Sito Ultraks Matterhorn
Dal racconto dell'OgreDoctor
22 Agosto, ore 7.30, Zermatt, l’aria del mattino è frizzante, ma il cielo è terso. Ci sono tutte le premesse per una giornata indimenticabile. Sono nuovamente ai nastri di partenza di una gara: la Matterhorn Ultraks 46k, gara della Skyrunner World Seriers.
Si respira un clima internazionale, gli atleti presenti sono sicuramente di livello. Con me l’inossidabile e immarcescibile OrcoSherpaMazzinga, con il suo amico Ugo. Mauro è l’unico atleta alla partenza del 1948: qualcosa vorrà pur dire! Guardandoci intorno, i giovani sono tantissimi e per la stragrande maggioranza stranieri.
Alla fine del count down 681 atleti (565 maschi e 116 donne) percorrono le strade di Zermatt, incitati dagli applausi delle persone accorse a fare il tifo per i propri beniamini. Pochi chilometri di asfalto e inizia la salita verso Sunnegga (2260 m slm). Breve discesa, a tutta manetta e come consuetudine nelle ultime gare, subito una bella caduta sul legno bagnato di un ponticello, per fortuna senza conseguenze.
Finita la discesa si sale al Gornergrat (3130 m). La quota non dà fastidio, probabilmente, le numerose uscite di quest’anno in alta montagna hanno dato i loro frutti.
Il panorama è già magnifico, ma arrivati in cima lo spettacolo diventa sublime. Varrebbe quasi la pena di fermarsi e sedersi in contemplazione.
Tutta la catena del Monte Rosa e il Cervino con tutta la sua maestosità sono davanti ai nostri occhi in una livrea quasi invernale. Spettacolare: solo questo vale il prezzo della fatica.
Il Cervino, in tutte le sue proiezioni e versanti sarà la costante della gara, dopo lo Schwarzsee (2583 m), prima salendo e poi scendendo a Trift, ultimo ristoro al 40 km, lo avremo costantemente sulla nostra destra con la sua impressionante parete nord.
Scendendo dal Gornergrat si arriva a Furi dove attraverseremo un caratteristico ponte, che non posso definire tibetano, tanto è curato e ingegneristicamente perfetto. Non si può correre, probabilmente per non fare entrare in risonanza le strutture del ponte.
Le prima tre salite sono impegnative, ma tecnicamente facili. In generale il percorso passa su sentieri molto corribili, privi di grandi difficoltà. Nell’ultima salita dopo lo Schwarzsee, dopo quasi 30 km di corsa ininterrotta, la fatica si fa sentire e accumulo il ritardo, che non mi consentirà, nemmeno dopo il recupero, nell’ultimissimo strappo dopo il ristoro di Trift e gli ultimi 6 km di discesa verso Zermatt fatti a manetta, di restare sotto le 8 ore.
Chiudo la mia fatica in 8 ore e 6 minuti, al 182 posto e 13° di categoria.
La gara è magnifica, anche se, indubbiamente, la splendida giornata di sole la resa assolutamente indimenticabile. Il percorso è stratosferico, da mettere al pari delle gare del Monte Bianco, anche se quest’ultime, dato lo sviluppo chilometrico più elevato ovviamente risultano penalizzate. Per tutto il tracciato si rimane al cospetto del Cervino e degli altri 4000, visti dal versante a cui siamo meno abituati e cioè quello svizzero.
In sostanza, la gara vale la spesa e la trasferta sicuramente impegnativa e costosa. La logistica non è delle più semplici e tutto il viaggio, anche per la nostra scelta di attraversare il passo del Sempione, richiede più di 4 ore. La macchina si deve necessariamente lasciare a Tasch, per salire su un trenino a cremagliera che arriva a Zermatt. Il treno può essere preso anche più in basso a Brig, risparmiando qualche chilometro in auto.
Zermatt è fantastica, molto curata, molto svizzera; si circola a piedi o con taxi elettrici: non esistono veicoli a motore! Non è sicuramente a buon mercato e una rapida occhiata alle vetrine delle orologerie presenti nella via centrale, fa subito capire il livello dei clienti di questo paese. Anche per mangiare, i costi non sono proprio popolari. Per un tris di pasta in un bellissimo locale italiano, dobbiamo scucire la bellezza di 27 euro, più una piccola birra ovviamente a parte!
L’organizzazione del trail è stata impeccabile. Tracciato segnatissimo, impossibile perdersi; ristori fornitissimi. Logista per consegna pettorali, docce e pasta party dopo la gara (penne alla bolognese e insalata!) perfetti.
Non posso che consigliare questa gara a tutti gli amici orchi e orchesse! Fatela non ve ne pentirete!
W Gli Orchi, W la montagna
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