Dal racconto del'OrcoMami
Mezzomerico, un paesone nelle pianure novaresi, non lontano dalla Valsesia, ospita questo simpatico trail di modesta lunghezza (km 26), ma con una buona organizzazione e con un sincero sapore paesano. All'arrivo tradizione vuole che i concorrenti possano godere di un bel ristoro finale a base di birra e “salamelle”, l'insaccato tipico della zona.
Con queste premesse, ritorniamo per il secondo anno a scorrazzare su questo percorso.
Il tracciato in ambiente molto autunnale, si snoda tra ampi campi coltivati, filari di viti, poderi agricoli e boschi di conifere che ben si prestano ad uno sviluppo ondulato e nervoso in un alternarsi di tratti pianeggianti e piccole discese e poi risalite, a volte assai irte, che l'abbondante fango di ieri ha reso non poco insidiose ai concorrenti.
Due le distanze possibili, una da 14 km ed una da 26 km, con la apertura anche agli appassionati di nordic walking.
Giornata tersa e freddina ma perfetta per sgambettare tra fango, prati e foglie secche.
La Bruna ed io siamo andati con l'idea di testare l'uso intensivo dei bastoncini da nord walking nel contesto di una gara di trail con relativi cancelli e tempo massimo. In particolare il sottoscritto, che non riesce a guarire dalla malattia della “ sindrome da pettorale trail “ ha voluto fare questo test volendo comunque salvaguardare le ginocchia.
Il via viene dato puntuale alle 9.00 sotto un magnifico sole. Ovviamente in un baleno i sempre più numerosi giovani atleti, provenienti dalle gare su asfalto, hanno impresso un ritmo elevatissimo alla gara. E, come logico, in una manciata di minuti è iniziata l'altra gara: la mia gara e quella di Bruna. Soli, a passare il tempo a zampettare un po' nel fango ed un po' su tappeti di foglie secche cercando di NON perdere mai la vista di una freccia o di un bivio !! Pena vagare in boschi sconosciuti alla ricerca dell'ARCA PERDUTA o meglio... della strada di rientro !
Sara' la saggezza dell'eta' o la consapevolezza che la cosiddetta” velocita' media”.. è oramai mooolto modesta ma ci siam proprio divertiti a fare “ il nostro ritmo” come dicono i veri atleti, cercando unicamente di stare nel tempo massimo!
Cosi facendo i chilometri son passati bene e mi son rincuorato sul futuro uso delle...mie ginocchia.
Ho potuto passare il traguardo con una mezz'ora di margine sul tempo massimo; gustarmi le mitiche salamelle e attendere l'arrivo della Bruna che, simpatica, causa una svista dell'ultimo bivio... non riusciva a trovare il pallone dell' arrivo !!.
Ed anche questa è andata !
E, se è vera la massima “non è importante la meta ma il percorso che si compie per raggiungerla”, allora ci siamo ancora....
Orcomami
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