismi "la Darbunera" e "Costa Rossa". Nessuno che sale, nessuno che scende. Confido sulle camere d'aria Aerothan della Scwalbe che dicono imbucabili. Le coperture Vittoria Zaffiro-Pro 700x32 fanno il loro "sporco" mestiere.
Arrivo al Rifugio non troppo tirato. Temperatura sui 9° gradi. La discesa con i mezziguanti ed un giacchino ino ino saranno cavoli miei.
Discesa sullo sterrato magnifica, tenuto conto che le bici Gravel non hanno nessuna ammortizzazione. Il giacchino tiene, le mani invece sono anchilosate sui freni che ancora un po' prendono fuoco.
Arrivo a Susa infreddolito ma non troppo, tant'è che ordino un bel gelato per affrontare il ritorno a casa. Inizia a piovigginare per cui bando alle chiacchere, si fugge veloce.
Sorpresa, già Susa mi accordo che Eolo ha cambiato direzione, adesso spira da Ovest ad Est. Quindi ho nuovamente il vento alle spalle. Una fortuna così non mi capiterà più.
Grazie Eolo, grazie Coccinella, grazie Rocciamelone. Caro Freud dovevi cambiare mestiere.
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