Dal racconto dell'OrcoSherpaMazinga
Avevamo prenotato da lungo tempo il rif. Gouter al Monte Bianco per rifare a distanza di 45 anni la Via normale Francese. Già le altre ormai sono solo un ricordo, la Via dei Cosmiques troppo pericolosa sulle seraccate del Tacul, idem la via italiana dal Miage. Meglio rimanere sul sicuro dal Gouter, ma la prenotazione richiede mesi di anticipo e sperare. Difatti per la sera della Domenica previsto mal tempo in quota e forte vento. E’ gioco forza pertanto ripiegare sulle nostre amate alpi liguri o Marittime dove era previsto certamente un meteo accettabile con nuvole in quote.
Detto fatto si parte per il Marguareis per il giro classico; conosciamo però troppo queste montagne per fare il giro completo e allora l’Idea: traversata bassa da Viozene al Colle dei Signori e il giorno dopo tutto il giro delle creste Marguareis- Mongioie.
Idea balzana ma affascinante, diamine dopo il Monte Bianco ben si può puntare alto!
Difatti con mio Fratello Roberto ed Ugo eccoci arrivare a Viozene abbastanza tardi tanto da guadagnare il rif Mongioie ( mt 1550) alle ore 13 in tempo per i maltagliati al Raschera. Si deve sapere che il Raschera è il formaggio DOP della zona del Monregalese e Mondolè, due piatti di maltagliati, tre birre grandi e pronti per partire la gita bassa. Nonostante la quota sia bassa ed il percorso agevole il formaggio fuso non si rivela un buon compagno di escursione, comunque in circa due ore guadagniamo Carnino e lentamente la gola delle Chiusette, tante volte percorsa molto più pericolosamente con le pelli. Il grande vallone a quota duemila ci porta in circa 1 ora abbondante al Colle dei Signori e al Rif Don Barbera 2079 mt.
Qui più che un rifugio troviamo una incredibile accozzaglia di Bikers, motociclisti, quad, fuori strada e bontà loro due escursionisti francesi; siamo infatti alla intersezione della famosa strada del sale che arriva dai forti di Limone prosegue sempre in quota verso la Cima Bertrand, Missun, Saccarello e rif Sanremo vicino a Monesi, circa 60 km di strada sterrata militare famosa in tutta Europa per poi scendere a Ventimiglia in giornata. Siamo vicini anche al percorso della Cromagnon con i suoi forti. Ma questa sarà un’altra storia…
Il mattino della Domenica ci vede di buon ora con un clima frizzante salire per le balze calcaree tra infiniti inghiottitoi fin sulla cima del Marguareis a quota 2651. Di qui si può osservare tutta la grande cresta oggetto della nostra gita e laggiù , troppo in fondo, il Mongioie. Incredibile vista sul mar ligure, ma non c’è tempo da perdere, discendiamo due colli fino ai canaloni dei genovesi e Torinesi, colle Palù, cima Bozano e colle del Pas, grande zona di transito da Nord a Sud. Discendiamo quasi fino al rif Saracco Volante capanna degli speleologi per l’esplorazione di uno dei più grandi complessi ipogei d’Italia, Piaggia Bella, diecine di km di sviluppo, quasi 1000 mt di profondità, sifoni, diaclasi etc
Ma si riparte presto per la soprastante punta di Pian Ballaur, interessante meta sci alpinistica della zona a quota 2604 mt con discesa e relativa risalita alla Cima delle Saline a 2612 mt. Il cielo comincia ad offuscarsi per nebbia e nuvolaglie sparse e velocemente si riparte per la vicina Cima delle Colme fino al passo delle Scaglie. Già trovare la direzione si rivela operazione ardua per cui lasciamo il Mongioie a mezz’ora di cammino e ci imbuchiamo velocemente sui ghiaioni spacca gambe per la gola delle Scaglie fino al sottostante rif Mongioie, naturalmente sbagliando strada.
Ancora 40 minuti di discesa e finalmente Viozene.
Gita d’altri tempi che ormai nessuno percorre integralmente perché decisamente lunga. Ma noi abbiamo ancora nel nostro profondo la passione per i trail. Da ripetere! Il fil rouge della escursione sono senz’altro le stelle alpine, ovunque su interi prati, guardare ma non toccare!
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