martedì 4 maggio 2021

Gravel Bike Pian Gelassa - Valle di Susa (To) 3 Maggio 2021

 

Traccia Gravel Bike Pian Gelassa 2021
Video Gravel Bike Pian Gelassa 2021

Dalle note dell'OrcoPinoR

Siamo in Primavera ormai inoltrata, è tempo di "salire in montagna" ma non per combattere i NaziFascisti  ma per mettere nel carniere Colli e GiteDaUrlo.

Scrutando le attività dei ciclisti Valsusini, scopro che alcuni di essi hanno portato la loro bici da strada al Pian Gelassa. Ne ho sentito parlare da amici sportivi nelle loro escursioni con le Ciaspole o Pelli, ma a dire il vero non ci ho mai messo piede ed oggi 3 Maggio 2021 parmi la giornata giusta, meteoreologicamente freschina ma giusta. Mi accompagna oggi Steu,  l'amico di OrcoRog e simpatizzante  degli Orchi.
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Per 125km 2000D+ circa


Semplice il percorso. Si sale al Pian Frais, stazione sciistica in via di dismissione, per la Prov.24 da Meana. Dopo i 10 Tornanti "Bastasi & Caini"  si passa il bivio per la Madonna della Losa, dove ci siamo fermati per il panorama, e dopo 500 metri un bivio secco gira a sinistra per Pian Gelassa.
Chissà per quale oscuro motivo, nessun ciclista me ne ha mai parlato. Un vero mistero visto il fondo praticamente perfetto. In 5 chilometri si arriva alla meta su una carrereccia di terra morbida composta da un vecchio fondo stradale (anni 70-80) ,con accumuli di aghi di larici, asciutta anche dopo una settimana di pioggia. Si sale alla media 6-7% facile facile dopo i durissimi 10 tornanti.

Al Pian Gelassa trovo con stupore un disastro ecologico. Edifici con la sola struttura, veri catafalchi fantasma. Siamo proprio sopra Susa, vicinissimi a Torino. 
Dopo essermi informato... Pian Gelassa doveva essere una stazione sciistica soprannominata la “Bondone di Torino”, per l’estrema vicinanza alla città.
Sono rimasti gli scheletri di Palazzine/Alberghi per ospitare i potenziali sciatori. Che disastro. Rimane adesso un luogo fantasma, ma per fortuna un luogo dove poter pedalare, correre, ciaspolare e pellare lontano da tutto e tutti con vista magnifica sul Gran Serin. Percorsi splendidi, panorami mozzafiato...altro che Trentino. La montagna qui è quella di una volta, poco addomesticata.
Il concetto di utilizzo della montagna per fini turistici è tutto da ripensare, anche alla luce della pandemia da Covid Sars-2. Credo che le stazioni sciistiche e lo sci alpino in pista sia ormai superate, e la montagna sa offrire molto di più che una seggiovia per fare qualche curva sulla neve. A pensarla cosi non sono solo io ma anche un organo competente come il Club Alpino Italiano (CAI).

Discesa verso il Frais, per riimmetterci sulla provinciale 254. Decidiamo di non andare al Frais (mancano 3km) ma di scendere verso Deveys, prima su una carrereccia e poi con un collegamento del "Sentiero dei Franchi" ci infiliamo sulla strada sterrata "Campo Alardo" che scende a Gravere di Susa. Mizzica la discesa lunga mi ha fatto quasi fumare un  paio di pastiglie organiche.
Rientriamo a casa felici e soddisfatti di una giornata da ricordare.







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