Classifiche Granfondo Sesriere 2018
Sito Granfondo Sestrietre
Dal racconto dell'OrcoZoppo
E' da circa quindici anni che la Granfondo del Sestriere è organizzata con fortuna altalenante. Lo scorso anno non ha preso il via anche se sotto l'egida di Rcs Sport. Quest'anno la granfondo ha cambiato nome ed organizzazione diventando Granfondo Sestriere Colle delle Finestre,
affidando l’evento ad una macchina solida quale la:Sestriere Bike Grandi Eventi, la stessa che cura la regia del Tour de l’Assietta, gara top-nazionale in MTB.
Il botto già al primo anno con 1500 iscritti.
Già lo scorso anno l'avevo adocchiata la GF del SESTRIERE ma per problemi logistici dell'organizzazione, come dicevo, l'avevano annullata.
Quest'anno c'è nuovamente in programma perché non farla?
L'appuntamento è per il 22 Luglio 2018 con partenza e arrivo al colle del Sestriere. A metà gara con transito, ahimè, dal colle delle Finestre che sarà scalato da Meana di Susa. Le stesse Finestre che questo Maggio, al giro d'Italia edizione 101°, hanno visto l'impresa di Froome.
Proprio al colle delle Finestre, dove ha innescato la quinta per la fuga e poi vincere la tappa della giornata. Vabbè io non sono Lui, comunque so già che sarà un impresa, per me, arrivare alle Finestre senza soffrire tanto. Sarei già contento.
La prima cosa che faccio è andare dal ciclista e farmi aggiungere 4 denti in più sulla corona posteriore. Altrimenti, davvero, chi ci si sale lassù. Quindi col 28 aggiungo anche il 32.
Le gambe poi faranno il resto.
Ed eccomi qui alla partenza del GF.del SESTRIERE (unico Cacciatore di Colli presente) alle 9:30 partenza dalla piazza del comune di Sestriere con davanti alla griglia tutta la squadra capitanata da Aru della Team-Pro UAE EMIRATES.
Ma lui, il sardo, non c'è.
I primi 10km sono controllati dalla macchina di inizio gara quindi tutti tranquilli fino a Cesana Torinese dove poi inizia il chilometro zero. Da Cesana in poi si scatena l'inferno per chi ne ha.
I primi 50 km sono tutti quasi in discesa. A Oulx l'impresa era schivare, per non finire per terra, nel tratto di pavè, il cimitero di borracce cadute per le vibrazioni dalle bici dei ciclisti.
In un amen, si fa per dire, si arriva a Meana di Susa dove si attacca la salita di 18 km 1650D+ del colle delle Finestre.
La mia paura era di bucare nel tratto sterrato, ed invece ho forato sulla salita asfaltata prima del comune di Meana. Non importa, con pazienza cambiamo la camera d'aria. Mi si avvicina un ragazzo che mi dice "tranquillo ci penso io". Per un attimo mi sono sentito un professionista con la sua ammiraglia dietro. Cambiata la gomma gonfiata a dovere e addirittura, l'aiutante, mi ha spinto per un po' per riprendere la pedalata.
Cosa voglio di più. Un ringraziamento di cuore al ragazzo e riparto alla grande.
I primi 11km sono su un bel manto asfaltato, duri ma fattibili. Recupero e supero un po' di gente e questo mi fa capire che la gamba c'è.
Dopo il colletto di Meana a 1550slm ecco gli ultimi 8 km di sterrato. Dal colletto alla cima del colle delle Finestre inizia la sofferenza sullo sterrato. Con la bici da strada, con pendenze brutali, la fatica raddoppia. Il temporale del giorno prima ha reso lo sterrato una "pauta" (fango in piemontese ndr) .
Immaginate, cari amici, che fatica. Comunque non mollo mai anche se il ritmo è bassissimo.
Arrivo in cima al colle dove c'è il controllo, ed in teoria il ristoro. Mi fermo per avere un po' di sali e qualcosa da mangiare perché la fame inizia farsi sentire.
Il ristoro non esiste, solo più acqua, e c'è ancora gente che deve salire. Una pecca, secondo me, enorme per chi andrà veramente in crisi. Detto ciò, riempio le borracce e mi butto giù per gli ultimi 12 km di discesa. Ma attenzione perché ora le strade sono aperte al traffico automobilistico e quindi si possono trovare macchine che salgono.
Finita la discesa si arriva a Balboutet. Seguono gli ultimi 16,5km di salita per arrivare al traguardo del colle del Sestriere.
Le forze iniziano a mancare, il colle delle finestre ha lasciato il segno. Le gambe iniziano ad essere dure e i crampi bussano. Chiedo ai miei muscoli l'ultimo sforzo, "portatemi all'arrivo".
Compito eseguito con tanta fatica ma sono FINISHER.
Ora si recupera un po' di forze perché le gambe ne hanno bisogno.
Per un po' d i mesi basta ansie da prestazione, basta ansia da cancelli insomma basta ansie da GRAN FONDO. Solo gite per divertirsi.
Comunque col cuore e la testa la fatica la superi, ma oggi i miei soci mi sono mancati.
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