Classifica Aosta - Becca di Nona 2018
Sito Aosta - Becca di Nona
Edizione 2010
Edizione 2012
Edizione 2016
Dal racconto dell'OrcoCamola

"Caspita ... devo salire lassù?"
Otto sono gli Orchi che decidono di cimentarsi con questo 'vertical'; mille i partecipanti!
Alle 7 ci incontriamo al ritiro pettorale, tutti un po' storditi dalla levataccia e concentrati sulla complicata logistica della gara. In base al tempo dichiarato parto nella griglia n.3.
Ore 8.30: si parte! Un km in piano e a Charvensod comincia subito la salita.
La tentazione di superare è tanta ma come ho immaginato la pendenza non molla mai, devo gestire al meglio la fatica.
I primi km li soffro un po', in particolare patisco gli sterrati ripidi impossibili da correre. Per fortuna il caldo non è eccessivo, si forma qualche coda nei passaggi obbligati ma niente di che.
Bellissimo invece è il tifo delle persone. Nei pressi delle borgate diversi gruppi folcloristici accolgono i corridori con musica e danze.
Arrivo alla conca di Comboè insieme a OrcoDavide. Qui si chiude la prima gara (2110 slm) e finisce la fatica di OrcoZoppo.
Prima del traguardo una ripida strettoia in salita forza il passaggio degli atleti tra due ali di folla. Il tifo è pazzesco. I Campanacci e le grida di incoraggiamento mi fanno dimenticare la fatica accumulata.
Mangio qualcosa e senza fermarmi continuo per affrontare la parte di salita più montagnosa che porta in vetta. La conca di Comboè è stupenda ma non faccio in tempo a distrarmi che subito la salita riprende inesorabile. La vegetazione scompare e il sentiero passa su tratti di pietraia e dossi morenici lavorati dalle valanghe.
Attraversiamo qualche macchia di neve ed una decisa impennata ci porta ai 2912 m del Col Carrel, dove è ubicato il bivacco Federigo Zullo.
Sto bene anche se la vista della cresta che porta in vetta mi scoraggia un po'; pensavo fosse più vicina.
Il tifo che arriva dall'alto annuncia però che la fatica sta per finire.
Guardo l'orologio ... e con i neuroni in carenza di ossigeno dico al tipo che ho davanti: "Dai che la chiudiamo in tre ore!". Lui si gira, mi guarda ... abbassa la testa e parte in quarta.
Lo seguo pentito di aver parlato. Il gioco funziona e l'arrivo in vetta è condito da una bella emozione.
Ridiscendo a Comboè con Davide e Luca e ritrovo subito Paolo e Gaetano. La festa è al culmine. Giovani e meno giovani suonano e cantano brani della tradizione ... tutto è molto spontaneo ... bello.
Nonostante l’uso della funivia di Pila il rientro ad Aosta è lungo e faticoso. Pacco gara e pranzo sono allestiti a Charvensod dove incontriamo Adrian e Rezart. Ultime foto e via.
Che giornata!
Gara, montagna e compagni di avventura da '10 e lode'
L'hashtag della gara è #iofacciolabecca ... direi che un #WgliOrchi oggi calza a pennello.
Nessun commento:
Posta un commento