Dal racconto dell'OgreDoctor
I dati grezzi:
quota di partenza (m): 1750 (Claviere)
quota vetta (m): 3130 (Cima M.te Chaberton)
dislivello complessivo (m): 1380
dislivello complessivo (m): 1380
tipo itinerario: (sentiero - difficoltà E)
località partenza: Parcheggio dopo la vecchia dogana
La giornata si preannuncia calda e soleggiata e ovviamente, anche se è passata solo una settimana dal Passatore e le gambe suggerirebbero di riposare ancora un po', decidiamo di buttare un occhio su quello che, per molti orchi, sarà il prossimo cimento: il Trofeo Monte Chaberton.
Partenza fissata all'alba, per rientrare nelle mura domestiche ad orari normali: 5 orchi (OrcoCicillo, OrcoGiova, Orco730, OrcoGreg e OrcoMazzinga) oltre al sottoscritto, si danno appuntamento al solito posto alle ore 6.30. Alle ore 8.00, dopo una rapida colazione, siamo già in marcia. La temperatura è alta, l'umidità elevata, l'andatura quasi da gara.
Il sentiero è tutto segnato con bollini in vernice fucsia che ricalcano il percorso della vecchia skyrace, ma sono pensati per il senso di marcia inverso (questo tratto, infatti, verrà percorso in discesa verso Claviere) e in alcuni punti sono difficili da scorgere. Nessun problema, ormai, è una gita che possiamo percorrere ad occhi chiusi.
Il colle arriva in un lampo (ma quanto andiamo!) e subito affrontiamo la salita finale "dritto per dritto", come in gara. La salita fa male e i quadricipiti mi presentano il conto, ma in 1.50 siamo tutti in vetta, comprese le pause! In cima l'area è frizzantina, si sta da favola. Godiamo di un magnifico 360 su questa cima isolata.
Purtroppo dobbiamo tornare ed esaurite le foto di rito, ci buttiamo in discesa. E' la parte che mi piace di più. Inevitabile ripensare alla mia prima gara di skyrunning: la K22 del 2010, l'ultima edizione del corsa storica dello Chaberton. Su questo pendio, affrontato per la via seguita in salita, sul pietrisco fine, sembra di sciare e in un attimo siamo di nuovo al colle e in poco meno di 50' alle macchine.
In 2 ore e 28 minuti effettivi siamo andati e tornati senza faticare troppo!
Come siamo cambiati nello spazio di pochi anni...guardando il sito e il blog rimango letteralmente ammaliato dagli innumerevoli resoconti di imprese (corse, randonnee, gite alpinistiche, sci alpinistiche...) che questa fantastica squadra, nata quasi per gioco, nello spazio di qualche anno, è riuscita a collezionare ed è un orgoglio farne parte.
Ma sono le gite, come quella di oggi, l'espressione più bella degli Orchi, lontani dalla competizione delle gare, in puro spirito di amicizia, scorrazziamo riempendo le vallate alpine delle nostre risate. Per me e credo per molti altri è stato come ritornare bambini, riportare l'orologio indietro di almeno 30 anni.
La sfida più grande sarà quella di trasmettere ai più piccoli questo "sano" modo di concepire lo sport che ci caratterizza e che ha fatto di noi Orchi uno squadrone!
W gli Orchi
Bellissimo post e bellissime foto :)
RispondiElimina@Giada Grazie
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