Foto SciAlpinismo 2015
Dal resoconto dell'OgreExtreme
SKIALP O SCIALPINISMO, RACE O TOURING: BREVE RIFLESSIONE DI FINE STAGIONE.
Lo Skialp, o meglio lo scialpinismo può e deve essere interpretato in tutte le sue forme e sfumature. Dal lato agonistico delle gare a quello dello sci ripido e per finire a quello più accessibile a tutti, ovvero quello del touring.
Da novembre in casa nostra si respira aria di skialp; la mia fortuna è quella di avere due figli che, probabilmente in modi diversi, praticano questo sport e molte volte però convergono nel medesimo modo di viverlo.
Così si alternano le uscite dove si ricerca il solo piacere della discesa a quelle dove la salita riveste la parte più interessante, diventando spesso un solo e mero allenamento, a quelle dove l’ambiente e la solitudine ne sono il perno portante.
Che poi sia di sera, in notturna, sulle montagne vicino a casa o nei templi dello skialp, questo poco importa, l’importante è la ricerca continua del piacere di evadere che questa disciplina come poche altre è in grado di regalare a qualsiasi suo praticante.
Questa è la breve, concisa riflessione su una stagione scialpinistica, che se vista da una determinata prospettiva è arrivata alla fine o quasi (quella delle gare) mentre l’altra, quella touring, entra ora nel vivo con la montagna che poco alla volta si apre alle grandi vette, ai 4000 e alle grand course.
Volutamente in queste poche righe non ho descritto e citato itinerari, vette salite e discese, tempi e classifiche; lo scialpinismo è altro: è immaginare di tracciare linee evanescenti ed effimere sfiorando cime, creste, ghiacciai, consapevoli che tutte le volte queste svaniranno pochi istanti dopo portandosi con se il sogno cullato nel tempo e lasciandoci solo un ricordo indelebile, intenso, ma comunque un ricordo.
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